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Foppa ha vinto il congresso.

Era uscita di scena gettando la spugna della dirigenza. Ora ritorna come capolista supportata dal voto della base.
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Foto: Peter Burchia

Le prime “primarie aperte” dei Verdi sudtirolesi non rappresentano soltanto la scelta della “testa di lista” per le provinciali. Nella concezione di Alexander Langer, ad ogni appuntamento elettorale il movimento interetnico ed ecologista del Sudtirolo doveva rigenerarsi, ripartendo da zero rispetto a 5 anni prima: stabilire le nuove priorità e, all'occorrenza, persino cambiare nome alla lista elettorale. Da quando ci sono i Verdi, quest'abitudine è stata interpretata dagli eredi di Langer come la necessità di non fissare in strutture “di partito” il movimento, ma di far entrare nuove persone di volta in volta ad ogni elezione (e relativa lista). Un solve et coagula continuo che però, paradossalmente, ha irrigidito i Verdi attorno ad alcuni schemi verticistici: decisioni prese da poche persone, chiusura a riccio, conflitto tra partito e gruppo consiliare. L'apoteosi di questa tendenza fu il 2008, con una lista costruita a tavolino, tra quote etniche, di genere e di partner (le BürgerListeCiviche).

La scelta di aprire alla partecipazione delle elettrici e degli elettori verdi ha dato alle primarie il valore di un congresso – senza iscritti – per far decidere alla famigerata “base”, finalmente, quale direzione i Verdi debbano assumere. Il primo vero congresso nella storia del partito sudtirolese. Il risultato è eloquente: tre donne e tre uomini, equilibrio linguistico, la conquista della “testa di lista” da parte di Brigitte Foppa, che per quattro anni ha presieduto il partito verde, e la sorpresa di due giovani, Evelyn Gruber-Fischnaller e il consigliere comunale Tobe Planer. Foppa, Fischnaller e Planer hanno “creato movimento” con profili più segnatamente tematici: ecologista, femminista, dell'universo giovanile. La conferma di Heiss e Dello Sbarba, nonché dell'assessora bolzanina Patrizia Trincanato, premia Bolzano – l'eterna Cenerentola dei Verdi – e soprattutto i consiglieri provinciali per l'ottimo lavoro istituzionale all'opposizione. Insomma: l'appartenenza ai Grüne, a prescindere dalla posizione assunta, è stata riconosciuta.

La vittoria alle primarie verdi di Brigitte Foppa segna la fine di un'epoca per il movimento alternativo sudtirolese. E la nascita, vera e propria, del partito verde.

La cosa auspicabile, perché i Verdi rilancino il proprio progetto per il Sudtirolo, è che riescano ad agganciare il partito all'impegno profuso in Landtag, superando una volta per tutte la dicotomia tra due anime – consiglieri e Partei – e lo scetticismo dei primi verso la formazione del secondo, ormai imprescindibile. Il movimento creato e traghettato all'interno del partito da personalità più giovani, in primis Brigitte Foppa, dovrà dare un impulso decisivo all'attività in Consiglio provinciale nella prossima legislatura, con idee e modalità nuove, ed “ereditare” quanto di buono fatto in Landtag nelle ultime legislature, partendo dal lavoro politico di questi anni – trasmesso e “diffuso” dai due consiglieri uscenti – per andare oltre e ampliarlo. Costruire un ponte, generazionale e di approccio, senza passaggi repentini di testimone, ma con una trasmissione di conoscenze, esperienze e metodo che hanno sempre contraddistinto in positivo i Verdi in Sudtirolo: solo così non si disperderanno energie e sarà più facile, sin dalla campagna elettorale, costruire un programma. Anche di governo.

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Oscar Ferrari Lun, 06/10/2013 - 14:08

Tobe e la Foppa sono le prime persone che voto ad ottenere un qualche risultato. Da un'occhiata veloce ai risultati si vede parecchia differenza tra il voto online e quello ai seggi, dove si va anche (o forse soprattutto) per farsi vedere...

Lun, 06/10/2013 - 14:08 Collegamento permanente