Cultura | SALTO WEEKEND

Stand-up, Sofia!

Al circolo La Comune va in scena "Sesso, droga e coniglietti", lo spettacolo di Sofia Gottardi, 22 anni, la più giovane stand-up comedian d'Italia.
Sofia Gottardi
Foto: da Youtube

Old, good satira

“Depilarsi è come dire a Dio che avrebbe potuto fare di meglio”. Questa una delle innumerevoli battute dello spettacolo Sesso, droga e coniglietti della ventiduenne vicentina Sofia Gottardi. E’ la più giovane stand-up comedian d’Italia e si esibisce da quando aveva 17 anni. I suoi monologhi sono andati in onda su Sky per Comedy Central e il primo di dicembre si è esibita a Bolzano al circolo La Comune per una rassegna di stand-up comedy, ovvero: "La buona vecchia satira con un nome americano, perché gli americani prendono quello che non è loro e ci mettono un nome più figo”, come dice Matteo Adami, autore di Lercio e organizzatore, nonché artista della rassegna.

Tutti Charlie?

E artista potremmo tranquillamente definire Sofia Gottardi, che riesce a sintetizzare la classica recitazione da monologo teatrale a temi non molto usuali per il palcoscenico tradizionale, in particolar modo bolzanino. All’inizio, nella sala de La Comune, si percepisce un timido imbarazzo per i monologhi a sfondo spiccatamente sessuale della Gottardi, che però non ha paura di spalancare le porte al black humor più politicamente scorretto e a uno stile tipicamente americano.

Quello che in Italia si è chiamato per anni "cabaret" sta mutando di nuovo pelle, sia per la scelta dei temi che per la messa in scena, la quale presuppone un'interazione costante e molto più serrata con il pubblico, unita a una serie di tecniche che permettono a chi si esibisce di avere più appigli per il suo show, come individuare uno spettatore e cercare di creare situazioni comiche sfondando la quarta parete teatrale.

“Sono pallidi, mi piacciono veramente. Ma quando glielo dico, loro non mi credono mai”

La scorrettezza è il leitmotiv della serata e si passa da: “Scusate, adesso bevo un po’ d’acqua, che non siamo in Africa” a svariate battute sulle modelle sottopagate, toccando di striscio la comicità blasfema, arrivando al bullismo e alle solite piccole scene di tragedia quotidiana che attanagliano le viscere del cittadino in tempo di crisi economica. Fino ad alcune gag sugli scout e gli immancabili e socialmente vessati vegani: “Sono pallidi, mi piacciono veramente. Ma quando glielo dico, loro non mi credono mai”.

 

Sofia Gottardi, "Sesso, droga e coniglietti" (stand-up comedy)

Sofia

Con autoironia e sferzanti battute contro l'ipocrisia di quella costante pressione sociale a cui tutti siamo sottoposti, lo spettacolo della Gottardi convince, soprattutto grazie alla freschezza dei temi e alla varietà di registri che, una volta portati in scena, riesce a calibrare piuttosto agevolmente. Forse si sente la mancanza di più situazioni umoristiche provenienti dal proprio vissuto  - caratteristica tipica di questo genere di Kleinkunst - e in alcuni momenti la recitazione impostata rischia di soverchiare l’istintivo momento comico dei monologhi della Gottardi, nonostante sia riuscita a intrattenere un pubblico non giovanissimo fino alla fine dello spettacolo, senza che neppure una palpebra calasse, complice la continua e divertente interazione con il pubblico stesso. Di Sofia Gottardi, sentirete parlare molto presto.

Bild
Profile picture for user gorgias
gorgias Dom, 12/03/2017 - 17:45

La figura media da modella (cioè medio-avanzato stato di annoressia) è uno ideale imposto attraverso i media di un certo tipo. Chi gli consuma senza trovare un approcio critico è bildungsfern. - Indipendente dal suo sesso.

Cosa mi irita di questo è che una ragazza che ha un certo carisma e attraenza , si propone come insicura nel suo apparire esteriore. Per poi dare la colpa ad altri invece di trovare una via di uscita attraverso una autoriflessione critica, ma invece attaccando altri. Questa è in parte una proiezione e dall'altra una forma di dipendenza da altri. Questa battuta invece di liberare lega ancora di più.

Dom, 12/03/2017 - 17:45 Collegamento permanente