Economia | L'operazione

Prinoth, acquisti negli States

L'azienda altoatesina che fa capo al gruppo HTI-Leitner ha acquistato il 100% della americana Jarraff Industries. Fatturato complessivo tornato sotto il miliardo.
I mezzi della Jarraff industries
Foto: HTI Gruppo Leitner

Dai battipista più evoluti al servizio degli sport invernali ai cingolati multiuso per il lavoro in condizioni “estreme”, alla cura del verde attraverso macchinari all’avanguardia. La Prinoth, azienda del Gruppo HTI, fa acquisti negli States allargando il proprio orizzonte e puntando sul settore della tecnologia green. L’azienda ha acquistato il 100% del capitale sociale di Jarraff Industries, azienda americana specializzata nella produzione di macchine telescopiche per la manutenzione di alberi e piante all’interno di aree complesse e delicate quali linee ferroviarie, montagne, terreni paludosi e particolari centri urbani. Un ulteriore tassello che, oltre a rendere più solido il gruppo HTI di cui Prinoth fa parte, conferma anche la volontà di proseguire lungo un percorso di diversificazione e di innovazione in un business sempre più globale. “Jarraff si integra alla perfezione nella grande famiglia di HTI, considerati anche i valori che vi abbiamo ritrovato e che consideriamo essenziali come l’innovazione, la sostenibilità e la dedizione” ha affermato Anton Seeber, presidente del gruppo HTI che comprende aziende come Leitner, Poma, Prinoth, Demaclenko e Leitwind.

Innovazione negli States

Fondata nel 1979 a St Peter in Minnesota, l’azienda statunitense Jarraff Industries è specializzata nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di macchinari tecnologicamente avanzati per la cura del verde in aree complesse, ad esempio in prossimità di gasdotti, linee di alta tensione o ferroviarie, o su terreni impervi quali montagne e paludi. Con un fatturato di 60 milioni di dollari e un mercato di riferimento che si concentra prevalentemente sugli Stati Uniti, non disdegnando però anche puntate in Australia, Asia ed Europa, Jarraff Industries attraverso la sua gamma di prodotti innovativi come lo Jarraff All-Terrain Tree Trimmer, il Mini-Jarraff Urban Forester che viene controllato addirittura da remoto e il LineBacker Brush Cutter è attualmente tra i fornitori leader negli Usa per le grandi società di manutenzione del verde pubblico in prossimità delle principali infrastrutture. Se da una parte l’azienda americana potrà contare sulla solidità di un gruppo globale come HTI, dall’altra Jarraff Industries offre una gamma di attrezzature altamente specializzate e innovative che miglioreranno e saranno un complemento per la linea esistente di prodotti Prinoth come le teste trinciatrici idrauliche, la linea Raptor di veicoli per trincia e la linea Panther di veicoli cingolati. Un’operazione, questa, che ha visto in prima linea anche il manager italiano Alessandro Ferrari, nuovo Ceo di Jarraff Industries, che dal 2016 guida con importanti successi sul fronte della commercializzazione dei veicoli cingolati la filiale nordamericana di Prinoth. Ancora una volta dunque diversificazione è la parola d’ordine che come un marchio di fabbrica, ormai, presente alla base di numerose aziende del gruppo, dalla stessa Prinoth a Leitner, Poma e Demaclenko, scandisce la crescita di HTI. "Sono molto orgogliosa del lavoro e dei risultati ottenuti negli ultimi 42 anni – ha commentato Heidi Boyum, presidente di Jarraff Industries che continuerà a lavorare come consulente strategico. Essendo noi un’azienda sostanzialmente a conduzione familiare, la transazione di oggi è un'opportunità per garantire che la società, i clienti, i collaboratori e la comunità in cui ci troviamo continuino a crescere unendosi a una famiglia ancora più grande".

Il Covid fa calare il fatturato

Il Gruppo High Technology Industries (HTI) è tra i leader a livello mondiale nel settore degli impianti a fune (Leitner e Poma), dei battipista e veicoli cingolati (Prinoth), dell’innevamento programmato (Demaclenko) e dell’energia eolica (Leitwind). Dopo aver superato il miliardo di fatturato nel 2018 e 2019, il Gruppo HTI ha chiuso il 2020, segnato dalla pandemia Covid, con un fatturato di 887 milioni di euro, investendo 26,9 milioni in ricerca e sviluppo e 23,8 milioni in beni strumentali. Sono oltre 3.800 i collaboratori del Gruppo HTI operativi nel mondo.