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Scuola italiana 2.0?

Ok della giunta alle misure proposte dall’assessore Tommasini: percorsi quadriennali, percorso internazionale e doppio diploma. Atteso ora il via libera del Ministero.
Studenti
Foto: upi

Mentre monta la protesta, per i tagli al personale, delle maestre delle scuole d’infanzia in lingua italiana che domani (10 maggio) si daranno appuntamento per un sit-in di protesta in piazza Magnago, qualche (potenziale) buona notizia arriva dalla giunta provinciale per quel che riguarda la scuola superiore. L’esecutivo ha infatti approvato il pacchetto di misure proposto dall’assessore Christian Tommasini che prevede interventi contro l’abbandono scolastico, l’attivazione di percorsi quadriennali, del percorso internazionale e del cosiddetto “doppio diploma”. In merito alla dispersione scolastica l’assessore spiega che, anche nell’ottica degli obiettivi UE 2020 nell’ambito dell’istruzione, “la scuola italiana vuole promuovere percorsi articolati nel primo biennio delle superiori, dove il fenomeno è più marcato ed evidente, favorendo la conclusione dell’obbligo formativo attraverso la creazione di una rete di scuole”.

Al centro dei percorsi ci sarà la didattica basata non più sui contenuti ma sul curriculum per competenze, ponendo lo studente al centro del percorso formativo. Fra le altre proposte quella di potenziare ulteriormente il tedesco e le lingue straniere alle superiori attraverso un percorso internazionale (sia percorso linguistico che trilingue), con un numero di ore complessive in lingua tedesco L2 e lingue straniere che ammonta nei licei da 8 a 12 per il tedesco e da 12 a 18 per le lingue straniere. Tale percorso si collega inoltre alla possibilità di avviare un doppio diploma, a seguito di accordi tra MIUR, Ministero degli Esteri e Ministero della Cultura del Land Baviera, valido in Italia e in Germania. “Il diploma conclusivo delle superiori, dopo un percorso specifico nell’ultimo triennio - chiarisce Tommasini - consentirà agli studenti italiani l’accesso agli studi universitari in Baviera senza obbligo di ulteriori accertamenti linguistici”.

In quanto al percorso quadriennale nella scuola superiore, questo “non solo abbrevia gli studi nel secondo ciclo, in base alla libera scelta di studenti e famiglie, ma consente di stare al passo con i vicini modelli scolastici, valorizzare le competenze degli studenti promuovendo l’avvicinamento al mondo del lavoro, favorire percorsi di formazione e aggiornamento di alto livello dei docenti e premiare le scuole più attive sul versante dell’innovazione metodologica e didattica”, così. Prossimo passo: la richiesta da parte della giunta delle necessarie autorizzazioni ministeriali per l’attivazione dei progetti in questione.