Economia | L'inchiesta

A processo gli ex vertici Sparkasse

Nel 2012 circa 11.000 risparmiatori subirono perdite per l'acquisto di azioni. Il gup ora ha rinviato a giudizio quattro dirigenti per ostacolo all’attività di vigilanza.
Sparkasse
Foto: Südtiroler Sparkasse

Se i reati di truffa, aggiotaggio e “falso in prospetto” a marzo erano stati dichiarati estinti per prescrizione, ora il giudice per l’udienza preliminare Emilio Schönsberg ha invece rinviato a giudizio gli ex vertici di Cassa Risparmio per ostacolo all’attività di vigilanza di Consob e Bankitalia. Il reato prevede pene da 1 a 4 anni, che possono arrivare ad 8, con le aggravanti. Andranno a processo l’ex presidente del consiglio di amministrazione Norbert Plattner, l’ex direttore generale Peter Schedl, il responsabile Direzione Crediti e Treasury Richard Seebacher e il responsabile Direzione Finance & Controlling Sergio Lovecchio.

L’inchiesta prende le mosse da una segnalazione del Centro tutela consumatori (Ctcu) a Bankitalia in relazione all’aumento di capitale deciso dai vertici dell’istituto di credito nel 2012 per fare fronte alle ingenti perdite dovute alla crisi finanziaria. A circa 11.000 risparmiatori furono vendute migliaia di azioni per un valore di 100 milioni ad un prezzo – secondo le stime degli inquirenti – quasi doppio rispetto al reale valore. Secondo l’ipotesi accusatoria i vertici della banca non avrebbero poi collaborato con le autorità di vigilanza in particolare per quanto riguarda il reale valore dei crediti deteriorati.

Il Gup Schönsberg, informa il Comitato azionisti, alla scorsa udienza del 9 giugno 2021, aveva rigettato l’eccezione di carenza di  legittimazione per la costituzione di parte civile di un gruppo di risparmiatori - difesi dagli avvocati Massimo Cerniglia, Mario Scialla (Segretario del COA di Roma), Alessandro Caponi e Sebastian  Ochsenreiter - e aveva rigettato anche l’eccezione di incompetenza territoriale. La prima udienza si terrà ad ottobre anche per scongiurare che si possa prescrivere pure il reato di ostacolo alla vigilanza. Nonostante l’estinzione dei reati per prescrizione, gli 11.000 risparmiatori possono comunque proporre le cause civili per il risarcimento dei danni derivanti dalla partecipazione al collocamento delle azioni del 2012.