Società | I dati

C’eravamo tanto amati

La fotografia dell’ASTAT: aumentano i divorzi in Alto Adige, circa un matrimonio su tre prima o poi fallisce. In più del 40% dei casi sono coinvolti figli minorenni.
Divorzio
Foto: upi

Il trend è chiaro: in Alto Adige i matrimoni durano meno. Nello specifico, nel 2016, si registrano in provincia di Bolzano 666 separazioni, complessivamente il 5,0% in più rispetto all’anno precedente, pari a 12,7 ogni 10.000 abitanti. Anche il numero dei divorzi aumenta: da 792 nel 2015 a 875 nel 2016 (+10,5%); ciò è dovuto soprattutto all’abbreviato periodo di separazione e al nuovo celere procedimento di divorzio. Più di due terzi dei divorzi (598) sono di tipo giudiziario, 277 vengono sciolti al di fuori dei tribunali. Nonostante il recente decreto legge n.132/2014, che aveva l'obiettivo di alleviare il lavoro dei tribunali il numero dei divorzi giudiziali è aumentato di oltre il 23% rispetto all’anno precedente, quelli dei divorzi extragiudiziali, tuttavia, è calato di quasi il 10% con i divorzi non consensuali che registrano l'incremento maggiore (+47,3%). Il tasso di divorzialità ammonta a 16,7 divorzi ogni 10.000 abitanti ed è il valore più alto dall’introduzione della legge sul divorzio nel 1970.

 

Per la prima volta in Alto Adige il tasso di divorzio totale è alto quasi come nei nostri paesi confinanti: in Austria si attesta su 405 (Statistik Austria, 2016), in Svizzera su 414 (BFS, 2015) ed in Germania su 347 (DeStatis, 2015). L’Italia ha registrato nel 2015 (ISTAT, ultimo dato disponibile) 297 divorzi ogni 1.000 matrimoni. Delle 666 coppie che si sono separate nel corso del 2016, l’11,4% non ha raggiunto il 5° anniversario di nozze, il 16,7% ha alle spalle tra 5 e 9 anni di matrimonio, il17,7% tra 10 e 14 anni e il 15,9% tra 15 e 19 anni. Oltre un terzo delle coppie separate era sposato da 20 anni e più (38,3%). La durata media del matrimonio prima della separazione ammonta a 17 anni, quella prima del divorzio a 19,3 anni. L’età media alla separazione attualmente è di 47,7 anni per gli uomini e 44,3 per le donne. Oltre il 70% delle domande di separazione giudiziale sono consensuali. Le domande di separazione (giudiziale) senza accordo dei coniugi sono ancora in gran parte presentate dalle donne (77,1%). 

 

Fattori socioculturali, come l’istruzione, l’attività lavorativa dei coniugi e la crescente indipendenza economica della donna influiscono sulla propensione alla conflittualità coniugale. Nei tre quarti dei casi i coniugi separati in provincia di Bolzano possiedono lo stesso grado di istruzione, nel 16,0% dei casi è la moglie ad avere un titolo di studio più alto, mentre nel 9,6% dei casi è il marito a possedere un grado di istruzione più elevato. Nell’82,1% dei matrimoni al momento della separazione entrambi i coniugi svolgono un lavoro retribuito e sono quindi finanziariamente indipendenti l’uno dall’altro. Solamente nel 13,5% dei casi la moglie e nel 10,3% dei casi il marito non svolgono (più) alcuna attività professionale. 115 separazioni delle complessive 666 riguardano coppie dove almeno uno dei partner ha o aveva una cittadinanza straniera (17,3%). La quota di separazioni, dove tutti e due sono cittadini stranieri, è molto bassa (2,9%). Complessivamente in più del 40% dei divorzi sono coinvolti figli minorenni.