Ambiente | Mobilità alternativa

Contributi E-Mobility, flop programmato?

Di mobilità elettrica se ne parla sempre molto in provincia di Bolzano, ma i contributi presentati il 2 marzo potrebbero essere per nulla sufficienti. Vediamo perché.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Roman Clara - www.provinz.bz.it/news - pixabay.com (elab. M. De Luca)

La presentazione dei contributi per la mobilità elettrica del 2 marzo lascia un po’ perplessi. La scelta del “modello tedesco”, infatti, non pare la più felice perché in Germania, dopo sei mesi dall’introduzione, il bilancio appare deludente, come si può leggere qui.

Sulla questione della e-mobility mi sono espresso qui nel settembre scorso (compresa un’analisi sui bus elettrici) e riconfermo tutte le mie considerazioni.

Sulla presentazione in sé c’è poco da dire, sulle domande mancanti da parte dei presenti viene da pensare che il cittadino medio ne sappia gran poco o nulla. Su quanto non si è fatto sulla mobilità alternativa negli scorsi anni è la conseguenza di questa ignoranza strisciante dei/lle cittadini/e e dovrebbe essere un motivo per recitare un "mea culpa". Qualche riflessione poi magari sarebbe utile su quanto riportato un po’ acriticamente e all'unisono dai media

Il consumatore e l’auto, lo si conosce? Trazioni alternative, queste sconosciute. E altri bus elettrici?

Considerazione banale, il consumatore medio di motori ne sa poco, si fa influenzare dai venditori di auto, decide spesso e volentieri “di pancia” o semplicemente (ma, purtroppo, sempre più nel futuro) di portafoglio. Spesso non ha intenzione di tirare fuori dal portafoglio quei 1-2mila Euro per un auto a gas (gpl o metano) che sia, fermo restando che Provincia e altri enti hanno fatto un pessimo lavoro in tale settore della mobilità nell’ultimo decennio, prima promettendo “mari & monti”, poi abbandonando di fatto tale settore di soppiatto e senza fornire giustificazione alcuna andando ad incaprettarsi con l’idrogeno. La questione della scelta della trazione dei bus è in proposito davvero illuminante.

Alla domanda se poi si prevedono di acquistare altri bus elettrici (non a idrogeno) nell'ambito della e-mobility altoatesina, in particolare per la o le gare europee per le concessioni del tpl, il presidente Kompatscher ha accennato a qualche clausola che si vorrebbe inserire nei bandi. Staremo a vedere... o forse anche qui il problema sono i costi degli e-bus (fino a tre volte un mezzo tradizionale)?

Il boom persistente delle vetture a gasolio, il resto sono briciole. Cosa faranno le p.a.?

Risultato: non è un caso il continuo boom delle auto a gasolio, nonostante il dieselgate e la circostanza di aver scoperto (ma era un segreto di Pulcinella) che le auto sono “pulite” sui banchi a rulli ma “sporche” per strada. Con le stesse amministrazioni pubbliche che ne continuano a comprare e dubito fortemente che il dover giustificare l’acquisto di vetture non elettriche sia un disincentivo per la p.a. locale. Né sarà qualche colonnina elettrica in più a “dare il la” al decollo delle vendite delle e-auto salvo misure drastiche e draconiane di blocco delle auto con motore convenzionale, che però voglio proprio vedere quale politico vorrà assumere visto che sarebbe altamente impopolare e quindi, diciamocelo chiaramente, molto pericoloso per l'eventuale rielezione.

Contributo per… le fasce più benestanti?

Ora la e-mobility e banalmente la domanda: si pensa che il consumatore medio si faccia influenzare da un contributo che copre ben poca parte del maggior prezzo da sborsare per le attuali auto elettriche o ibride plug-in e che forse assorbirà gli sconti che comunque i costruttori avrebbero fatto? E non si finirà con il finanziare modelli costosi di alta gamma, comunque appetibili da pochissimi eletti? Dubbio legittimo visto che, a differenza della Germania, non si è previsto finora un tetto al prezzo di acquisto, anche se il presidente Kompatscher ha riferito, su specifica domanda (mia), che sarà tema di discussione in Giunta provinciale. 10 milioni sono previsti per quest’anno e i prossimi, ma come si finanzieranno? Forse aumentando la tassa di proprietà per gli altri veicoli? Non è stato detto.

La “cartina al tornasole” dell’iniziativa a 6 e 12 mesi

Staremo a vedere quindi fra sei mesi per un bilancio intermedio e fra un anno per un bilancio più corposo. Personalmente rimango perplesso perché siamo ben lontani da incentivi come quelli norvegesi o statunitensi e di altri paesi. Certo meglio qualcosa che nulla, però...

Mi sia concesso un piccolo inciso finale. Quando si parla di “motori” si tocca un settore dei media, meglio definirlo un fortino, intoccabile e inviolabile, che non accetta mai critiche con un senso di superiorità inviolabile, ma è davvero un’altra storia. Vedere e leggere oggi, come accaduto qualche anno fa, commenti entusiastici sulla e-mobility mi fa davvero storcere il naso.

Breve P.S. Chi ha scelto la location all’ombra dietro al Museion per la conferenza stampa? Si voleva forse decimare col freddo i presenti?

Mitteilung in eigener Sache: Ich hätte gerne diesen Beitrag auch auf Deutsch übersetzt, aber es ist sehr zeitaufwendig und demzufolge möchte ich mich bei den deutschsprachigen Lesern entschuldigen, dass es diesmal keine deutsche Version geben wird.