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Quel terzo binario non s’ha da fare?

L’assessore Mussner gela il progetto Ora-Bolzano: “È inutile”. Lorenzini (Verdi): “Soluzione possibile contro traffico e inquinamento”. 90mila i pendolari ogni giorno.
Binari
Foto: Pixabay

Bolzano punta i piedi, vuole il terzo binario da e per Ora. La Provincia alza i muri.

In breve: sollecitato dal consigliere socialista Claudio Della Ratta il consiglio comunale aveva chiesto all’amministrazione provinciale di finanziare e realizzare il progetto. Una soluzione individuata per risolvere anche il cronico problema del traffico (e dell’inquinamento). E a proposito di traffico nella seduta di ieri il consiglio di quartiere Gries-San Quirino ha ricevuto una delegazione della “Initiativgruppe Gries” - un gruppo di cittadini che hanno protestato in più occasioni contro la congestione stradale nel centro di Gries e sull’asse Vittorio-Veneto-San Maurizio - e ha espresso la sua solidarietà. “Continueremo a impegnarci sul tema - promette il consigliere della circoscrizione Gries Rudi Benedikter -, ricordo che lo stesso consiglio con propria mozione del 20 giugno 2017 aveva chiesto alla giunta comunale di ridurre il traffico di transito attraverso questa zona intensamente popolata, limitando l’accesso da ovest ai soli bolzanini”. Un altro sit-in, intanto, è stato lanciato per il prossimo 13 dicembre, ore 17.30, in piazzetta Grieserhof.

90mila, per inciso, sono i pendolari che ogni giorno si spostano nel circuito stradale bolzanino, sia in entrata che in uscita. Nel 2002 le premesse erano positive con il binario che sarebbe stato ultimato nel 2005 per poi diventare operativo l’anno successivo. Ora il capoluogo non ha più intenzione di rimandare e nel 2018 si aspetta che l’opera veda la luce.

Non è dello stesso parere però l’assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner che ieri, 4 dicembre, partecipando al dibattito pubblico organizzato dal Centro Culturale “G. Salvemini”, ha sottolineato che il terzo binario fra Ora e Bolzano non è fra le priorità della legislatura corrente. Lo è invece, insieme al tram, per l’assessora comunale dei Verdi Marialaura Lorenzini che ha portato l’esempio della ferrovia di Malles, utilizzata da 2 milioni di utenti, “ciò ci dice che di fronte a un mezzo veloce e puntuale anche chi è più sfavorevole a lasciare la macchina si convince a farlo. Non possiamo trascurare il fatto che arrivano costantemente 25mila persone dalla Bassa Atesina, 31mila dalla zona A22, 35mila dalla MeBo, 25mila dall’Oltradige, 21mila dalla Val d'Isarco, 3mila da Sarentino e quasi 4mila da San Genesio. Il terzo binario può essere una soluzione, del resto bisognerà attendere ancora 10-15 anni per il tunnel del Brennero, nel frattempo dobbiamo morire di tumore?”, si chiede l’assessora. 

Mussner tiene il punto e insiste al contrario sul fatto che 3 milioni saranno destinati alla stazione di San Giacomo, e poi, fra le altre cose, ci sarà il finanziamento della nuova linea MeBo, e dunque del terzo binario al momento non se ne parla. Il motivo: “Secondo quanto emerso da uno studio dell'ingegner Facchin, commissario all’Eurotunnel - riferisce Mussner - non è economico senza contare che la tratta in questione viene staticamente viene utilizzata meno di quanto previsto. Si tratta di un progetto inutile soprattutto se pensiamo alle migliorie che porterà il nuovo tunnel di base del Brennero che aprirà nel 2026. L’obiettivo, anche se ancora lontano, è un trasporto fatto per il 70% su rotaie e per il 30% su strada. Inoltre per il trasporto regionale con il BBT ci saranno nuove possibilità per i pendolari, in particolare rispetto al trasporto su rotaia”. La Provincia, insomma, non lascia molti spiragli, ma il Comune non ha intenzione di mollare la presa. La partita è ancora aperta.

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Massimo Mollica Mar, 12/05/2017 - 22:27

Ma i partiti cosiddetti "italiani" cosa dicono? Non si pronunciano? In questi giorni Bolzano Bozen è invivibile! Per carità non mi lamento perché anche se non becco un centesimo capisco che ne beneficia tutta l'economia. Ma possibile che si faccia tanto baccano per i lupi, solo perché toccano il bacino elettorale della SVP e per noi che viviamo in città niente di niente?! Possibile che non ci sia uno straccio di gruppo extra partitico che si riunisca, che discuta, che senta le opinioni della gente, che si batta perché vi sia maggiore vivibilità in questa città che è poi la capitale della provincia? Facile riempirsi la bocca di parole come migranti, ius soli, italiani, tedeschi, nazione etc. etc. ma alle cose concrete? Nessuno pervenuto.

Mar, 12/05/2017 - 22:27 Collegamento permanente