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Pressione alta nel sangue

La pressione alta (ipertensione arteriosa) può danneggiare gli organi molto prima di notare la presenza della malattia.
Bluthochdruck
Foto: (c) unsplash

Sovrappeso, pressione alta, diabete 2 ed elevati livelli di grasso nel sangue: se almeno 3 di questi fattori si presentano insieme, la medicina parla di sindrome metabolica.

Questo articolo riguarda la malattia parziale ipertensione, che spesso passa inosservata per troppo tempo.

La pressione arteriosa è composta da due valori - l'alta e la bassa, rispettivamente la pressione sistolica e diastolica. La pressione sanguigna sistolica misura la pressione durante il battito cardiaco - cioè quando il muscolo cardiaco si contrae e pompa sangue ricco di ossigeno nei vasi. La pressione sanguigna diastolica misura la pressione sui vasi quando il muscolo cardiaco si rilassa. La pressione è solitamente espressa in mmHg (millimetri di mercurio).

È importante sapere cosa influisce sul livello di pressione sanguigna per potervi apportare dei cambiamenti. Infatti, la pressione alta non è mai causata da un solo fattore. L'ipertensione è una malattia multifattoriale. Questo significa che per riportare la pressione sanguigna alla normalità, non basta girare una sola vite, ma bisogna girare tutte le viti responsabili della pressione alta.

Il fattore di maggior effetto è chiaramente l'omissione del sale. Si può ridurre la pressione sistolica fino a 7 mmHg solo eliminando il sale. Gli studi hanno dimostrato che nei paesi in cui la cultura alimentare è inferiore a 3g di sale al giorno, l'alta pressione sanguigna è quasi inesistente. Nei paesi, invece, dove per ragioni culturali si consumano 5g e più di sale al giorno, la malattia è comune.

 

Il secondo fattore che ha un forte impatto sulla pressione sanguigna è l’alcool. Se si omettono vino, birra e altre bevande alcoliche, la pressione sanguigna diminuisce ulteriormente di 4-7 mmHg. Una relazione diretta tra il consumo di alcol e l’aumento della pressione arteriosa è stata chiaramente dimostrata negli studi. L’effetto di aumento della pressione sanguigna può essere riscontrato già a partire da un consumo di 30g di alcool puro. Un mezzo litro di birra ne contiene già 25 g.

Un altro grande impatto sulla riduzione della pressione sanguigna è l’attività fisica. Con un esercizio fisico da 2,5 a 5 ore alla settimana, la pressione sanguigna può essere abbassata di altri 5-9 mmHg. Non si tratta affatto di sport ad alte prestazioni. Gli sport di resistenza moderati, come il nuoto, il ciclismo o le passeggiate, sono sufficienti per rilevare un effetto di riduzione della pressione sanguigna già dopo otto settimane.

E naturalmente, ancora una volta, il sovrappeso pancreatico è strettamente legato all’ipertensione. Ogni chilo perso abbassa la pressione sanguigna. A tal fine si applicano le regole ben note: molta verdura, molta frutta, molte fibre, alcool poco o niente, prodotti a basso contenuto di grassi. Per dimagrire, bisogna somministrare al corpo meno energia di quella necessaria, e questo è l’unico modo per sfruttare le proprie riserve di grasso. È importante non dimenticare mai che dimagrire non è un progetto a breve termine, ma un progetto che si protende per mesi e che, alla fine, le nuove abitudini alimentari dovrebbero essere mantenute per mantenere il peso a lungo termine. La normalizzazione del peso corporeo può ridurre la pressione sanguigna fino a 11 mmHg.

Chi non riesce a controllare la pressione alta o a non curarla (sia che si tratti di farmaci o di un cambiamento nello stile di vita alimentare) deve aspettarsi gravi danni a lungo termine. La probabilità che si verifichi un ictus, malattie cardiovascolari o insufficienza renale è enorme. L’ipertensione è il fattore di rischio numero 1 per le malattie cardiovascolari. L’ipertensione svolge un ruolo importante anche nello sviluppo di malattie renali e nella loro progressione fino all’insufficienza renale che richiede dialisi. Anche gli occhi possono essere colpiti. L’elevata pressione sanguigna continua può portare alla cecità. Infine, un’ipertensione troppo elevata duratura ha effetti dannosi sul cervello e sui nervi.

Ho una buona notizia per voi: il consumo regolare di caffè non influisce in modo significativo sulla vostra pressione sanguigna.

Nel prossimo articolo, vi informeremo sugli effetti di un aumento permanente dei lipidi nel sangue.