Ambiente | Politiche alimentari

Sulle spalle dei giganti

Il commissario Ue Vytenis Andriukaitis in visita a Bolzano vuole sostenere un progetto pilota in materia di politiche alimentari. Kompatscher: “Siamo sulla strada giusta”
Andriukaitis Kompatscher
Foto: USP

Attivare subito un progetto pilota europeo per la sostenibilità alimentare. È quanto annuncia di voler fare il responsabile per la salute e la sicurezza alimentare nella Commissione Juncker Vytenis Andriukaitis durante la sua trasferta bolzanina. Punto di partenza: il parere d’iniziativa presentato a inizio 2017 dal presidente Arno Kompatscher al Comitato delle Regioni di Bruxelles. 

La proposta del Landeshauptmann prevede, fra le altre cose, servizi ecocompatibili (prodotti biologici, risorse naturali rinnovabili), attenzione alle regioni di montagna e periferiche, tutela della biodiversità e del benessere degli animali, diffusione di una corretta cultura alimentare e agevolazioni legislative che consentano alle pubbliche amministrazioni di acquistare più facilmente prodotti locali. “Il Commissario Andriukaitis ci ha confermato che siamo sulla strada giusta”, ha detto Kompatscher che, con la sua iniziativa, mira anche a ridurre la burocrazia per gli alimenti a km zero e alla standardizzazione della terminologia e dell’etichettatura nei 28 Paesi dell’UE oltre che a una pianificazione strategica per diminuire l’impatto ambientale complessivo del sistema alimentare regionale.

 

 

Apprezzamenti per l’Alto Adige in qualità di green region all’avanguardia vengono fatti da Andriukaitis il quale sottolinea come la proposta di Kompatscher mostri che le regioni possono influenzare anche le politiche della Commissione UE, perché “l’Unione siamo noi. Questa regione è un buon esempio di come sia possibile influenzare la politica verso una maggiore sostenibilità”. Secondo il commissario lituano l’Alto Adige è un terreno fertile per il progetto pilota anche per via delle ricerche nell’ambito delle food technologies fra Unibz, Eurac e Laimburg.

Andriukaitis è intervenuto anche sul tema del glifosato chiarendo che alla base della decisione di autorizzare l’uso di questa sostanza negli Stati membri ci sono studi scientifici dai quali non è emerso un effetto cancerogeno correlato al suo utilizzo. A seconda delle esigenze e delle richieste, i singoli Stati membri possono anche decidere di autorizzare unicamente l’utilizzo di fitosanitari sostenibili sul proprio territorio. “Fondamentale - ha dichiarato il commissario europeo - è che di tali sostanze venga fatto un uso equilibrato, questo è il punto, e anche qui l’Alto Adige può essere considerato un esempio di mediazione virtuosa fra diverse istanze”.

 

 

Andriukaitis ha inoltre partecipato al confronto “Towards a sustainable Eu food chain” (Verso una politica alimentare sostenibile) al NOI Techpark insieme ai professori Roland Psenner, presidente di Eurac, Ulrike Tappeiner, presidente di Unibz, Andrea Segré, presidente della Fondazione Mach e Markus Schermer dell’Istituto di sociologia dell’università di Innsbruck. Fra il pubblico anche il prefetto Vito Cusumano e la deputata Pd Maria Elena Boschi.