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Ipes, presidenza alla Lega

L’Svp cede: Francesca Tosolini, consulente finanziaria e moglie di Igor Favretto, alla guida del cda. Schweigkofler resta vice. Deeg: “Istituto più autonomo nei fondi”.
Ipes, casa
Foto: Ipes/Wobi

Dopo un’intensa discussione tra alleati di maggioranza passa l’alternanza ai vertici di Ipes-Wobi, l’istituto di edilizia pubblica altoatesina, che gestisce qualcosa come 14.000 alloggi in Alto Adige. La Lega ha ottenuto il cambio ai vertici dall’Svp che, non è mistero, avrebbe preferito la “continuità”. Il compromesso, così definito dall’assessora Waltraud Deeg che ha portato la delibera in giunta (approvata all’unanimità), è stato trovato proprio sull’alternanza: Heiner Schweigkofler, numero uno uscente, resta come vice, mentre la presidenza va a Francesca Tosolini, già nominata dal Carroccio in Alto Adige riscossioni. È la prima volta per un rappresentante del gruppo italiano. Ma non ci sono le poltrone. Il nuovo cda avrà il compito di rilanciare l’istituto rendendolo “più autonomo” nel reperimento dei fondi, anche dall’Europa, su modello degli enti austriaci, e veloce nella costruzione e progettazione dei nuovi interventi, a Bolzano e nelle valli.

 

Le nomine

 

La delibera approvata dalla giunta vede alcune modifiche di peso assieme a diverse conferme per il prossimo cda con mandato triennale. Francesca Tosolini, quarantenne, originaria di Trento e altoatesina di adozione, ha un curriculum in cui figura la laurea in economia e commercio presso l’università di Trento e successivamente la formazione come consulente finanziario. Non è parente dei Tosolini di Habitat, come hanno chiarito sia Giuliano Vettorato che lo stesso Kompatscher. Semmai può aver aiutato il fatto di essere la moglie di Igor Favretto, immobiliarista di Bolzano e amico di Filippo Maturi, deputato e dirigente della Lega altoatesina, vicino a Vettorato che l’aveva già indicata come membro dal maggio 2019 del cda di Alto Adige Riscossioni.

 

 

Continuando sulle nomine, la continuità sottolineata da Deeg emerge anche dal fatto che Schweigkofler, confermato nel cda quale vicepresidente, avrà l’incarico di occuparsi della riorganizzazione dell'Istituto. Sabine Fischer, membro semplice, è invece consulente aziendale indipendente di Brunico. Il nuovo board si completa con Renate König e Friedrich Mairhofer, entrambi confermati, e Ludwig Castlunger, direttore dell'Ufficio entrate della Provincia, new entry.

 

Risultato per il Carroccio

 

Dal punto di vista politico e delle nomine negli enti partecipati, per la Lega si tratta di un punto a favore. Non è stato semplice convincere l’Svp a “mollare” la presidenza di Ipes-Wobi che è una realtà consistente sia in termini di presenza sul territorio che di capacità di attirare e impiegare investimenti in edilizia, oltre che di dare risposte ai cittadini sul tema casa.

Dopo un confronto, non chiamiamola discussione, la delibera è stata approvata” afferma Vettorato, che aveva fatto presente la questione per il Carroccio. Su questo punto, la Lega era incalzata da Sandro Repetto del Pd, il consigliere di opposizione che aveva invitato il partito a insistere sulla richiesta di assegnare la presidenza ad un rappresentante, una donna in particolare, del gruppo linguistico italiano al vertice dell’istituto. È vero anche che l’alternanza concessa dall’Svp, come ha notato la Rai Alto Adige, può fungere da compensazione verso la Lega, in quanto rappresentante in giunta della comunità italiana, per aver rinunciato a suo tempo alla delega sull’edilizia agevolata, assegnata a Waltraud Deeg invece che, come avveniva in precedenza, a un assessore italiano. 

Francesca Tosolini è persona capace, a lei e a tutto il cda auguro buon lavoro. Al Pd rispondo così: guardiamo ai profili, non ai gruppi etnici (Giuliano Vettorato)

“A Repetto rispondo che noi valutiamo le persone e non il gruppo etnico” si scherma il vicepresidente della giunta. Ma il risultato è ottenuto. “Francesca Tosolini è figura capace, farà senz’altro bene alla guida dell’istituto assieme a tutto il cda a cui auguro buon lavoro” conclude l’assessore leghista. 

 

Deeg e la continuità voluta dall’Svp

 

La stessa Deeg non nasconde che la discussione si è protratta in giunta e che alla fine è stato trovato un compromesso. Il presidente di nomina Svp fa un passo indietro e resta vice, con deleghe significative.

Il compromesso sulla continuità è stato trovato e sono contenta per la parità nelle nomine tra donne e uomini competenti (Waltraud Deeg)

“Sono particolarmente lieta che siamo riusciti a coinvolgere un numero uguale di donne e uomini competenti e impegnati per entrambi gli organismi - nota l’assessora all’edilizia sociale -. Inoltre contiamo sulla buona collaborazione di esperienze e nuove idee a beneficio degli oltre 30.000 inquilini per l'ulteriore sviluppo dell’Ipes-Wobi”. Ora il cda, quando sarà insediato, dovrà dare attuazione al processo di modernizzazione dell’istituto in parte avviato.

 

 

Le sfide: risorse e velocità nei progetti

 

C’è la questione finanziaria, con il reperimento di fondi extra bilancio provinciale, poi la maggiore velocità di esecuzione sia per i progetti che per le nuove costruzioni. Deeg indica le sfide e assicura dopo le polemiche su una riduzione del budget segnalata da Repetto che la liquidità è garantita. “L’ente ha 30 milioni sul conto, non ci sono problemi da questo punto di vista. Tuttavia, per il futuro dovrà essere sempre più autonomo rispetto alle variazioni del bilancio provinciale. Progetti Ue come Sinfonia sono una soluzione valida, così come l’accesso ai fondi della Bei e della Cassa depositi e prestiti: in questo caso ne stiamo discutendo con Cdp”.

Infine, all’Ipes-Wobi Deeg chiede maggiore rapidità ed efficacia nelle realizzazioni. “Non conta solo avere risorse, ma spenderle nel concreto” conclude. Sui nuovi progetti edilizi l’assessora è d’accordo nel privilegiare le aree “dove c’è maggiore richiesta”, Bolzano e non solo.