Economia | Ripresa difficile

“Covid, artigiani lasciati soli”

La Cna-Shv denuncia “ritardi intollerabili” sulle risorse per il fondo bilaterale: “Tanti lavoratori senza reddito, i ministeri rispettino gli accordi”.
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Foto: Pixabay/Pexels

È del tutto ingiustificato e intollerabile il ritardo da parte dei ministeri competenti nel trasferimento delle risorse previste dal decreto Agosto al fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato Fsba”. È il grido di allarme che giunge da Claudio Corrarati, presidente della Cna-Shv del Trentino Alto Adige, in merito alle prestazioni di sostegno al reddito per i tanti lavoratori artigiani che sono stati costretti a ridurre la propria attività a causa dei risvolti della pandemia da coronavirus.

 

“Aziende e lavoratori esasperati”

 

Il riferimento della Cna-Shv va alle disposizioni contenute nel decreto legge 104 del 14 agosto 2020. I ministeri competenti, afferma l’associazione di categoria, non hanno provveduto in tempo a rendere disponibili le risorse per gli aiuti. Per Corrarati “si tratta di una situazione grave che ha portato all’esasperazione imprese e lavoratori che, dal mese di maggio, non ricevono le prestazioni di sostegno al reddito per la riduzione dell’attività lavorativa a causa del Covid-19”. Ad essere coinvolte sono “centinaia di aziende in regione, molte delle quali hanno anticipato la prestazione ai lavoratori e adesso sono scoperte in banca”. Ancora, “molti lavoratori, in mancanza di anticipo, non hanno invece percepito alcun sostegno al reddito”.

Da maggio centinaia di imprese in regione sono allo scoperto in banca e molti lavoratori non hanno ricevuto alcun sostegno (Claudio Corrarati)

Il presidente dell’associazione di categoria sottolinea lo sforzo del fondo bilaterale, che però necessita di un rapido apporto di risorse aggiuntive. “In mancanza di risorse, Fsba, che ha già utilizzato tutte le proprie disponibilità – prosegue l’associazione - non è in grado di evadere le richieste ricevute nei mesi scorsi. L’entità del fenomeno è davvero rilevante: più di 423.000 lavoratori di 150.000 imprese in Italia sono ancora in attesa di ricevere i trattamenti dei mesi di maggio, giugno e luglio. Questo ritardo, che non è certo imputabile al Fondo, che con grande generosità ed efficienza ha invece dimostrato di essere pienamente all’altezza del proprio compito, rischia di vanificare quanto di buono è stato fatto dall’azione governativa sul fronte del sostegno al reddito”.