Ambiente | L'AREA PROTETTA

"Stelvio, modello di economia alpina"

Approvata la legge sul territorio altoatesino del Parco. Per Theiner è "un esempio di sostenibilità". I Verdi non si oppongono: "La Provincia faccia meglio dello Stato".
Parco Stelvio
Foto: Foto USP/F. Panzera

Diciannove sì, 3 no e 10 astensioni, fra cui quella dei Verdi che non si sono opposti. Il disegno di legge 150 del 2017 sul “Parco nazionale dello Stelvio”, proposto da Richard Theiner, è stato approvato dal consiglio provinciale di Bolzano.

I 19 articoli del testo intervengono a seguito dello scioglimento, nel 2016, del Consorzio tra Stato, Regione Lombardia e Province Autonome di Trento e Bolzano istituito nel 1995 per la gestione del Parco la cui istituzione risale al 1935, in pieno periodo fascista. Un atto, lo scioglimento, che a sua volta deriva dalla norma di attuazione che ricalca la richiesta fatta a Roma fatta al governo nel 2010 (curiosità, a un ministro delle Regioni di allora che era della Lega Nord) dai parlamentari Svp: quella di trasferire la competenze dal Parco alle Regioni, per meglio rispondere, secondo i promotori, alle esigenze della popolazione locale permettendo lo sviluppo delle aziende zootecniche e agricole nei confini della riserva. Il percorso ha portato al passaggio attuale, ovvero alla legge provinciale che regola la gestione amministrativa dell’area che si trova nel territorio provinciale di Bolzano, che comprende 10 Comuni, di cui 9 della val Venosta e il Comune di Ultimo. La normativa regola la gestione delle diverse zone (riserve generali, riserve generali orientate, aree di protezione ed aree di promozione economica e sociale) tramite un Piano e un Regolamento.

Theiner ha ricordato il percorso: nel 2010, con gli allora parlamentari Zeller, Brugger e Thaler-Ausserhofer venne presentata al ministro delle regioni la proposta di trasferire la competenza amministrativa del Parco alle Regioni, come avviene per il Parco degli Alti Tauri. “Il ministro di allora, della Lega – ha detto –, non sapeva che fosse possibile, ma dopo molto lavoro di coinvolgimento e molta insistenza si è arrivati alla norma di attuazione: non si tratta di briciole, ma del massimo ottenibile. Con la nuova normativa si è imboccata definitivamente la strada verso una regione modello per una vita e un’economia sostenibile nelle Alpi. Ci siamo confrontati con esperti, anche austriaci,  e la legge è stata elaborata coinvolgendo Comuni, ambientalisti, contadini, economia, cacciatori e limandola finché non ci si è trovati d’accordo”.

Molto attivo il gruppo dei Verdi nella discussione dell’articolato. Il consigliere Riccardo Dello Sbarba ha proposto numerosi emendamenti, per ciascun articolo, mentre dall’altra Theiner ne ha accettato due. Uno di questi riguarda l’articolo 7 sul Piano per il Parco nazionale. Il consigliere ha chiesto uno specifico riferimento agli interessi rivolti alla tutela dell’ambiente e del paesaggio tra quelli di cui tenere conto, di aggiungere i valori “paesaggistici” a quelli naturali e ambientali, di aggiungere l’aggettivo “sostenibili” a quello “economici” relativo agli interessi da tutelare. 

In sede di dichiarazione di voto Dello Sbarba ha sottolineato come “la norma di attuazione sia un grandissimo passo avanti, con le deleghe che offre a Province autonome e Regione Lombardia, e tuttavia non ha trasformato le tre zone in Parchi provinciali/regionale: si mantiene una configurazione unitaria, vista dal punto di vista dell’ecologia, della ricerca e della scienza. Si tratta di una legge positiva, al cui interno c’è margine d’azione: la Provincia deve utilizzarlo per dimostrare di saper fare molto meglio dello Stato, rispettando le norme europee, contando sulla collaborazione paritaria di Trentino e Lombardia”. Ha infine annunciato la sua “benevola astensione”.

Sempre durante le dichiarazioni, Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha criticato l’idea di un Parco nazionale, ribadendo che si possono gestire meglio a livello provinciale, mentre in questo caso le decisioni restano in capo allo Stato. Ha invitato quindi a fare il possibile perché il parco diventi provinciale e ha annunciato voto contrario.

Sigmar Stocker (Die Freiheitlichen) ha annunciato l’astensione, perché ci sono elementi positivi ma il suo gruppo vorrebbe un’amministrazione autonoma in modo da poter procedere più velocemente.