Politica | L'indagine

Inglese ok, male italiano e "mate"

I risultati Invalsi confermano il trend degli ultimi anni nelle scuole in lingua italiana. Vettorato: "Dobbiamo lavorare sulle criticità".
Invalsi
Foto: upi

Nei piani alti delle scuole e della Soprintendenza l’inizio di luglio è atteso con una certa ansia. E’ il momento in cui  l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi) presenta i dati delle rilevazioni. Se l'edizione del 2021 aveva registrato il ritorno alle prove, quella del 2022, illustrata oggi (6 luglio), è la prima rilevazione Invalsi che si svolge in un contesto vicino alla normalità. Inoltre, dopo due anni di sospensione, quest’anno si sono svolte anche le prove di italiano e matematica del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado. In estrema sintesi la scuola italiana conferma ottimi risultati e problemi abbastanza seri in matematica e italiano. Una tendenza in corso da anni, che, secondo diversi pedagoghi interpellati l’anno scorso da salto.bz (ci siamo occupati diffusamente del tema), è attribuibile almeno in parte alla pioggia di ore veicolari in lingua tedesca che rallentano considerevolmente il ritmo di apprendimento nei primi 8 anni del percorso scolastico e nello stesso tempo non producono un grande miglioramento nella seconda lingua.

Scuola primaria

I risultati di comprensione della lettura (italiano) della scuola primaria in lingua italiana sono in miglioramento rispetto agli anni passati, pur rimanendo un po’ più bassi della media nazionale sia in II che in V primaria. Come nel 2019 e nel 2021, anche nel 2022 gli esiti di inglese sono ottimi, sostanzialmente tra i migliori di tutta Italia, sia per la comprensione della lettura sia per l’ascolto. Infine, gli esiti di matematica della II presentano alcuni elementi di criticità e si posizionano sotto la media nazionale.

Scuola media

Nelle prove di III secondaria di primo grado (media) gli esiti della scuola di lingua italiana sono più alti rispetto alla media nazionale in matematica e più bassi in italiano. Infatti, il 57,1% degli allievi raggiunge in matematica almeno il livello 3, a fronte di una percentuale nazionale del 56%; la quota di studenti che raggiunge in italiano almeno il livello di adeguatezza (livello 3) è pari al 55,8%, contro il 61% a livello nazionale.

Si confermano eccellenti risultati nella prova d’Inglese, con una quota tra le più alte d’Italia di allievi che raggiungono il previsto target dell’A2 del QCER (Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue) nella prova di "reading" e il 79,5% (+17,5 punti rispetto alla media nazionale) in quella di "listening": il valore della scuola italiana è infatti pari a circa l’85%, sette punti sopra la media nazionale.

Superiori

Gli ottimi risultati di inglese della scuola media  si confermano anche al termine della scuola superiore. Circa il 67% (+15 punti rispetto alla media nazionale) degli studenti raggiunge il B2 nella prova di lettura d’inglese e circa il 62% (+10 punti rispetto alla media nazionale) in quella di ascolto. Tali risultati sono tra i migliori d’Italia e in crescita rispetto al 2021.

Per quanto riguarda l’italiano, al termine del secondo ciclo di istruzione, gli allievi in difficoltà passano dal 42% del 2021 al 47,5% del 2022; più contenuto l’aggravamento degli esiti di matematica: gli allievi in difficoltà passano dal 44% del 2021 al 45,9% del 2022.

Studenti fragili: sono il 2,2%

Infine, per il secondo anno di seguito anche nel 2022 è stato misurato il numero degli studenti che terminano la scuola secondaria di secondo grado in condizioni di forte fragilità, ossia con risultati molto bassi in tutte le discipline testate. La scuola in lingua italiana si conferma sotto questo aspetto tra quelle con meno allievi in forte fragilità: la percentuale passa dal 2,7% del 2021 al 2,2% del 2022, quindi in miglioramento rispetto all’anno passato.

 

L’assessore

L’assessore alla scuola in lingua italiana Giuliano Vettorato è complessivamente ottimista: “La rilevazione Invalsi, come sempre, non fornisce un risultato unico, poiché i dati sono molto complessi e vanno interpretati. Sono ad esempio assolutamente soddisfatto degli ottimi risultati Invalsi in inglese in tutti i gradi scolastici e del miglioramento in italiano alla primaria e in matematica al primo grado, ma sono contemporaneamente consapevole della necessità di lavorare al miglioramento delle competenze negli altri ambiti. Con questo scopo nei mesi scorsi abbiamo avviato un percorso di lavoro che coinvolgerà tutte le scuole ed è supervisionato dal professor Tommaso Agasisti, docente del Politecnico di Milano. Si tratta di un progetto che permetterà di ottenere risultati in tempi medio lunghi, ma sono certo che i frutti ci saranno”.  

Il sovrintendente

Il sovrintendente Vincenzo Gullotta interpreta così i dati della rilevazione: “I risultati Invalsi sono una cartina di tornasole delle competenze in tre ambiti (italiano, matematica e inglese). Si concentrano cioè solo su alcuni degli aspetti su cui lavora la scuola; sono risultati importanti, ma non va dimenticato che il nostro compito è di fornire un ventaglio di strumenti, in modo che ragazze e ragazzi possano affrontare al meglio la società in cui saranno parte attiva. Penso ad esempio alla necessità di sviluppare il senso critico o alla capacità di organizzare le proprie conoscenze o di risolvere creativamente problemi e sfide inaspettati: tutte abilità fondamentali per i nostri giovani”.

Le allieve e gli allievi della scuola in lingua italiana della Provincia hanno partecipato alle prove Invalsi con grande impegno e serietà, confermandosi ancora una volta tra le regioni del Paese con più alta partecipazione alle rilevazioni. La scuola in lingua italiana ha raggiunto i più alti tassi di copertura, sia del campione sia della popolazione, in tempi molto rapidi ed è stata una delle realtà in cui le prove si sono svolte con minore difficoltà.