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A22, Kompatscher ci riprova

Il governatore altoatesino domani sarà di nuovo a Roma per la trattativa sulla concessione e incontrerà il ministro Toninelli. Cronaca di una storia infinita.
Kompatscher
Foto: Foto USP/mb

A Roma è richiesta nuovamente la mediazione diplomatica di Arno Kompatscher. Il presidente sudtirolese sarà domani nella capitale per incontrare nel primo pomeriggio i rappresentanti dei 16 soci pubblici che firmarono il protocollo di intesa nel 2016 e che fanno parte della società in house BrennerCorridor Spa. Successivamente, in tarda serata, su mandato dei soci Kompatscher porterà avanti la trattativa con il ministro dei trasporti, Danilo Toninelli

Fin qui tutto bene, sembra essere il messaggio che arriva a scadenze regolari da Palazzo Widmann: “Nelle ultime settimane abbiamo chiarito alcuni aspetti a livello tecnico e politico – ha detto oggi (9 aprile) il presidente durante la conferenza stampa di giunta – e possiamo dire con soddisfazione che tanti nodi sono stati risolti e siamo giunti a buon punto, come, ad esempio, sulla governance, la nomina del presidente del comitato di indirizzo e il calcolo degli interessi del denaro investito”. 

Il Landeshauptmann ha anche assicurato che c’è anche un accordo di massima per quanto riguarda il calcolo in tariffa degli investimenti in manutenzione ordinaria e straordinaria dell’autostrada che ammontano a 3,3 miliardi di euro, e anche per quanto riguarda gli 800 milioni di “opere funzionali” all’autostrada stessa. “Ciò che manca ancora sono i 350 milioni per il miglioramento della infrastruttura intermodale che faciliterebbe il trasferimento il traffico merci da gomma a rotaia e la costruzione del centro intermodale di Isola della Scala”, ha specificato Kompatscher. E ancora: “È corretto che questo investimento non sia calcolato con la tariffa base visto che non è direttamente collegato all’autostrada, ma per noi esiste una soluzione, e cioè, i pedaggi ambientali sui quali il governo italiano si è già detto favorevole e che sono peraltro previsti da una direttiva europea anche per il finanziamento di opere come queste”. Il presidente chiederà ai soci pubblici un mandato per trattare in questa direzione.