Cronaca | Ctcu

Parcheggi, le barriere sono illegali

Il Comune di Terlano sconfitto al Tar, che dà ragione ai camperisti. I limitatori d’altezza per le autocaravan - contro le permanenze abusive - non sono permessi.
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Foto: AltoAdigepertutti

Avete presente le sbarre installate in alto, all’entrata dei parcheggi pubblici, per non far entrare roulotte, camper e tutti i mezzi più alti di una comune auto? Ebbene, non sono legittime secondo il Centro tutela consumatori e utenti di Bolzano che riporta il pronunciamento del Tar sul ricorso presentato dall’Associazione camperisti contro il Comune di Terlano, riguardo ad un’area di sosta nel territorio municipale. Per il tribunale amministrativo, dice il Ctcu, il limitatore d’altezza, solitamente montato per impedire le permanenze abusive, è illecito. Dunque gli amministratori, afferma il direttore del centro Walther Andreaus, “non possono discriminare le autocaravan” e quindi impedire a una parte di cittadini di accedere ai parcheggi.

L’associazione dei consumatori riepiloga la vicenda. Nella scorsa primavera il Tar regionale aveva accertato e disposto che i limitatori d’altezza installati presso il parcheggio davanti alla “Casa della mela” di Terlano, per vietare la sosta agli autocaravan, non erano conformi alle norme vigenti, e dovevano pertanto essere rimossi. Questo tipo di sbarre, prosegue il Ctcu, serve per bloccare il transito di veicoli alti più di 2,10 metri. Una parte del parcheggio era stata riservata alle automobili, mentre agli autocaravan era stato di fatto negato l’uso di tale spazio. 

L’Associazione nazionale coordinamento camperisti aveva quindi intimato al Comune la rimozione delle sbarre. L’ente si era però rifiutato di farlo. L’Ancc aveva quindi deciso di ricorrere al Tar, proponendo ricorso contro l’ordinanza comunale che aveva disposto il collocamento delle sbarre. Con la sentenza 69 del 2019 - aggiunge il Ctcu - il tribunale amministrativo ha quindi accolto il ricorso dei camperisti”.

Nella sentenza, continua l’associazione, il giudice amministrativo ha ricordato che il ministero dei trasporti si era già espresso a riguardo con varie circolari, sottolineando che non vi sono, in questo contesto, differenze fra un’autovettura ed un autocaravan. Anche il codice della strada sarebbe chiaro al riguardo: “Per la circolazione stradale e i divieti gli autocaravan sono soggetti alla medesima disciplina delle autovetture. Inoltre, la sosta degli autocaravan, dove consentita, non costituisce campeggio, se l’autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, e non emette deflussi salvo quelli del propulsore meccanico (in base al decreto legislativo 285 del 1992)”. 

Andreaus tira le fila: “I cittadini devono osservare il codice della strada in modo preciso e diligente, ma lo stesso deve valere, e a maggior ragione, anche per le pubbliche amministrazioni in genere. Purtroppo taluni amministratori sembrano curarsi poco di quanto previsto dalla normativa stradale e discriminano gli autocaravan, impedendo loro la sosta nei parcheggi pubblici tramite sbarre o segnali di divieto. Questo significa rendere difficoltoso il godimento di propri diritti ai cittadini”.