Ambiente | "Brand ambiente"

Porte aperte a smog e spreco

Quando l'ambientalismo è solo a parole: nel commercio riscaldamenti accesi e porte aperte, zero sanzioni e zero controlli intanto bus ed auto sostano a motori accesi
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: giorgio santoriello

Fa male sentire tanta propaganda ambientalista e poi camminare per via Museo a Bolzano e pentirsi subito di fare shopping. Zero gradi fuori, estate nei negozi: porte spalancate e getti d'aria calda a ridosso dell'ingresso, aria umida fuori, secca nelle attività commerciali, uno sbalzo che fa male al cliente come all'ambiente. Ma i controlli dove sono? Per legge la temperatura nei luoghi chiusi, pubblici o privati, non dovrebbe superare i 20 gradi con una tolleranza di 2 nei mesi invernali ma onestamente al di là della percezione personale, alcune attività sono delle vere saune.

A detta di un vigile urbano che ho incrociato in via Museo pochi giorni fa, non spetterebbe a loro fare i controlli sulla corretta climatizzazione dei negozi, non più, ma all'ufficio ambiente del comune. Ma a detta dell'ufficio ambiente l'adesione all'iniziativa "porte chiuse nei negozi" era su base volontaria degli esercenti e che controlli effettivi non se ne sarebbero mai fatti ( ossia controlli con sanzioni annesse ) e quindi per marketing si inquina e si spreca. Tutto perchè tenere le porte aperte invoglierebbe psicologicamente la persona ad entrare in negozio, poi da qui ne deriverebbero possibilità d'acquisto, d'ignoto importo per giunta, e quindi così via in una catena di probabilità si inquina e si spreca energia per mero marketing. La politica se ne frega di correggere questa stupida ed impattante abitudine perchè rischia di perdere voti anche in questo caso? La perdita di credibilità è certa invece, come lo smog che a Bolzano uccide oltre 60 persone l'anno, e questo non è marketing è omissione del diritto costituzionale alla salute ma Bolzano pensa che garantendo servizi efficienti e "vivibilità" ma con un'aria sporca durante le feste come nella maggior parte dell'anno si troverà ad essere modello credibile per quanto tempo ed agli occhi disinformati di chi? Città tra le più vivibili d'Italia ma, ignoto ai più, in classifiche che tengono marginalmente conto nelle valutazioni di aspetti sostanziali come la qualità dell'ambiente e dei controlli ambientali. Ci avveleniamo con le "campagne di sensibilizzazione" utili solo a qualche tipografo o pubblicitario, quando servirebbero concretamente le "campagne di controlli e sanzioni": viviamo nella terra della CasaClima ma lo spreco energetico è a porte aperte e sotto gli occhi di tutti resta impunito. A Bolzano ci sono le guardie ecologiche comunali a disposizione per contrastare i reati ambientali ma non si combattono seriemente cattive pratiche come quella del riscaldamento selvaggio o come la sosta di bus ed auto private a motore acceso, che mina la qualità dell'aria anche in zone ristrette e a bassa circolazione dell'aria. Si è fuori legge a Bolzano per il biossido di azoto ma si vende un'immagine vivibile della città: qualcuno ha mai misurato nell'aria di Bolzano gli idro- ed i perfluorocarburi ? Domanda non retorica visto che digitando queste parole sul sito dell'Appa non compare nulla...