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Sicurezza sul lavoro, c’è “Janus”

Distanziamento sociale e macchinari pericolosi, debutta sul mercato un nuovo dispositivo, grande come una carta di credito, che riduce i rischi per i lavoratori.
Lavoro
Foto: upi

Si chiama “Janus” ed è il sistema di ultima generazione che permette di monitorare in tempo reale la distanza fra i dispositivi indossati da persone oppure piazzati su macchinari in movimento o altri oggetti potenzialmente pericolosi. Ciò consente di tenere sotto controllo il distanziamento sociale ma anche di aumentare la sicurezza sul lavoro, riducendo i rischi per le persone.
La piccola grande rivoluzione, messa a punto nei laboratori del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’informazione dell’Università di Trento e del Centro Digital Society della Fondazione Bruno Kessler, debutta ora sul mercato.

 

Come funziona

 

I dispositivi Janus sono senza fili, piccoli come una carta di credito, precisi e promettono bassi consumi. Possono essere indossati al collo dagli operatori, agganciati alla cinta o inseriti in un portafoglio. Il dispositivo rileva la posizione con un margine di errore inferiore ai dieci centimetri e può inviare alla piattaforma di controllo un sistema di allarme a vibrazione, luminoso e/o sonoro. Il tutto rispettando la riservatezza dell’utente perché i dati personali non vengono rilevati. A decidere di investire nello sviluppo su base industriale di questa tecnologia è Reply S.p.A., società italiana di consulenza, system integration, applicazioni di digital services, specializzata nella progettazione, implementazione e manutenzione di soluzioni Internet e sulle reti sociali.

“Con questo sistema è possibile sapere in tempo reale se i collaboratori di un’azienda sono esposti a rischi sul posto di lavoro e mantenere il rispetto del distanziamento fisico per il contenimento della pandemia. Un’informazione importante non soltanto nelle aziende ma anche in altri luoghi aperti al pubblico, come comunità, scuole, uffici” spiega Maurizio Griva, senior manager di Concept Reply, partner di sviluppo hardware e software del gruppo Reply specializzato nell’innovazione applicata all’Internet delle cose. “La pandemia ha avuto inevitabili effetti sulle catene globali di approvigionamento e ha forzato le aziende ad adattare i propri piani operativi per mitigare l’impatto di questi cambiamenti. Janus è un’innovazione decisiva per rendere più fluido, sicuro ed efficiente il monitoraggio delle attività e la sicurezza del personale”.

 

I pionieri

 

I primi due clienti che hanno deciso di adottare questo nuovo sistema sono due multinazionali del settore food and beverage. Uno di questi sta utilizzando la soluzione per l’identificazione e il tracciamento dei contatti e il monitoraggio del distanziamento sociale. A inizio giornata il personale indossa il badge. Questo avvertirà chi lo indossa in caso di superamento delle soglie di rischio impostate, attraverso un segnale visivo e sonoro. L’elevata precisione della rilevazione impedisce i falsi contatti, consentendo quindi al personale di operare in sicurezza. I dati raccolti, completamente anonimi, sono poi resi disponibili, in modo separato per ogni impianto, per poter ricostruire, in caso fosse necessario, la catena dei contatti.
Il secondo cliente ha deciso di impiegare “Janus” su scala più vasta per la sicurezza del personale, al fine di contenere il rischio nelle aree o vicino a macchinari pericolosi.