Politica | Il commento

Centro di padanità permanente?

Sulla scia della visita di Salvini a Bolzano la Lega raccoglie il 10,67% dei consensi nel capoluogo altoatesino. Vettori: “gli elettori ci hanno premiato”.

Il “partito della rabbia”, come è stato spesso definito, esce dalle urne con un risultato ragguardevole a Bolzano e non solo. Il primo ad esultare è il leader nazionale del Carroccio Matteo Salvini che dalla piattaforma Facebook commenta:

E, inutile negarlo, è stato proprio l’intervento del “felpavestito” Salvini, martedì scorso in Piazza Matteotti, ad accendere gli animi e calamitare, da pifferaio magico, un bottino di voti. Del resto è stato il voto al simbolo, più che le preferenze, a catalizzare il maggior numero di consensi. “Il capo del partito ha dato il suo prezioso contributo ma il merito è anche del duro lavoro portato avanti in questo anno e mezzo dalla Lega locale e del ricambio generazionale nel gruppo”, sostiene Carlo Vettori che aggiunge: “è un ottimo risultato, considerato anche il fatto che in consiglio comunale eravamo spartiti”. La compagine del centrodestra nazionale, secondo Vettori, e a Bolzano è cambiata, con la Lega che non ha però subito le stesse invalidanti tensioni interne.

Le alleanze restano il perno attorno al quale si costruiranno le prossime mosse nello scacchiere politico bolzanino. Alleanze su cui Vettori per ora mantiene il riserbo aspettando di farsi "corteggiare". “Ci hanno sempre attaccato, vedi anche la legge sull’autodeterminazione, ora siamo la terza forza politica a Bolzano e mi aspetto che la nostra vittoria venga riconosciuta, ma non escludo alleanze a priori con gli attori del centrodestra”. Il risultato elettorale di Luigi Spagnolli passa anche sotto lo scanner delle critiche della Lega: “Il Pd paga lo scotto della sua politica nazionale e delle diatribe interne che, anche a Bolzano, hanno segnato inevitabilmente il partito”, conclude Vettori.