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I pesticidi e la mano della Provincia

L’allarme del Wwf: la giunta autorizza l’impiego di fitofarmaci ad alto potenziale tossico nelle aree di tutela delle acque potabili. Si va dal Captano al Glifosato.
Pesticidi
Foto: upi

Negli ultimi tempi l’elemento-acqua in Alto Adige occupa le pagine delle cronache locali e non sono notizie positive. C’è stato il caso dei metalli pesanti rintracciati nell’acqua piovana, quello del batterio della Legionella trovato nell’acqua potabile di un’ala dell’ospedale di Bolzano, l’ultimo allarme in ordine di tempo riguarda i pesticidi. La denuncia arriva dal Wwf: “La Provincia di Bolzano autorizza l’impiego di pesticidi ad alto potenziale tossico nelle aree di tutela delle acque potabili”. 

Il riferimento è alla delibera del 12 marzo 2019 nr. 142 con cui la giunta provinciale, all’unanimità, ha approvato l’aggiornamento dell’elenco dei fitofarmaci (dato che sul mercato sono disponibili numerosi prodotti nuovi) elaborato in collaborazione tra l’Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche e il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg. 

Nel testo della delibera si legge:

L’utilizzo di fitofarmaci nelle aree di tutela dell’acqua può rappresentare un pericolo per l’acqua sotterranea e superficiale destinata al consumo umano. È dunque necessario limitare l’utilizzo solamente a quei prodotti che sono compatibili con la tutela dell’acqua potabile. 

 

Black list 

Nella lista delle sostanze autorizzate, nota tuttavia l’associazione ambientalista, compaiono pesticidi come:

- il Captano, fungicida, sospettato di provocare il cancro, che provoca grave irritazione oculare ed è molto tossico per gli organismi acquatici

- Il Clorpirifos metile, insetticida ad ampio spettro d’azione che può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. È molto tossico per le api e per gli organismi acquatici.

- il Dithianon, fungicida che provoca gravi lesioni oculari, è sospettato di provocare il cancro ed è molto tossico per gli organismi acquatici.

- il Fluazinam, fungicida, sospettato di nuocere al feto, molto tossico per gli organismi acquatici.

- il Mancozeb, fungicida nocivo, pericoloso per l’ambiente, con possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati, molto tossico per gli organismi acquatici. 

- il Glifosato, diserbante, probabile cancerogeno, agisce inoltre come interferente endocrino, condizionando la sintesi di ormoni sessuali e aumentando il rischio di malformazioni, abortività e insufficienza renale. 

Evidentemente, riassume Luigi Mariotti, responsabile locale del Wwf, la Provincia considera “la salute delle persone meno importante degli interessi economici legati all’agricoltura chimica”.