Politica | L'appuntamento

Olimpiadi invernali: l’Euregio c’è

La candidatura di Innsbruck ai Giochi del 2026 stimola una dimensione transfrontaliera dell’evento. Possibili collaborazioni fra Tirolo, Alto Adige e Trentino.
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Foto: Salto.bz

Era stata paventata recentemente dallo svizzero Gian-Franco Kasper, presidente della Fis, la Federazione internazionale degli Sci, in un’intervista rilasciata alla Süddeutche Zeitung, la possibilità che Bolzano diventasse sede delle Olimpiadi invernali. Ragionando sulla candidatura di Innsbruck per i Giochi del 2026 Kasper aveva infatti avanzato dubbi sulle capacità tecniche della capitale del Tirolo riguardo gli sport sul ghiaccio. “Perché non prevedere una sede distaccata a Monaco di Baviera, Salisburgo o Bolzano?”, aveva proposto il presidente dell’associazione sportiva. Se l’ipotesi appare chimerica, non lo è evidentemente quella di una candidatura dell'Euregio. Ieri, 3 novembre, l’assessora allo Sport Martha Stocker, il suo omologo tirolese Josef Geisler e il direttore dell'Ufficio sport della Provincia di Trento, Tamara Gasperi (in sostituzione dell'assessore Tiziano Mellarini) si sono incontrati a Bolzano per discutere di alcuni progetti da sviluppare nel prossimo futuro. Sotto la lente proprio la candidatura di Innsbruck alle Olimpiadi invernali del 2026, sulla quale si sta elaborando uno studio di fattibilità che durerà fino all’estate prossima e che costerà 350mila euro.

Attualmente i tecnici stanno verificando se ci sono le condizioni per ospitare l'evento e quali sarebbero gli investimenti necessari. Una volta concluso lo studio il passaggio tecnico prevede l’invio della lettera di candidatura ufficiale al Comitato Olimpico Internazionale. Dopodiché, in occasione del congresso del Cio del 2019, sarà decisa l’assegnazione definitiva. Se il capoluogo tirolese dovesse avere la meglio diventerebbe l’unica città al mondo che avrà ospitato tre volte i Giochi invernali (le scorse edizioni risalgono al ’64 e al ’76), ma la battaglia non è delle più semplici: Innsbruck dovrà vedersela, fra le altre, anche con il Giappone e la Svizzera (la quale, in caso di vittoria, arriverebbe anch’essa a quota 3 edizioni). “Sarebbe sicuramente affascinante - ha dichiarato ieri Geisler - dare una dimensione transfrontaliera alla candidatura coinvolgendo l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino”. Una eventuale collaborazione salutata con favore anche da Stocker: “L'aspetto di una dimensione transfrontaliera delle Olimpiadi invernali potrebbe essere di interesse per chi analizza le varie candidature”.

Fra gli altri punti analizzati nell’ambito del meeting c’è l’Euregio Sport Camp: il progetto - che si è deciso di proseguire - si tiene alternativamente nei tre territori all’insegna del motto “Movimento e incontro” con il coinvolgimento di 60 giovani sportivi provenienti dai tre territori. In discussione anche possibili iniziative per la promozione del calcio femminile nell’Euregio, e non solo: si è infatti deciso di raccogliere tutti i dati sulla salute e gli stili di vita degli abitanti dell'Euregio. A questi, è stato concordato ieri, si aggiungeranno anche i dati sulle attività sportive praticate. La rappresentante trentina Tamara Gasperi ha offerto la possibilità di presentare le iniziative in uno stand durante i “Trentino Sport Days”. A vari livelli si sta considerando anche la possibilità di creare una Fiera dell'Euregio nella quale potrebbero avere spazio temi legati all'attività sportiva. Valutata, infine, anche l'idea di creare una mappa comune con tutti gli impianti sportivi di interesse turistico.