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Zanella corre da solo

Martedì la cena con Cavagna e Bizzo. L'assessore sfida Tommasini e Repetto: "Se il Pd non dà spazio a Merano pronto a fare una civica per il buongoverno. Con Zaccaria".
Zanella, Diego
Foto: Günther Ennemoser

salto.bz: una cena in quel di Merano, martedì scorso, nel ristorante Eremita della famiglia Cavagna. Chi c’era oltre a lei, Diego Zanella, assessore della giunta Rösch a Merano e fino a prova contraria esponente del Pd altoatesino?

Diego Zanella: prima parlerei del senso dell’incontro. Ovvero confrontarsi assieme per capire come dare rappresentatività a Merano e al Burgraviato. Il mio mal di pancia viene dal fatto che fu il Pd stesso a dire che ero rappresentante di questo territorio e c’è un fondo di ragione. Porto avanti le istanze di un’area che non riesce a esprimere un numero corretto, proporzionalmente adeguato, di consiglieri provinciali, sia italiani che tedeschi.

Già, ma chi c’era?

I rappresentanti della Civica di Merano, Andrea Casolari, Giorgio Balzarini e Diego Cavagna, padrone di casa. Lucia Giampieretti, capogruppo del Pd in consiglio comunale. E poi la squadra di Bizzo, Mauro Ranzi, Paolo Berlanda e lo stesso Roberto Bizzo. Il gruppo si è interrogato su come procedere per questo obiettivo. Lo scenario è aperto, bisogna capire il da farsi.

Alla cena erano presenti i rappresentanti della Civica di Merano, Andrea Casolari, Giorgio Balzarini e Diego Cavagna, padrone di casa, Lucia Giampieretti, capogruppo del Pd in consiglio comunale, Roberto Bizzo e la sua squadra. Assieme ci siamo confrontati su come dare a Merano la rappresentanza che merita

Merano conta poco a livello provinciale, lei dice.

È una constatazione. Il Burgraviato potrebbe avere almeno tre consiglieri provinciali, ma da quanto si capisce dalle attuali candidature per l’autunno rischia di essere ancora una volta sottorappresentato. Martin Telser, per la Svp, è l’unico che ha delle possibilità di elezione. I verdi hanno Andreas Rossi, vicesindaco, confinato al 27/esimo posto. I 5 stelle non possono schierare Francesca Schir per le regole interne. E nella Lega i giochi sono già fatti. Merano sarà quindi sottorappresentata in assoluto e specialmente il suo mondo italiano che conta 25-30.000 persone.

Come agire quindi?

Lo scenario è aperto. Alle amministrative in Alto Adige il gruppo tedesco andrà come al solito. Per il resto tutti hanno preso atto che il mondo è cambiato. La Lega avrà un successo determinato dai movimenti nazionali, mentre i 5 stelle mi auguro che rimangano stabili. Bisogna quindi comprendere come l’area in precedenza occupata dal Pd potrà trovare rappresentanza. L’elettorato moderato, ostile ai populismi, che in parte è anche quello di Forza Italia, fatto di coloro che apprezzano il buon governo. Parlo dei tanti cittadini che non votano 5 stelle e Lega e fanno fatica a votare un Pd che sostanzialemnte non riesce ad esprimere nulla di nuovo.

Il Burgraviato rischia di essere nuovamente sottorappresentato nel prossimo consiglio provinciale. Ma la civica di Bizzo non è la risposta giusta. Mi sembra una copia della Scelta civica di cinque anni fa

Noi per l’Alto Adige, il progetto di Bizzo, è una valida risposta a questo interrogativo?

Alla cena il presidente del consiglio provinciale ha presentato la sua lista come la vera alternativa. Ma io sono ancora del Pd e a me non sembra una grande idea, la sua. La civica di Bizzo sembra una brutta copia della Scelta civica che si era presentata in Alto Adige 5 anni fa alle provinciali, portando Balzarini vicino all’elezione. Non mi sembra la risposta giusta.

Lei è pronto a candidarsi in solitaria o con una lista propria?

È tutto fluido, quindi non ho deciso nulla. Sono però certo di voler fare qualcosa per Merano. Se devo metterci la faccia lo voglio fare per dare una rappresentanza adeguata e corretta al Burgraviato. Do la mia disponibilità al Pd ma solo se ci sarà un passo indietro sull’impostazione decisa dall’assemblea.

Io spero che il Pd rinsavisca. In pole position ci sono due bolzanini e per giunta dell’establishment. Non è questione dei primi posti in lista, per Tommasini e Repetto. Trovo sbagliato fare un'operazione al ribasso, che non valorizza tutte le risorse del partito e i territori

La sua non è una protesta per essere stato escluso dalle chance di elezione, visto che solo Tommasini e Repetto, nei primi due posti in lista, sembrano averne?

Io rispondono facendo notare che la strategia dell’assemblea non è incentivante per i meranesi. Il problema è doppio: poche possibilità per il Burgraviato e la difficoltà di portare gli elettori Pd a votare un Pd dove in pole position ci sono, mi si passi il termine, due bolzanini e per giunta dell’establishment. Non è questione del primo o secondo posto. Se il Pd fa un’operazione al ribasso, senza una sana competizione interna e non valorizzando tutte le energie che possiede, allora è chiaro che per me la candidatura con i dem non diventa un obbligo del dottore.

Cosa farà, una nuova civica?

Spero che il Pd rinsavisca, ma se non vorrà valuterò una candidatura autonoma o nell’ambito di una lista civica che dia spazio a Merano. Un progetto per riunire chi crede nel buongoverno, negli amministratori che hanno dato prova di essere capaci, coloro che conoscono il territorio e vogliono valorizzarlo. Io a livello nazionale sono perfettamente in linea con il mio partito, è solo che la zona che amministro non può essere tagliata fuori in questo modo.

Se il mio partito non mi ascolta penserò a una lista civica per chi crede nel buongoverno e negli amministratori capaci. Adesso il Burgraviato non ha voce in consiglio provinciale, il sindaco Rösch quando va a Bolzano a parlare di finanza locale riceve solo legnate in testa. E abbiamo un ospedale in disarmo, mentre si punta su quello di Silandro

I critici potrebbero vederci un progetto personale, per la sua elezione. È così?

Tutt’altro. Io non ambisco a fare il consigliere provinciale, ho già un impegno da assessore per altri due anni. Vorrei solo immaginare qualche bravo meranese in consiglio. I risultati della scarsa rappresentatività li vediamo: quando si tratta di finanza locale il sindaco Rösch, che è dei Verdi e non ha sponde nella giunta, a Bolzano prende solo legnate in testa. E abbiamo un ospedale in disarmo, mentre si punta su quello di Silandro.

Poca attenzione agli italiani, come per l’ospedale di Bolzano?

Un po’ sì. Però è più che altro perché siamo vittime del centralismo bolzanino. Con 3-4 consiglieri in Aula avremmo ben altro peso politico.

C'è tempo per le candidature fino al 21 settembre. So che i colleghi del Pd mi massacreranno. Spero in una revisione, ma in caso contrario proverò a fare qualcosa con Nerio Zaccaria, espressione del centrodestra che apprezza il buongoverno, e con il mio brillante sindaco Rösch

Con chi e con quali tempi, per la lista?

C’è tempo fino al 21 settembre per presentarla. So già che i colleghi del Pd mi massacreranno, ma spero in una revisione della strategia in tempo. Il progetto serve a Merano ma anche alle altre periferie. Per i possibili interlocutori, sono apertissimo a fare qualcosa anche con Nerio Zaccaria, di Alleanza per Merano, in giunta con me, che è espressione di una parte del centrodestra che ha sempre apprezzato il buongoverno, ma anche con il movimento che gravita intorno a Paul Rösch, il mio brillante sindaco.

 

 

 

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Massimo Mollica Sab, 07/07/2018 - 21:02

Ottima notizia! C'è proprio bisogno di una nuona lista civica! Già che ci siamo io ne farei altre! Uno per la Pusteria, una per l' alta valle Isarco e non dimentichiamoci la bassa atesina! Per carità! In fondo noi sudtirolesi di lingua italiana siamo tantissimi! Siamo una potenza! E mi raccomando guai a fare congressi, guai a parlarne nel rispettivo partito! Guai ad avanzare proposte politiche (si legga idee) anzichè slogan e mere considerazioni. E se non si dovesse essere d'accordo allora si creano altre liste civiche! Che ci vuole!

Salvini sarà di certo un populista che passa il tempo a fare selfie e dirette Facebook, ma questa è l'aternativa e io purtroppo sono un fallito e non posso cambiare il mondo.

Sab, 07/07/2018 - 21:02 Collegamento permanente