Ambiente | Tunnel del Brennero

Bbt, sì al monitoraggio dell’aria

Ma dentro le gallerie il lavoro resta pericoloso, dicono i sindacati. La Cisl: “Attenzione dove si usa l’esplosivo”. La Cgil: “Non basta, alcuni operai sono stati male”.
Tunnel del Brennero Bbt
Foto: Fillea Cgil

La richiesta da parte sindacale era sul tavolo dallanno scorso. Ora la controparte si è mossa. Bbt Se, la società incaricata della costruzione della galleria di base del Brennero, farà effettuare nei prossimi mesi le analisi dell’aria interna al tunnel. “Un passo per migliorare ulteriormente le condizioni di un lavoro in un’opera avanzata e strategica come il Brenner basis tunnel” afferma Martin Ausserdorfer, responsabile dell’osservatorio sul Bbt. “Siamo felici” dice Michael Raveane, della Filca Cisl, che però precisa: “Occorre guardare laddove per lo scavo si procede con il metodo tradizionale, tramite esplosivo. Lì bisogna fare attenzione a cosa diranno i rilievi”. Ancora più preoccupato Marco Nardini (Fillea Cgil): “La situazione - aggiunge - resta pericolosa, in particolare nei punti in cui la ventilazione è insufficiente e si associano polveri, calore e il gas di scarico dei mezzi: è capitato che diversi operai si siano sentiti male”. Tra i sindacati si leva quindi l’appello per un salto di qualità negli accorgimenti.

 

Il laboratorio per le analisi

 

L’avviso c’è: lo ha pubblicato Bbt Se per individuare, tramite procedura negoziata, di un laboratorio di analisi al quale affidare l’esecuzione dei campionamenti. Per determinare i valori, si legge, di amianto, silice, inquinanti chimici aerodispersi, materiale particellare, radon, nonché valutare la respirabilità dell’aria, mediante adeguata strumentazione. La tipologia di campionamento, a seconda delle necessità, potrà essere personale o ambientale.

 

 

L’importo massimo per l’affidamento è di 100.000 euro, valido per quattro anni. L’affidatario del servizio dovrà intervenire nel cantiere entro 24 ore dalla chiamata della società. Per le manifestazioni di interesse c’è tempo fino alle 12 del 10 settembre 2019.

 

L’osservatorio Bbt

 

Spiega le ragioni della decisione Ausserdorfer, sindaco di San Lorenzo di Sebato e responsabile dell’osservatorio sul mega-progetto (giunto a 106 chilometri di avanzamento sui 230 totali, e per il quale è stata da poco annunciata la tratta di accesso Fortezza-Ponte Gardena), spiega le ragioni del passaggio. “Già vengono rispettati gli obblighi di legge. È però evidente come un’opera come questa, di tale dimensione e valenza strategica, non possa esporsi a dubbi: sulla sicurezza sul lavoro non si scherza. Nel tavolo con le imprese appaltatrici e i sindacati abbiamo discusso delle proposte e questa ci sembrava una cosa utile per ulteriori miglioramenti”. 

È evidente che un’opera come questa, di tale dimensione e valenza strategica, non possa esporsi a dubbi: sulla sicurezza sul lavoro non si scherza (Martin Ausserdorfer, osservatorio Bbt)

L’obiettivo, aggiunge, è ottenere i dati per impostare gli interventi successivi, dopo che sono già stati attuati lavori per potenziare ad esempio l’areazione e la ventilazione nei due cantieri su suolo italiano (gli altri due sono in Austria), quello di Mules e l’altro più a sud, relativo al “sottoattraversamento Isarco”.

 

 

 

In allerta Cigl e Cisl

 

Siamo felici che Bbt abbia adottato questa iniziativa, soprattutto dopo che le analisi condotte dall’Inail sono finite in un nulla di fatto”, dice Raveane. Il rappresentante della Filca Cisl distingue le situazioni a seconda del metodo di scavo. “Le condizioni sono cambiate con l’entrata in funzione delle TBM, le talpe che procedono con da Mules verso nord. Verso sud invece si procede con l’esplosivo, il che richiede maggiore attenzione. È lì che attendiamo i risultati delle analisi, per poi sederci a un tavolo e discuterne”.

Siamo felici che Bbt abbia adottato questa iniziativa, soprattutto dopo che le analisi dell’Inail sono finite in un nulla di fatto. Bisogna fare attenzione al cantiere da Mules verso sud dove si usa l’esplosivo (Michael Raveane, Filca Cisl)

Anche Nardini, responsabile nazionale del cantiere per la Fillea Cgil, aspetta i risultati. “Ben vengano i rilievi, ma non capisco come mai le analisi non le faccia un ufficio pubblico, l’azienda sanitaria, l’ispettorato del lavoro o altro. In generale, il dossier Brennero è sotto attenzione da parte nostra. Abbiamo infatti registrato problemi effettivi sia per le temperature che per la presenza delle polveri”.

Ben vengano i rilievi, ma non capisco come mai non li faccia un ufficio pubblico. In generale, il dossier Brennero è sotto attenzione da parte nostra. Alcuni operai si sono sentiti male per le alte temperature e le polveri (Marco Nardini, Fillea Cgil)

 

 

Per il sindacalista, “la più grande opera ferroviaria al mondo” dovrebbe avere ben altri standard di sicurezza e comfort degli operai. “Si tratta del cantiere più grande d’Europa e del percorso ferroviario più lungo al mondo. Le garanzie per i lavoratori vanno migliorate ancora di più, in particolare per i sistemi di ventilazione. È già successo che in diversi si siano sentiti male per via della mancanza d’aria, delle polveri e delle alte temperature medie, 35-40 gradi. Una volta 35-40 persone sono state portate fuori”.