Società | Soluzioni

Come ridurre le liste d’attesa

Sanità, arriva il piano provinciale 2019-2021. Dermatologia, oculistica, otorinolaringoiatria e risonanze magnetiche: migliorie sui tempi già entro il 2020.
Liste d'attesa
Foto: upi

Abbattere il problema delle code nella sanità, mentre da una parte aumenta la richiesta di visite specialistiche, e dall’altra cala il personale medico e tecnico assistenziale. Per trovare la quadratura del cerchio la Provincia si affida al piano triennale 2019-2021 sulle liste d’attesa (quella altoatesina è stata fra le ultime province in Italia a presentarlo), dopo l’ok arrivato ieri, 5 novembre, dall’esecutivo.

Sulle tempistiche il piano provinciale si allinea a quello nazionale. Le visite con classe di priorità B (prioritarie) dal 2021 dovranno essere eseguite entro 10 giorni; le visite specialistiche differibili (classe di priorità D) entro 30 giorni, gli esami diagnostici differibili entro 60 giorni. Per le prestazioni programmabili in un arco temporale maggiore (classe di priorità P) sono previsti 120 giorni. Sono fatte salve le prestazioni urgenti che dovranno essere garantite entro 24 ore anche in futuro. Per poter rispettare questi obiettivi fondamentale è la cosiddetta appropriatezza prescrittiva, dice l’assessore alla sanità Thomas Widmann che precisa: “Il tipo di prestazione prescritta dal medico e la classe di priorità attribuita sono dati che si ripercuotono su tutto il sistema”. Entro i termini citati, ai pazienti dovrà essere proposto un appuntamento all’interno del territorio provinciale, definito come ambito di garanzia. “Ciò significa che si propone il primo appuntamento disponibile a prescindere dal comprensorio di residenza - spiega Widmann -. Se il paziente preferisce attendere di più per ottenere una visita in una struttura più vicina, i tempi si considerano rispettati anche se dovesse attendere oltre i termini previsti”. 

Fra le misure messe in campo per porre un freno ai tempi di attesa un punto importante riguarda lo sfruttamento delle apparecchiature diagnostiche, prolungando gli orari di esercizio e attraverso l’assunzione del personale necessario. Inoltre si punta a potenziare l’assistenza primaria, ad esempio con il nuovo ambulatorio per le cure primarie nel Pronto soccorso di Bolzano e l’ampliamento delle offerte nei distretti. Ulteriori misure riguardano l’acquisto di prestazioni aggiuntive da strutture private e l’ottimizzazione del sistema di prenotazione, con il CUPP e l’introduzione di nuovi canali di prenotazione digitali. Ad agosto, ricorda l’assessore Svp, sono stati definiti gli obiettivi per quattro ambiti pilota con maggiore richiesta. “In dermatologia, oculistica e otorinolaringoiatria - afferma Widmann - vogliamo effettuare il 90% delle visite prioritarie entro 10 giorni e l’80% delle visite differibili entro 30 giorni già entro il 2020. Per quanto riguarda le risonanze magnetiche, l’obiettivo è quello di svolgere l’80% delle visite differibili nell’arco di 60 giorni entro il 2020”.