Politica | Polemiche

Il fattore Benko

Consultazione popolare sul PRU di via Alto Adige, immediate le reazioni. Fortini (M5S): “16enni, non fidatevi”, Giovannetti (Alto Adige nel cuore): “Strada giusta”.

È ufficiale, sul progetto Benko decideranno i cittadini. A dare l’annuncio ieri (3 febbraio), con la consueta serafica placidità, il commissario straordinario di Bolzano Michele Penta il quale ha rimarcato che l’esito della consultazione popolare - che si svolgerà dal 29 marzo al 4 aprile - sarà vincolante: “Se vince il sì firmo l’accordo di programma, in caso contrario la procedura verrà congelata e se la vedrà il prossimo consiglio comunale”. Una decisione che, tuttavia, non ha mancato di innescare una prevedibile scia di polemiche. Fra i “malpancisti” Guido Margheri di Sel-Sinistra italiana che prima punta il dito sulla formulazione del quesito unico: “Si chiede soavemente: vuoi la ‘riqualificazione’ o non la vuoi, come se ci fosse qualcuno che non la vuole... esclusi pronunciamenti su salvaguardia verde, cubature, ecc.”; poi se la prende con la risoluzione indicata da Penta. “C’è il trucco finale: se vince Benko vince e il Commissario approva definitivamente con i poteri del Consiglio passando sopra a obiezioni e illegittimità palesi, se perde, invece, il Commissario passa la mano al prossimo consiglio, e si ricomincia....una procedura ‘eterna’ che può concludersi solo se si approva... dovremo trovare tutte e tutti insieme i modi per continuare a essere i granelli di sabbia nel loro perverso meccanismo”. In sintonia Luigi Gallo di A Sinistra per Bolzano: “La morale di questa vicenda appare chiara: quel progetto, piaccia o meno, è immortale, non potrà mai essere bocciato e si autoriproporrà all' infinito finchè qualcuno non l'approverà. Io trovo tutto questo agghiacciante”.

Possibilisti invece gli esponenti del Movimento 5 Stelle che in una nota dichiarano: “Siamo felici che finalmente sia riconosciuta ai cittadini la possibilità di scegliere del loro futuro, anche coinvolgendo i giovani. Indipendentemente dall’esito, che conosceremo tra circa due mesi, siamo soddisfatti della scelta di indire un referendum su questo progetto”. Purché - avvertono i grillini - non ci si affidi ad una informazione parziale e incompleta, “chiediamo quindi al commissario Penta di farsi garante di un vero dibattito plurale, nel quale sia assicurato uguale spazio alle forze politiche, ai comitati e ai cittadini”. Fra i pentastellati la più esplicita è la battagliera Maria Teresa Fortini che sui giovani ha da dire la sua (potranno infatti partecipare alla consultazione i 16enni e su richiesta anche i non residenti che frequentano il capoluogo quotidianamente per motivi di studio, formazione e lavoro): “Cari 16enni vi danno la possibilità di votare! Pretendete parole semplici, non abituatevi a non capirci nulla. Se la domanda è complessa c'è sotto il trucco! p.s. si tratta del 'progetto Benko'. Vuoi un altro centro commerciale in centro città o ti bastano Twenty e Centrum? Pensaci, soprattutto se hai tanti negozi vuoti sotto casa”. Il coinvolgimento dei giovani è invece plaudito dalla compagine di Südtiroler Freiheit: “Wer die Jugend ernst nimmt, sollte sie auch am politischen Entscheidungsprozess teilhaben lassen!”. Nelle file dei favorevoli alla soluzione decisa da Penta Alessandro Huber (Pd) che rende noto il suo sì convinto al quesito, Gabriele Giovannetti (Alto Adige nel cuore): “La scelta di proporre la consultazione popolare sul progetto Benko va nella giusta direzione” e Giorgio Holzmann, attuale candidato sindaco della lista civica Alleanza per Bolzano: “Dire di no ad un'opportunità così grande che creerà un grande indotto anche nella sola realizzazione, è tipico dell'estrema sinistra che ha mandato Bolzano al commissariamento”.