Società | La trasferta

“Fare di più per il volontariato”

Questo l’appello lanciato a Bruxelles dal presidente Kompatscher nel suo intervento sulle catastrofi naturali. “L’Ue non tutela abbastanza i volontari”.
Arno Kompatscher - Bruxelles
Foto: ASP/Alexander Louvet

Mentre fra i partiti di opposizione alcuni lamentano l’assenza del governatore Arno Kompatscher all’inaugurazione odierna della seduta di ottobre del consiglio provinciale il diretto interessato a Bruxelles, dove è impegnato in una serie di appuntamenti istituzionali, “sponsorizza” l’Alto Adige. Il focus del suo intervento alla conferenza intitolata “Delivering disaster resilience at the local level”, nell'ambito della Settimana europea delle città e delle regioni, sono appunto le catastrofi naturali: “L’Alto Adige è una regione modello per la gestione di questi eventi naturali perché riesce a farsi trovare preparata”, ha riferito il presidente della Provincia di Bolzano. L’esempio citato è inevitabilmente quello della tempesta Vaja che nell’ottobre 2018 ha colpito duramente anche il Trentino-Alto Adige. In quel caso l’amministrazione locale ha avuto la possibilità di “reagire in maniera rapida ed efficace grazie alla possibilità di gestire in autonomia, dal punto di vista legislativo, una serie di strumenti non solo di intervento, ma anche di pianificazione paesaggistica e territoriale - ha detto il Landeshauptmann -, tutto ciò non sarebbe possibile senza una macchina della protezione civile in grado di funzionare perfettamente grazie ai tantissimi volontari che operano nelle varie associazioni: dai vigili del fuoco alla Croce bianca, dalla Croce rossa al soccorso alpino”.

 

 

Di qui l’appello all’Unione europea: occorre a questo settore un maggiore sostegno e un maggiore riconoscimento, a partire dal diritto del lavoro, ha sottolineato Kompatscher aggiungendo che le norme della Ue “non si occupano quasi per nulla delle attività legate al volontariato, che sono anche poco tutelate. Credo che sia giunta l’ora di dare delle basi giuridiche più solide al settore, e di farlo in maniera tale che la materia venga trattata ugualmente nei diversi stati membri. Attualmente, infatti, non vi è una linea chiara e univoca su temi molto concreti, come ad esempio la possibilità di ottenere dei riposi sul lavoro in caso di attività di volontariato prestata in orario notturno”.

Le norme della Ue non si occupano quasi per nulla delle attività legate al volontariato, che sono anche poco tutelate

Toccando infine l’argomento del cambiamento climatico Kompatscher ha detto che gli enti locali dovrebbero affiancare ai piani nazionali per il clima previsti dalla Ue, dei piani regionali. “In questo modo si potrebbero applicare a leggi, progetti e normative locali, quegli strumenti in grado di contribuire alla tutela del clima. In Provincia di Bolzano lo abbiamo già fatto nei più diversi settori: dall'agricoltura all'urbanistica, dalla tutela delle acque alla mobilità, dal turismo alle foreste, dai piani delle zone di rischio al traffico automobilistico”, ha concluso il governatore.