Economia | Legge di bilancio

“Niente più spada di Damocle”

Ambulanti esclusi definitivamente dalla direttiva Bolkenstein dell’Ue. Soddisfatto il presidente Jobstreibizer, che però chiede “nuove norme” a Provincia e Comuni.
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Foto: Suedtirolfoto

Il mondo del commercio ambulante rappresentato in seno all’Unione-Hds plaude alla novità legislativa proveniente da Roma. La legge di bilancio recentemente approvata dal governo, sottolinea l’associazione, ha definitivamente escluso le aziende del commercio ambulante dalla cosiddetta direttiva Bolkestein, la legge europea del 2006 che, in nome della concorrenza e del libero scambio tra i Paesi UE, prevedeva – tra le altre cose – di rimettere a bando le concessioni del commercio ambulante. 

Siamo soddisfatti, si allontana per tutta la categoria una spada di Damocle sempre presente nonostante le numerose proroghe succedutesi in questi ultimi dieci anni (Andreas Jobstreibizer, ambulanti Unione-Hds)

Rientra quindi la protesta della categoria, che recentemente era stata interessata da unulteriore questione normativa. “Per tutti gli esercenti – afferma Andreas Jobstreibizer, presidente della sigla – si tratta di allontanare una spada di Damocle sempre presente nonostante le numerose proroghe succedutesi in questi ultimi dieci anni”.

Niente più rischi di perdere il posto su cui lavori da una vita. E oltre alle aziende del commercio si rafforzano anche i circuiti economici locali

 

 

L’esclusione dei commercianti ambulanti dagli effetti della norma europea, prosegue l’associazione, “evita agli imprenditori del settore il pericolo di vedersi esclusi dall’assegnazione della concessione per un banale errore di forma”. “Niente più bandi, niente più selezioni, niente più rilascio di concessioni limitate, niente più rischi di perdere il posto su cui lavori da una vita - aggiunge Jobstreibizer -. Dopo tre anni di manifestazioni, iniziative, dibattiti, incontri e riunioni, finalmente possiamo dire di avere raggiunto il nostro obiettivo, a tutto vantaggio dei nostri associati e dei circuiti economici locali dei quali garantiscono la sopravvivenza”.

Ora spetterà agli enti locali, Provincia e Comuni dellAlto Adige, riassegnare i posti vacanti e mettere mano al settore

Ora la palla passa alla Provincia di Bolzano e ai Comuni dell’Alto Adige che, di fatto, in questi anni sono rimasti in attesa di capire il quadro normativo vigente. “Spetterà infatti agli enti locali - rimarca l’Unione-Hsd - mettere mano al settore, riassegnare i posti vacanti e modificare i regolamenti del commercio su aree pubbliche per adeguare la situazione giuridica ai recenti avvenimenti”.