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Il tempo passa ed è davvero il momento di fermarsi, di riflettere, di mettere in discussione ogni decisione dei politici!
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Cari amici,

purtroppo, la situazione attuale non è semplice e quasi spesso il comportamento dei politici non ci è di buon auspicio.

Il presidente della provincia parla di “dovere civico” e come ogni politico dimentica il proprio dovere di proteggere i cittadini e gli esseri umani e, soprattutto, di mettersi in discussione e di agire per il bene comune.

Nel conversare con chiunque accadrà sempre che una persona sia di parere opposto all’altra e questo è positivo, perché è questa la “libertà di pensiero” ed è prevista nella nostra carta costituzionale e, come non mai, soprattutto in periodi come questi che ognuno di noi vive libertà più compresse (non si può uscire di casa e non ci si può frequentare liberamente), questa libertà di pensiero non viene mai limitata né cancellata!

Anche questo è un "dovere civico", un dovere civico responsabile soprattutto se alla base di tutto c’è il tema della cooperazione umana senza odio né cattiveria!

Manca il buon senso però, in ogni decisione, per contrastare un problema con calma e con la massima attenzione e sempre più spesso invece si assiste a misure politiche disperate, non programmate!

L'ultimo miglior esempio è il proclamato "dovere civico" relativo all’uso della mascherina. Cosa succede se una mascherina non viene cambiata regolarmente e correttamente?

Le persone (ma anche i politici) ogni giorno circolano - sicuramente in buona fede - con "brandelli di cotone delle nonne" e/o mascherine sanitarie per molte ore/giorni e credono seriamente di sentirsi protetti e di garantire protezione ... ignorano invece che così facendo "coltivano" virus e batteri con le proprie emissioni ...

Stessa cosa dicasi per i guanti sanitari … le persone li usano nella propria auto oppure andando al negozio di alimentari; chiunque avverte il diritto di toccare più volte i prodotti alimentari e non solo (anche involontariamente), di utilizzare le monete per il pagamento in contanti o per riprendere il denaro in più (resto), ecc.
Possiamo solo sperare che nell’imminenza di tutte queste attività descritte prima, con gli stessi guanti sanitari non ci sia andati in bagno e per i propri bisogni fisiologici …

Facendo così come in quest’ultimo esempio (negativo) la possibilità di comportarsi al meglio della propria conoscenza e della propria coscienza viene meno.
No, non viene solo meno quel comportamento e tutto finisce, ma, prima o poi, può accadere anche che possano seguire attacchi personali (e speriamo solo quelli).

Insomma la situazione attuale assomiglia sempre più ad un conformismo di massa e tutti ci compiacciamo di questo!

A mio avviso però, occorre anche evidenziare onestamente le criticità di questi modi di fare e informare di tutti questi altri aspetti.

Non può esserci solo il “conformismo di massa” e sperare solo che le persone impararino tutto "in prima persona", perché al contrario poi la domanda che mi sorge spontanea è: ma stiamo andando nella direzione di un sistema totalitario in cui ogni individuo che non è considerato conforme al sistema viene "eliminato"?

Cari, vi prego, svegliatevi!

Il tempo passa ed è davvero il momento di fermarsi, di riflettere, di mettere in discussione ogni decisione dei politici!
Il noto detto: " Supponiamo che dichiarino la guerra e nessuno ci vada" è più rilevante che mai!

Diamoci una mano l'uno per l'altro!