Cultura | Salto Afternoon

Dove eravamo rimasti

Paolo Rossi sarà protagonista di un spettacolo in cui ci racconta il suo teatro e la contemporaneità nello stile che da sempre lo contraddistingue.
rossi
Foto: Gioia Casale

Dove eravamo rimasti ripercorre il meglio del repertorio di Paolo Rossi, arricchito da aneddoti che riguardano la sua vita e il suo mestiere, coinvolgendo il pubblico attivamente in un excursus che si nutre di cabaret, Molière, Cecchelin, Jannacci, Fo, Gaber e Shakespeare.

Rossi torna nelle stagioni dello Stabile dopo il successo di “Molière: la recita di Versailles” che l’ha visto protagonista. Dopo l’esplosivo debutto bolzanino, lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile Bolzano ha conosciuto un tour di tre anni, toccando tra gli altri, i principali teatri d’Italia, come il Piccolo Teatro di Milano – Teatro D’Europa, i Teatri Nazionali di Genova, e dell’Emilia Romagna, i Teatri Stabili del Veneto, delle Marche e di Trieste e le piazze di Roma, Napoli, Torino, Verona e molte altre, per una totale di 120 repliche.

 

In uno spettacolo di Rossi non può mancare l’accompagnamento musicale, affidato al Maestro Emanuele Dell’Aquila che da vent’anni lo affianca nelle scorribande e irruzioni teatrali e televisive di ogni genere. La musica ha da tempo un ruolo molto importante nei recital di Rossi. E i motivi sono molteplici «Il primo è l'importanza del fatto musicale dal vivo in teatro: è un elemento spettacolare, che aiuta a mantenere la tensione e il ritmo in scena. Secondo, la musica aiuta ad evocare o a creare, per via immaginativa, altre realtà aldilà del palco. Inoltre la contaminazione tra la musica e il monologo obbliga a riformulare il linguaggio comico, sia come ritmo, come tempi. Anche perché un certo uso della musica si avvicina molto il teatro alla cultura dei tempi nostri. Oltretutto ho sempre pensato che il teatro fosse l'incrocio di tanti generi, di tanti stili e tecniche: per me la contaminazione tra teatro e musica è stato del tutto naturale».

Rossi spazia da trent’anni dai club ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dalla televisione al tendone da circo. Il suo teatro è caratterizzato dall’immergersi appieno nelle tematiche dell’attualità e dalla rappresentazione dei classici antichi e moderni, passando per l’amatissima commedia dell’Arte. Un mix irresistibile che negli anni si è affinato fino a diventare uno stile unico, che diverte e travolge, fa pensare e sbellicarsi dalle risate.