Politica | Il dopo voto

“Tabula rasa o addio provinciali”

La deputata uscente del Pd Luisa Gnecchi sulla debacle del Pd, la missione delle elezioni in autunno e quella riflessione di metodo troppo a lungo rimandata.

salto.bz: Onorevole Gnecchi, se c’è un dato evidente di queste elezioni è quello di un inequivocabile rigurgito nei confronti dell’establishment, come si è arrivati a questo punto?

Luisa Gnecchi: Più che guardare indietro voglio dire che è giunto il momento di voltare pagina, sono molto contenta che Renzi si dimetta dato che da quel 40% delle europee di 4 anni fa il Pd è andato solo, e sempre più vorticosamente, in discesa e ora che ha toccato il fondo spero che si possa ripartire. Per me le elezioni politiche sono un capitolo chiuso. Penso che per noi sia molto importante pensare alle provinciali, e credo che oggi si stia sottovalutando il fatto che in consiglio provinciale ci siano 10 esponenti della destra nazionalista tedesca, e uno di quella italiana, ovvero Urzì, perché Elena Artioli pur essendo di destra non si può definire nazionalista, visto che rispetto alla convivenza ha un atteggiamento sicuramente positivo. 

O ci rendiamo conto che bisogna ripartire da zero ricreando un centrosinistra per la convivenza oppure ci ritroveremo schiacciati tra la destra nazionalista tedesca, che la Svp tenderà a rincorrere, e quella italiana

Intanto a Montecitorio entrano Biancofiore (FI) e Maturi (Lega) che certo avranno un palcoscenico privilegiato anche per dare voce all'area politica destrorsa in vista delle provinciali.

Faranno evidentemente una campagna elettorale notevole a favore di una destra nazionalista italiana, perciò o ci rendiamo conto che bisogna ripartire da zero ricreando un centrosinistra per la convivenza, un nuovo Ulivo, nella tradizione che Langer aveva iniziato e nel solco che i Verdi hanno portato avanti e che chi è sempre stato a favore dell’autonomia ha sempre rispettato, parliamo quindi della sinistra italiana, oppure ci ritroveremo schiacciati tra la destra nazionalista tedesca, che la Svp tenderà a rincorrere, e la destra nazionalista italiana, con solo i Verdi come vero gruppo schierato per la convivenza e possibile interlocutore per noi.

E come si fa, ora, a gestire le macerie?

Non c’è una ricetta, e io non ho la bacchetta magica. Mi auguro che ci sia una riflessione da parte di tutti noi e non su come venire eletti in consiglio provinciale ma nella prospettiva di fare un lavoro comune, quello che oggettivamente Pd e Svp non hanno fatto nei confronti dei Verdi per individuare una candidatura condivisa per il Senato, come invece era stato fatto sia per Peterlini che per Palermo. Dagli errori dovremmo imparare.

Senza contare che il sostegno della Svp al Pd a questo punto non è scontato.

Quello che farà la Volkspartei in termini di appoggio o meno al Pd non mi interessa. Mi preme invece che tutti noi valutiamo le prossime mosse, o vogliamo forse rafforzare la Lega? La Svp dovrà pensare ad arginare la destra nazionalista tedesca ma noi dobbiamo pensare a tutto il resto. 

Quello che farà la Volkspartei in termini di appoggio o meno al Pd non mi interessa.

Cosa dovrebbe fare il Pd secondo lei? Dare un eventuale appoggio esterno a un governo M5S, come propongono Costa e il “rivale” Bizzo o fare ammenda e andare all’opposizione come invece sollecita il segretario provinciale Huber?

Beh, intanto l’area orlandiana si è incontrata e la posizione è né con il Movimento 5 stelle né con il centrodestra. Certo la direzione, che si riunirà lunedì, e il gruppo parlamentare sono renziani, ma viste le dimissioni del loro capo politico io mi auguro che si ricominci a pensare con la testa. 

Ovvero?

Vediamo cosa succede. Del resto non sono nel gruppo parlamentare, e ho scelto di non ripresentarmi anche se Renzi non mi avrebbe mai candidata, per cui ora aspetto e osservo.

Come spiega questa fine capacità del centrosinistra di “bruciare” i propri leader?

Renzi si è bruciato da solo, il risultato delle europee gli ha dato alla testa. Non ha usato solo i caminetti ma addirittura il fornelletto da campeggio, se vogliamo restare sulla metafora, già più di tre persone per lui erano troppe nei conciliaboli.

E del ministro Calenda cosa pensa, può essere una figura risolutrice per il Pd?

Posso solo dire che ho lavorato benissimo con Calenda. Abbiamo proposto in Commissione lavoro della Camera, con Damiano presidente, una norma sui call center e con il supporto di Calenda è diventata legge. Alla mia età guardo ai fatti, a ciò che uno produce, e non a cosa dichiara.

Sono stata cancellata, è vero, ma pazienza, vivo bene lo stesso. Sono andata per tutta Italia a fare campagna elettorale, e non sono mai salita sul carro del vincitore. 

L’Alto Adige è riuscito a far eleggere i due candidati Pd per Camera e Senato Boschi e Bressa, grazie al fattore propulsivo della Svp. Lo stesso Bressa aderirà a Palazzo Madama al Gruppo per le autonomie e non a quello del Pd, cosa ne pensa?

Non commento e rimango sui fatti. Ovviamente l’elettorato Svp doveva mettere la croce sulla Stella Alpina per eleggere Steger e Schullian, e non c’erano dubbi che la missione sarebbe stata portata a termine. Ma le provinciali saranno un’altra cosa. 

Cosa prova, nonostante il suo stacanovismo e l’impronta innegabile lasciata nel Pd, ad essere stata di fatto snobbata dal partito?

Sono stata cancellata, è vero, ma pazienza, vivo bene lo stesso. Sono andata in tutta Italia a fare campagna elettorale, e non sono mai salita sul carro del vincitore. Sono stata sempre bersaniana e sono convinta che Bersani non sia uscito dal partito per un colpo di testa ma che lo abbia fatto quando è stato tradito, quando non ha più retto le umiliazioni subite all’interno del Pd. 

Lei non ha fatto la stessa scelta.

Ero capogruppo del Pd in Commissione lavoro e ho ritenuto giusto andare avanti per realizzare gli obiettivi che mi ero prefissata. 

La minoranza dem è stata massacrata nell’espressione delle candidature

Tornando a Bersani Liberi e Uguali è affondato nella delusione.

LeU non ha avuto tempo e modo di affermarsi. Quelli che sono usciti dal Pd sono stati notevolmente colpevolizzati e demonizzati. Molti ancora pensano che i fuoriusciti sarebbero dovuti rimanere dentro al Pd e combattere dall’interno la loro battaglia, la minoranza dem è stata massacrata nell’espressione delle candidature. 

Combattere dall’interno come hanno deciso di non fare più i 14 dissidenti (più Roberto Bizzo in “differita”) del Pd locale?

Non do giudizi sulle persone. Il punto è che l’equivalenza che nel 2014 ancora c’era all’interno dell’assemblea Pd è saltata per uno stratagemma e così l’equilibrio è stato stravolto. Se all’epoca non si è riusciti a risolvere la situazione oggi se ne pagano le conseguenze.

Il nuovo soggetto politico di Bizzo “Noi per l’Alto Adige” costituisce un possibile approdo per lei?

Ora dobbiamo pensare solo a riprenderci. A essere inclusivi, come non è stato Renzi. Spero che le cose cambino anche se le maggioranze sono ancora renziane e mi auguro che si riesca a farlo in fretta, perché l’appuntamento delle elezioni provinciali è vicinissimo.

E potrebbero vederla protagonista, come candidata?

No, questo no.

Cosa farà, allora?

Fino al 22 marzo sarò alla Camera. Poi non so, ho ricevuto tante proposte ma non ho ancora deciso. 

Si concederà un po’ di riposo, magari.

Per fortuna non ne ho bisogno, è qualcosa che non rientra nelle mie aspirazioni [ride].

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Massimo Mollica Sab, 03/10/2018 - 08:55

Il ragionamento di per ha una sua visione, se non fosse che parte sempre dagli schieramenti, dai partiti. Come se gli elettori fossero delle mucche buone sono per essere munte. Mi chiedo quand'è l'ultima volta ( e non parlo solo di Gnecchi) che si è ascoltata la gente e non pèer fare propaganda politica. E poi ci si dimentica che lei come tanti altri soggetti politici sono sulla scena politica praticamente da sempre. Per carità, tutto legittimo, però io mi rafei delle considerazioni.
Ultimo appunto: si parla di destra, sinistra come se l'autonomia non esistesse, e questo è grave! LEU per esempio in provincia autonoma di Bolano non ha senso perchè qui abbiamo altre esigenze. La comunità di lingua italiana ha esigenze diverse dalla solita contrapposizione destra/sinistra, che per inciso oramai è defunta, visto anche l'affermarsi del M5S, che praticamente non è nulla.

Sab, 03/10/2018 - 08:55 Collegamento permanente
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Karl Trojer Dom, 03/11/2018 - 19:09

Nel percorso dei miei ultimi 60 anni , ne ho quasi 80, ho conosciuto tanti politici, e, la persona la più integra la considero proprio Luisa Gnecchi. Descriverla come sopra fatto, significa, non riconoscere e tanto meno apprezzare il valore di chi, per tanti anni si è impegnato (in politica) per il bene altrui. Concordo che le definizioni "destra" / "sinistra" stanno vacillando e che ci si troverebbe meglio nel definire in che modo si intende risolvere i problemi di cui oggi la gente comune soffre (inconscia del fatto, che il passato non era migliore, anzi ...). Ho la sensazione que ci troviamo in un´epoca di radicale cambiamento, da un lato l´aviditá del sempre di più, del sempre più veloce (che non puo`che distruggere il futuro delle nuove generazioni), il neoliberalismo, e dall´altro lato la solidarietà combinata con l´autoresponsabilità. Ci troviamo in un mondo in cui millioni di informazioni ci aggrediscono nei media, su facebook, twitter, ecc. senza distinguo di qualita` nè priorità..e quindi, trovare la propria strada è divento assai difficile soprattutto per i giovani . Ogni essenza consiste in "contenuto" (valori), "forma" (struttura) e "communicazione" . Occorrerebbe limitarci all´essenziale ... l´AMORE. E in proposito ci faciliteremmo la vita, se riconoscessimo, che come essere umani siamo allo stesso modo e contemporaneamente sia "individui" (liberi entro i nostri confini) che "cellule" dell´umanità, che (a mio patrere) va intesa come organismo reale e vivente. Non voler possedere, non rimanere nell´attesa di ricevere soddisfatte le nostre mete.. vivrere qui ed ora, ci renderebbe più consci e felici.

Dom, 03/11/2018 - 19:09 Collegamento permanente
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Massimo Mollica Dom, 03/11/2018 - 19:51

In risposta a di Karl Trojer

Anche se ha una visione più "radicale" rispetto alla mia riconosco alla signora Gnecchi grandissime qualità! Resta il fatto che io mi limito a commentare l'intervista. E ribadisco come non si possa unire partiti con la convinzione che gli elettori possano seguire.
In fondo come Lei ha gentilmente scritto non comprendo come non lo possano fare tutti i politici locali. Possibile che nessuno dico nessuno si sforzi di scrivere almeno 4 righe su un commento di un cittadino? Facciamo così schifo salvo però chiedere il voto?
Riguardo a che > concordo perfettamente con Lei! Diverso secondo me il discorso sull' Amore. Io lo intendo come donare e donare anche se stessi, ma c'è chi questo non lo vuole. E ho pagato a mie spese purtroppo.

Dom, 03/11/2018 - 19:51 Collegamento permanente