Ambiente | Clima

“Quale posizione sulla crisi climatica?”

È la domanda dei giovani Verdi per il consiglio provinciale. Domani, 10 settembre, arriva in aula la mozione sull’emergenza climatica. La Provincia propone soluzioni.
Klimastreik 15. März
Foto: salto.bz /N.Arrigoni

Sull’emergenza climatica i giovani tengono alta la guardia. Domani, 10 settembre, il consiglio provinciale discuterà la mozione dei Verdi sul tema, sostenuta con fermezza dagli Young Greens Southtyrol. Il documento “Emergenza climatica: il tempo stringe” impegna la giunta a riconoscere e dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale; a rielaborare il Piano per il clima 2050 rivedendone gli obiettivi e le misure, prevedendo un congruo finanziamento per i prossimi 2 anni per contribuire alla limitazione dell’aumento della temperatura globale a 1,5° entro il 2030 e per ridurre a 0 tonnellate di CO2 l’impronta ecologica di ogni persona entro il 2050; a dare priorità nel piano a misure per il risparmio energetico, alla diminuzione dell’uso di plastica usa e getta, alla riduzione drastica del trasporto individuale e di merci su gomma; a incentivare i Comuni ancora privi di piano climatico a dotarsene e a coinvolgere tutti i Comuni nell’implementazione di misure climatiche e ambientali di loro competenza, valutando la possibilità di assegnare un premio ai Comuni più virtuosi.

“I nubifragi devastanti, lo scioglimento dei ghiacciai e gli incendi nelle foreste pluviali ci hanno mostrato che il tempo stringe. I report dell’IPCC devono essere presi sul serio e per raggiungere gli obiettivi di Parigi dobbiamo agire immediatamente e portare le nostre emissioni a zero il più presto possibile” osserva Alex Guglielmo, attivista degli Young Greens Southtyrol. Il gruppo auspica che un’ampia maggioranza voti a favore della mozione. “La crisi climatica in fondo ci riguarda tutti. Aspettiamo fiduciosi la giornata di martedì quando in piazza Silvius Magnago, il consiglio provinciale lascerà cadere la maschera e risponderà alla domanda:Come ti posizioni dinnanzi alla crisi climatica?’”.

 

Missione sostenibilità

 

Qualche segnale arriva dalla Provincia. Riguardo il Piano Clima per esempio, Palazzo Widmann ha assicurato che sarà approfondita la possibilità di anticipare l’obiettivo previsto per il 2050 e di portarlo al 2040, dove si dovrebbe raggiungere il bilancio nullo di emissioni di CO2. Un nuovo programma per il risanamento energetico degli edifici pubblici, per l’efficientamento di Comuni e processi produttivi sono le misure più importanti elaborate e volte ad aumentare l’efficienza energetica. E a proposito di energia quello del fotovoltaico è il settore su cui l’amministrazione provinciale vuole puntare. Grande attenzione, dicono ancora dalla Provincia, viene riposta al tema del risanamento energetico ed edilizio, ambiti nei quali viene sostenuto l’incremento dell’utilizzo di prodotti legnosi con lunghi cicli di vita, come quelli utilizzati nelle costruzioni massicce in legno. L’obiettivo è quello di limitare le emissioni di gas serra dovute alla produzione di materiali equivalenti da materie prime non rinnovabili. Ma anche misure integrative a favore della tutela del clima relativo ad altri settori. In primis viene citato il trasporto pubblico e al traffico di biciclette la Provincia intende dare assoluta priorità nella progettazione urbana. Basterà tutto questo?