Economia | RITRATTO D’AZIENDA

Saper reagire ai cambiamenti

Da falegnameria all’allestimento di yacht di lusso: Höller ha saputo adeguarsi ai mutamenti e trasformarli in opportunità, senza dimenticare le sue origini.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Assoimprenditori-Unternehmerverband

“Ha successo nel tempo, solo chi riesce a reagire in modo flessibile e tempestivo alle nuove esigenze”: con questa convinzione la Höller Sas di Laives, nata come piccolo laboratorio di falegnameria a Bolzano, non si è mai chiusa davanti ai cambiamenti, ma anzi ha colto le chance che offrivano. Questa apertura ha permesso all’azienda di conquistare sempre nuovi segmenti di mercato. “Dal 2009 al 2013 sono stati anni difficili. Gli ordini erano scarsi e la battaglia sui prezzi si faceva sempre più dura. Questa situazione ci ha quasi costretto a guardare oltre confine ed iniziare a cercare sui mercati internazionali nicchie di mercato in cui veniva in particolare richiesto il lavoro artigianale unito all’impiego delle più moderne tecnologie”, ricorda Klaus Höller che guida come seconda generazione l’azienda fondata dal padre Josef. Dal 2014 l’azienda a conduzione familiare ha trovato il suo posto nel mercato dell’allestimento di interni di pregio per yacht di lusso.

Si cresce con l’esperienza

Il primo ordine è arrivato grazie ad una prova richiesta da un cantiere navale australiano che ha permesso a Höller di farsi conoscere e portare in Alto Adige altri interessanti lavori, che per l’azienda rappresentano una sempre nuova avventura. “Quello degli yacht è un mercato molto esigente in termini di desideri dei clienti da soddisfare, norme da rispettare, materiali da usare, precisione della lavorazione. Abbiamo dovuto adeguare i nostri processi produttivi al “Passenger Yacht Code“, il codice per l’allestimento degli yacht, che prescrive tra l’altro particolari standard di sicurezza antincendio e l’utilizzo di materiali molto leggeri, come l’alluminio, che per una falegnameria ha rappresentato già di per sé una sfida ambiziosa. Ma con l’esperienza siamo diventati esperti anche in questo”, spiega Klaus Höller sorridendo, pensando tra l’altro anche alle rigide clausole di segretezza e rispetto della privacy contenute negli ordini per gli yacht.

Parola d’ordine: privacy

“Nessuno può sapere per chi è lo yacht a cui stiamo lavorando. Però quando arriva la notizia che è entrato in mare uno yacht allestito con elementi realizzati qui a Laives….beh, ci riempie di soddisfazione ed orgoglio”, commenta il giovane Damian di Anterivo, appena 22 anni, che da Höller lavora come falegname. E’ raro che gli stessi collaboratori di Höller possano vedere uno yacht finito: “Una volta siamo stati chiamati su uno dei più grandi yacht al mondo per risolvere un problema di vibrazioni. Nel 2015 poi al Monaco Yacht Show abbiamo avuto il permesso di visitare con tutto lo staff lo yacht Silverfast, per vedere di persona gli elementi dell’allestimento interno che avevamo realizzato noi. Si tratta proprio di eccezioni!” L’attività legata agli yacht può sembrare molto attraente e redditizia, ma richiede molti sacrifici in termini di tempo e costi. Basti pensare che per realizzare un unico comodino un falegname può doverci dedicare anche diverse settimane. In questo settore giocano, quindi, un ruolo fondamentale anche le doti umane dei collaboratori: precisione, pazienza, passione e cura dei dettagli fanno la differenza.

Affrontare le sfide con i collaboratori

Nonostante il successo sul particolare mercato degli yacht di lusso, Höller non ha mai trascurato la propria attività di allestimento d’interni per ville private ed oggetti pubblici. “Il settore living e object rimane il nostro cavallo di battaglia. Naturalmente, realizzando interni per yacht, abbiamo acquisito un know how soprattutto nell’uso di particolari materiali, in specifiche tecnologie o nel trattamento delle superfici, che mettiamo a frutto anche per gli altri progetti che realizziamo sulla terra ferma. Molto utile è anche l’esperienza raccolta nel montaggio, che ormai riusciamo a fare in spazi ristretti e pochissimo tempo”; spiega klaus Höller, che ricorda volentieri quando nel 1988 ha ricevuto da suo padre il timone dell’azienda, che ormai occupa circa 45 collaboratori tra produzione, progettazione, gestione progetti ed amministrazione. “Il cuore dell’azienda sono e rimangono i collaboratori esperti che con passione artigianale contribuiscono a mantenere l’Alto Adige interessante per la nostra azienda. La sfida che ci attende per il futuro è trovare personale qualificato e motivato per riuscire ad affrontare le sempre nuove richieste di qualità che ci arrivano dal mercato”, conclude Klaus Höller.