Economia | La pandemia e oltre

Parole nuove

Riusciremo a scongiurare il sorgere di nuove tensioni etniche con meno disponibilità economiche nel bilancio della Provincia?
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

“Non ci sono i soldi, dobbiamo tagliare”, è l’espressione che sentiremo frequentemente per i prossimi anni. Risuonerà anche nei corridoi della nostra Provincia Autonoma dove per decenni questa espressione non la si conosceva. Abbiamo avuto un lungo periodo di crescita dell’economia e, di conseguenza, anche del bilancio provinciale dove confluisce il 90% delle tasse pagate dagli altoatesini. Ora, con un PIL ridotto del 10% almeno, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, con importanti settori economici quasi al tracollo (vedi Turismo), la musica cambia completamente. Eravamo abituati bene ed il risveglio sarà brusco col passare dal segno più al segno meno. Il futuro è già cominciato e la Provincia è orientata ad intervenire con tagli sulle borse di studio per gli universitari, sui contributi al settore del cinema e sul rinvio di opere pubbliche (funivia di San Genesio). Sono solo le prime avvisaglie, nei prossimi anni ne vedremo delle belle. La cosa non sarà ovviamente indolore per diversi soggetti della nostra società e le reazioni non mancheranno. Innanzitutto ci saranno quelle orientate giustamente a mantenere la congruità dei finanziamenti per la spesa sociale, ma analoghe reazioni sono da attendersi da parte di tante altre categorie determinate a difendere le loro dotazioni economiche. Si prospetta un rischio elevato di conflitto con la messa in pericolo della necessaria coesione sociale. Ma ancora più insidiose potrebbero essere le conseguenze dei tagli alla spesa pubblica sulle relazioni tra i gruppi etnici. “I soldi ci sono per loro, ma non per “noi”, “noi siamo svantaggiati a causa dei privilegi degli altri”, “Bolzano deve rinunciare a favore della periferia” e chi più ne ha più ne metta, il copione è già scritto e replicato più volte.
La sfida sarà quella di riuscire a mantenere e consolidare la convivenza etnica con un bilancio ridimensionato e con tagli dolorosi, ancorché necessari. La nostra Autonomia è nata 50 anni fa e cresciuta con il costante segno più economico. Da qui in avanti dovremo prendere atto del segno meno. Saremo in grado di gestire questa fase in modo tale da evitare il tutti-contro-tutti?
Alle parole nuove del non-ci-sono-i-soldi dovremo affiancarne delle altre: solo-insieme-si-supera-la-crisi.
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