Società | Emergenza rifugiati

Il muro del Brennero ferma la nuova Europa solidale

Il respingimento dei profughi al confine austriaco trova spazio anche sui giornali nazionali, che parlano di "nuova cortina di ferro". L'articolo di Paolo Cagnan è su "L'Espresso".

All'estremo sud d'Italia lo choc di Lampedusa sta facendo nascere (forse) una nuova consapevolezza sullo ius migrandi. Ma questo processo non sembra commuovere (per il momento) lo stato austriaco che negli ultimi mesi ha respinto al Brennero ben 900 profughi, comprese donne incinte. Nel settimanale L'Espresso scrive il giornalista bolzanino Paolo Cagnan della situazione speciale al Brennero:

 L'Austria è diventata impermeabile, un po' come la Svizzera. E i suoi respingimenti costanti, senza alcun moto di pietà, sono la cartina di tornasole di quella Europa che non si cura dell'Italia, delle sue coste, dei “suoi” migranti. Noi, perlomeno, non espelliamo i soggetti vulnerabili: donne, bambini, vecchi, disabili. Vienna non ha alcuna clausola simile, nella sua legislazione. Ma ha in mano qualcosa di molto più importante: il trattato bilaterale con l'Italia – firmato nel 1996, ben prima della Bossi-Fini – secondo il quale il migrante-clandestino può essere “riammesso passivamente nel territorio da cui si presume essere arrivato irregolarmente”. 

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Karl Nickel Mer, 10/09/2013 - 15:10

Ich will angesichts des ernsten Themas nicht zynisch erscheinen, aber wenn man das so liest, von zurückgestoßenen Flüchtlingen, sogar schwangeren Frauen, dann klingt das, als ob es geradezu ein Verbrechen gegen die Menschlichkeit wäre, nicht aus Italien ausreisen zu dürfen..

Mer, 10/09/2013 - 15:10 Collegamento permanente