Ambiente | Gastbeitrag

Unendliche Geschichte/Storia infinita

Die Anwohner der Tankstelle und Autowaschanlage in der Bozner Gaismairstrasse wenden sich in einem offenen Brief an Land und Gemeinde.
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Foto: Street View
Seit Jahren beklagen sich die Anrainer über die Tätigkeiten der obengenannten Tankstelle und machen die verschiedensten Ämter in Land und Gemeinde auf die Nichteinhaltung von Gesetzesbestimmungen in Bezug auf Umwelt, Sicherheit und Urbanistik aufmerksam. Trotz zahlreicher Eingaben in der Gemeinde Bozen, der Landesverwaltung, dem Regierungskommissariat und den Öffentlichen Ordnungsdiensten, wird diese illegale Aktivität geduldet. Bereits in der Vergangenheit hatten die zuständigen Dienste festgestellt, dass diese Tätigkeiten nicht mit der Wohnzone kompatibel sind.
Nichtdestotrotz wurde im vergangenen April die Lizenz für beide Aktivitäten neu ausgestellt und für weitere 15 Jahre erteilt. Dies trotz erwiesener Nichteinhaltung bzw. Verletzung verschiedener gesetzlicher Vorschriften, wie zum Beispiel:
 
  • das erforderliche Gutachten des Amtsarztes, in Bezug auf Umwelt- und Gesundheitsschutz;
  • das Fehlen der Genehmigung für den Betrieb einer Autowaschanlage, was gegen die urbanistischen Ramenbedingungen verstößt;
  • sowie Verstöße gegen die Brandschutzbestimmungen;
  • die völlige Inkonsistenz mit dem Gesetzesdekret Nr. 32 vom 11. Februar 1998 und späteren Änderungen, die das Kraftstoffverteilungsnetz in Wohngebieten bestimmen.
 
All dies geschieht in den Landesämtern, die dem Kompetenzbereich des Landeshauptmannes Arno Kompatscher, und in den Gemeindeämtern, die dem Kompetenzbereich der grünen Gemeindereferentin Maria Laura Lorenzini unterstehen.
Erschöpft dauernd gegen „Gummiwände“ anzurennen, und nicht ernstgenommen zu werden, bleibt den Anrainern nichts anderes übrig, als sich mit dieser unendlichen Geschichte an die Öffentlichkeit zu wenden.
 
Esausti di rimbalzare su questi „muri di gomma“, senza trovare delle risposte precise e concludenti alle segnalazioni dei cittadini confinanti, non rimane altro che rivolgersi all’opinione pubblica e fare presente questa storia infinita.
 
Da anni i confinanti del distributore in oggetto segnalano alle diverse Autorità Provinciali e Comunali le non rispettate regole e leggi in materia di tutela ambientale, urbanistica e sicurezza in relazione alle attività stesse. Nonostante gli innumerevoli interventi presso il Comune di Bolzano, l’Amministrazione Provinciale, il Commissariato del Governo e le Forze dell’Ordine continua invariata l’illegittima attività. Già in passato le stesse autorità preposte hanno in più occasioni dichiarato l’incompatibilità del distributore e dell’autolavaggio posto all’interno di tale zona residenziale.
Nonostante ciò lo scorso aprile “incredibilmente” è stata rinnovata la licenza ad entrambe le attività per ulteriori 15 anni. L’autorizzazione è stata rilasciata in violazione a diverse prescrizioni stabilite dalle normative in materia, come ad esempio:
 
  • la mancanza del Parere del medico ASL sulla sicurezza sanitaria ambientale.
  • la mancanza della licenza per l’attività di autolavaggio, in violazione ai vincoli urbanistici.
  • nonchè le difformità alle prescrizioni di sicurezza antincendio.
  • in contrasto con il D.L. n. 32 del 11.02.1998 e successive modifiche che disciplinano la rete distributiva di carburanti all’interno delle aree residenziali.
 
Si precisa che tutto questo avviene negli Uffici Provinciali di competenza del Presidente Arno Kompatscher, nonchè nell’Assessorato all’Ambiente Comunale presieduto dall’Assessora verde Maria Laura Lorenzini.
Esausti di rimbalzare su questi „muri di gomma“, senza trovare delle risposte precise e concludenti alle segnalazioni dei cittadini confinanti, non rimane altro che rivolgersi all’opinione pubblica e fare presente questa storia infinita.

 
Für die Anwohner/Per il comitato
Gertrud Grandi