Economia | Mobilità

Ue: Nuove regole per il trasporto

La tutela del lavoro dei camionisti al centro della normativa europea per contrastare il dumping sociale.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Fabio Petrini Cgil-Agb

Il parlamento dell'Unione europea ha infatti recentemente approvato il regolamento che garantirà agli autisti migliori condizioni di lavoro e maggiore equità nel mercato dei trasporti. O almeno si spera. In ogni caso con il nuovo pacchetto mobilità della Ue si conclude positivamente una lunga lotta in un settore strategico, ma pesantemente condizionato da pratiche illegali.

La lotta al dumping sociale è infatti un punto centrale. Oggi gli autisti sono spesso assunti da aziende costituite ad hoc in paesi con stipendi bassi e poi utilizzati altrove. In futuro la sede di un’azienda di trasporto deve essere nel paese in cui il lavoro viene effettivamente svolto, cioè dove l’azienda è iscritta nel registro delle imprese, ovvero dove paga le imposte.

Gli autisti hanno diritto al salario minimo nazionale previsto per il trasporto nei paesi in cui lavorano. Questo obbligo di remunerazione non si applica ai viaggi di transito e ai viaggi di andata e ritorno dal paese di origine a un altro paese della Ue con un massimo di due operazioni di carico e scarico durante il tour. I conducenti devono, inoltre, tornare nel loro paese di origine al più tardi dopo tre settimane e i veicoli devono rientrare nel loro paese di immatricolazione ogni otto settimane al più tardi.

Questo pacchetto mette dunque un argine alle società ad hoc e al dumping sociale e rende difficili le operazioni sistematiche di cabotaggio. Le restrizioni esistenti in materia rimangono invariate (tre operazioni entro sette giorni). Ma per evitare quello sistematico il veicolo deve successivamente lasciare il paese in questione per almeno quattro giorni prima di poter effettuare ulteriori operazioni di cabotaggio all'interno dello stesso paese e con lo stesso veicolo. Questo serve per ridimensionare la concorrenza sleale, che in parte è determinata da stipendi da fame.

Inoltre, in riferimento al superamento dei tempi di guida, nella nuova normativa è previsto un maggiore controllo. In questo modo non miglioreranno solo le condizioni di lavoro, ma anche la sicurezza stradale, perché autisti eccessivamente affaticati rappresentano un pericolo costante.

Un ulteriore aspetto è costituito dal luogo deputato al riposo: gli autisti per il riposo settimanale non saranno più nei loro camion, ma in strutture, pensioni o hotel, con spese a carico dell’impresa. Ovviamente vanno implementate le infrastrutture necessarie come alloggi, parcheggi sorvegliati e servizi sanitari. Questo è compito delle istituzioni nazionali, che dovranno recepire la normativa.

Le nuove regole contribuiranno a migliorare le condizioni di riposo dei conducenti e permetteranno loro, inoltre, di trascorrere più tempo a casa. Le aziende dovranno organizzare i loro orari di lavoro in modo tale che gli autisti del trasporto internazionale di merci possano tornare a casa a intervalli regolari (ogni tre o quattro settimane, a seconda dell'orario di lavoro), ovviamente evitando viaggi a vuoto.

Anche i tempi di guida e di riposo vengono regolamentati meglio e a partire dal 2022 sarà possibile il controllo con tachigrafi digitali. Sarà così facilmente controllabile l’inizio del viaggio e il passaggio di frontiera sarà registrato automaticamente. Un ulteriore meccanismo di controllo sarà costituito dai sensori che controllano il peso, rendendo quindi agevole il controllo da parte della polizia per verificare esattamente quando e dove il camion sia stato caricato o scaricato. Si tratta di strumenti utili per evitare i trucchi oggi esistenti.

Ma anche i furgoni non sfuggono alle nuove regole. Essi sono sempre più utilizzati per i servizi di trasporto internazionale, per cui anche i veicoli commerciali di oltre 2,5 tonnellate sono soggetti alle norme Ue per le aziende di trasporto, tra cui l'equipaggiamento dei furgoni con un tachigrafo.

La nuova legislazione avrà un impatto significativo e positivo sul mercato del trasporto su strada. Ora sarà importante implementare e monitorare in modo efficiente le nuove regole da parte dei singoli stati, ma la legge migliore serve a poco se non la si fa rispettare. Il risultato è sicuramente positivo, ma ora si tratta di attuare le nuove norme sociali e di mercato europee in modo rapido e uniforme.

Se il compromesso raggiunto porterà effettivamente a un allineamento delle condizioni di concorrenza e delle normative sociali, nonché a una definizione più precisa delle condizioni di accesso al mercato, dipenderà in larga misura dall'attuazione e dalla futura intensità dei controlli negli stati membri. È inoltre importante che tutti gli stati applichino le regole in modo uniforme.

Ma anche il sindacato e gli autisti sono chiamati a rispettare e far rispettare le future norme. Noi ci impegneremo per migliorare la situazione di chi oggi vive e lavora in un settore da Far West.

Alfred Ebner