Economia | Startup Weekend

Startup, la maratona a Laives

Imprenditori in gara nel weekend organizzato da Unibz e Vitamin. Narduzzo: «Una community per aiutare le nuove imprese»
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Startup Weekend Bolzano
Foto: Startup Weekend Bolzano

Cinquantaquattro ore di tempo per tradurre la propria idea imprenditoriale in un modello valido sul mercato. Con l’aiuto dei «mentor», gli imprenditori e consulenti che possono dare il consiglio giusto utile a far funzionare l’idea di business. È lo Startup Weekend Bolzano-Bozen, la maratona degli startupper promossa dalla Libera università di Bolzano assieme allo spazio di co-working Vitamin, con l’obiettivo di aiutare i giovani startupper del territorio ma anche chi vuole offrire la propria competenza nel design e nel marketing. L’inizio è alle 18 di venerdì 6 ottobre a Laives, sede di Vitamin, in una delle venti edizioni in contemporanea nel mondo (tra le sedi Cincinnati, Singapore, Praga, Parigi).

 

Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare sacco a pelo e materassino, per una partenza rapida al mattino o un breve riposo dopo una notte di lavoro. Vitamin infatti offre anche una sistemazione per dormire. E nel contributo chiesto per la partecipazione sono inclusi i pasti e le bibite. Il tutto per favorire il brain-storming dei nuovi imprenditori. «L’evento che co-organizziamo è aperto a tutti» spiega Alessandro Narduzzo, docente del corso di laurea in «Innovazione imprenditoriale» della facoltà di economia di Bolzano. «Possono partecipare sia coloro che hanno già un’idea di business e vogliono strutturarla, sia chi vuole cimentarsi attraverso la propria competenza, nel design o nel marketing ad esempio, sull’idea di qualcun altro. Ai gruppi si aggiungono persone di esperienza, i mentor: imprenditori, startupper affermati, esperti, reclutati nel tessuto locale».

 

Il Weekend di Laives segue il format internazionale. Ciascun partecipante può esporre l’idea agli altri e riceverne un feedback. Le squadre si formano attorno alle idee principali, scelte dal voto dei presenti. Poi ci sono 54 ore di tempo per il gioco di squadra per la creazione del modello di business, la codificazione e la validazione di mercato. L’evento culmina con la presentazione dei progetti di fronte a imprenditori, business angel e investitori.

Secondo Narduzzo non è un momento fine a se stesso. Nel medio termine possono emergere dei progetti vincenti. «Come abbiamo visto negli anni scorsi, dato che siamo alla seconda edizione assieme a Vitamin, alcune idee vanno avanti. C’è quindi una valutazione positiva per eventi di questo tipo, anche se sono brevi».

Il docente cita il caso di uno dei mentor, Patrik Bocher, che terrà anche uno degli speech motivazionali. Approdato in uno dei contest nel 2014 con la sua idea di startup, il giovane è riuscito a tradurla in pratica avviando Bright and safe, azienda che realizza sistemi di rilevamento ottici per garantire maggiore sicurezza sugli attraversamenti perdonali.

 

«Mettendo insieme un gruppo eterogeneo di interlocutori – conclude Narduzzo – cerchiamo di consolidare una comunità di persone interessate al tema dell’entrepreneurship, l’imprenditorialità, per aiutare in definitiva la formazione di nuove aziende sul territorio».