Cronaca | sviluppi

Lutago, due vittime rischiano la vita

Incidente stradale in valle Aurina. L’investitore rischia fino a 18 anni di carcere. Rilevata presenza di un tasso minimo pari a 1,97 g/l di alcool nel suo sangue.
Lutago
Foto: Freiwillige Feuerwehr Luttach

Con il passare delle ore nuovi particolari emergono sulla strage di Lutago. Stanotte, intorno alle ore 01.20, lungo la strada statale 621 della valle Aurina un operaio ventisettenne originario di Chienes, in val Pusteria, alla guida di un’Audi TT coupé lanciata a tutta velocità ha investito 17 giovani, uccidendone sei e ferendone 4 in maniera grave. La compagine di turisti stava rientrando in albergo dopo una serata trascorsa in un locale di Cadipietra, l’Hexenkessel. I ragazzi erano appena scesi dal pullman che li aveva accompagnati davanti all’ingresso e stavano attraversando la strada per raggiungerlo.

Le vittime decedute sul posto per le gravissime lesioni riportate avrebbero un’età compresa tra i 20 e i 25 anni di età. Provengono dalla Germania, 4 di loro, stando alle informazioni che stanno via via giungendo, dalla Renania settentrionale-Vestfalia. Si tratta di tre ragazzi e tre ragazze. Tra i feriti, trasferiti presso gli ospedali di Innsbruck, Bolzano e Brunico, ci sono due altoatesini, gli altri sono di nazionalità germanica. Le generalità dei deceduti e dei feriti, fa sapere il comando provinciale dei carabinieri, saranno comunicate ai familiari tramite il consolato tedesco di Milano non appena saranno precise e complete.

Il guidatore, a seguito dei primi accertamenti condotti dal personale della Compagnia Carabinieri di Brunico, di concerto con l’Autorità Giudiziaria di Bolzano, è stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio stradale plurimo e lesioni gravi/gravissime. I primi controlli sul tasso alcolemico dell'investitore riportano valori pari a 1,97 grammi di alcol/litro, una concentrazione quasi quattro volte superiore ai limiti. Il giovane è stato trasportato all’ospedale di Brunico, dove è stato trasferito nel reparto di psichiatria perché avrebbe più volte annunciato l’intenzione di suicidarsi una volta realizzato cosa fosse successo.

Fra le testimonianze raccolte c'è quella dell’autista del pullman che trasportava il gruppo di turisti, che al Corriere della Sera ha dichiarato: “Avevo appena scaricato i ragazzi e dopo pochi istanti, davanti a me a qualche decina di metri ho notato l’auto a folle velocità che veniva verso di noi. Ho lampeggiato per dire al guidatore di rallentare, cercando di segnalargli il pericolo, ma è stato inutile. Qualche secondo dopo dallo specchiato retrovisore ho visto quei poveri giovani volare per aria”. 

Sul luogo dell'incidente questa mattina c’era anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher: “I nostri pensieri vanno soprattutto alle vittime ed alle loro famiglie”, ha detto il governatore. “Faremo tutto il possibile per fornire la migliore assistenza e supporto possibile”.

Cordoglio è stato espresso, fra gli altri, anche dai vigili del fuoco e dalla Croce rossa altoatesini:

Mentre la notizia finisce anche su Guardian e New York Times, maggiori dettagli arrivano ora dalla Procura della Repubblica che informa di aver avviato immediatamente dopo il grave incidente avvenuto a Lutago le indagini preliminari. Ecco il contenuto della nota: Nel corso della mattinata il pubblico ministero incaricato ha partecipato a un sopralluogo e ricostruito la dinamica dell’incidente sulla base degli elementi attualmente a disposizione. Le vittime sono tutte scese da un autobus che proveniva da Cadipietra ed era diretto in direzione Sud. Il luogo dell’incidente si trova a Lutago di Sopra, era illuminato, con un limite di velocità di 50 km e in prossimità delle strisce pedonali. L’autista del bus si è fermato in un punto della strada indicato come fermata per autobus. Per arrivare al loro albergo le vittime dovevano attraversare la strada e percorrere alcuni passi in direzione nord. L’autovettura proveniva da sud. Allo stato attuale non è del tutto chiaro a quale altezza della carreggiata è stato colpito il primo pedone. Subito dopo l’investimento il guidatore ha perso il controllo della propria autovettura ed è andato a collidere contro un mucchio di detriti sul margine destro della strada. Sulla base della dinamica finora accertata è da ritenere che l’autovettura procedesse in eccesso di velocità. Verrà valutata un’eventuale perizia per determinare la velocità tenuta dal veicolo. L’autovettura ed il telefono cellulare dell’indagato sono stati sequestrati. Il materiale probatorio verrà analizzato nei prossimi giorni. Il guidatore è stato sottoposto ad un test con etilometro. Il test ha dato come esito la presenza di un tasso minimo pari ad 1,97 g/l di alcool nel sangue. Sono stati altresì prelevati campioni di sangue ed urina. In mattinata, presso l’ospedale di Bolzano, sono state eseguite le ricognizioni cadaveriche. Le cause di morte sono chiare, pertanto non sarà necessario procedere ad autopsia. Non appena le salme verranno riconosciute dai parenti verrà dato il nulla osta alla sepoltura. Due ulteriori vittime si trovano in grave pericolo di vita

L’indagato è stato arrestato per la violazione dell’art. 589-bis codice penale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dalla pluralità delle vittime con una pena edittale massima prevista pari ad anni 18 di reclusione, ed attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale di Brunico. Non appena possibile verrà trasferito presso la Casa circondariale di Bolzano. Nel corso della mattinata di domani la Procura della Repubblica formulerà la richiesta di convalida dell’arresto. L’udienza di convalida si svolgerà presumibilmente nella giornata di martedì o mercoledì. 

 
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Hans Hanser Lun, 01/06/2020 - 12:15

Um den Opfern und deren Angehörigen und Freunden würdevoll Respekt zu erweisen, hätte zumindest der Auftritt des LHs in Zivilschutzuniform allen erspart bleiben können. Auch die Äußerungen des Bürgermeisters, gerichtet vorwiegend an die deutschen Medien, das Tal nicht vollends zu verdammen, waren absolut deplatziert.
Die Tragödie selbst kann nicht mehr rückgängig gemacht werden, leider. Aber, - dies als reinen Ansatz zur Diskussion - es wäre für Südtirol meines Erachtens nach opportun in der Handhabung der Droge Alkohol nach skandinavischem Modell vorzugehen. Vollkommen überteuerte Preise würden eine neue Kultur des sich-öffentlich-Betrinkens hervorrufen und zu einer deutlichen Besserung der seit Jahrzehnten andauernden Problematik des Fahrens unter Drogeneinfluss führen.
Für nicht-alkoholische Drogen fällt mir im Moment auch kein Patentrezept ein, aber der Maßnahmenkatalog in Schweden zeigt seit mittlerweile Jahrzehnten erstaunliche Erfolge und würde mit Sicherheit Besserungen im Straßenverkehr hervorrufen.
Ist Südtirol, als trinkfestes Land bekannt, reif für solch rigide Maßnahmen?

Lun, 01/06/2020 - 12:15 Collegamento permanente