Società | Adunata

“Un atto vile”

Dopo gli episodi di boicottaggio della rete ferroviaria del Brennero e della Valsugana e della stazione di Caldonazzo la condanna trasversale. “Si ferisce la democrazia”.
Alpini
Foto: upi

Due atti di sabotaggio nelle prime ore di questa mattina in segno di protesta contro il raduno degli alpini a Trento. Uno sulla linea ferroviaria del Brennero, all’altezza di Lavis, e uno su quella della Valsugana, nella galleria Albi di Civezzano. Nel primo caso è stato compromesso, probabilmente con liquido infiammabile, il pozzetto che ospita le apparecchiature di monitoraggio della distanza tra i convogli, nel secondo ignoti hanno manomesso i sensori paramassi. Le forze dell’ordine hanno già avviato le indagini per accertare la dinamica dei fatti. Nel corso della mattinata è toccato poi alla stazione di Caldonazzo, dove un principio di incendio ha compromesso il cavo della centralina che gestisce la distanza dei treni per evitare collisioni. Sulla linea del Brennero è stato ripristinato il traffico ferroviario con tre ore di anticipo, mentre sulla ferrovia Valsugana si registra qualche ritardo (10 minuti).

 

Le condanne

 

“Non ci fermano e l’Adunata è e sarà una festa. Ottimo il funzionamento delle previste procedure di emergenza e grazie a tutti quelli che stanno lavorando per limitare i disagi agli utenti”, ha detto il presidente del Trentino Ugo Rossi. Oltre alle condanne di una parte della politica nazionale e degli stessi alpini, a far sentire la sua voce è il presidente del consiglio provinciale di Bolzano Roberto Bizzo che definisce l'episodio “un’azione vile e meschina di chi agisce nell’ombra per oltraggiare l’operato di un corpo da sempre in prima fila quando c’è bisogno di aiutare la popolazione. Esprimo ferma condanna nei confronti di queste azioni di stampo terroristico e delle altre dimostrazioni intimidatorie verificatesi nella sede dell’evento: esse feriscono i principi di democrazia e pacifica convivenza, di cui gli Alpini sono portatori”.

Parla di atto vile “soprattutto quando colpisce non i presunti responsabili ma i normali cittadini, in questo caso pendolari e viaggiatori”, anche la sezione trentina di Liberi e Uguali. E ancora: “Nell’attuale sistema delle democrazie è improponibile pensare ad uno stato senza un corpo militare. Questo significa la necessità di avviare in modo deciso, a livello mondiale, una politica di pace, dentro la quale gli attentati non trovano casa; gli alpini, nel corso degli anni, hanno assunto una fisionomia sempre meno militare, e sempre più di servizio alla cittadinanza, e di questo si deve loro rendere merito; l’adunata ha dato alla nostra città l’aspetto vivace, sociale e sicuro che l’amministrazione dovrebbe garantire sempre, non solo in questa occasione”.

Solidarietà all’A.N.A. arriva anche dall’ANPI Alto Adige Südtirol e dall’ANPI del Trentino: “Contro vili nemici della democrazia e della convivenza civile, che ripropongono oggi la violenza e i loro folli obiettivi, occorre riaffermare con fermezza i valori democratici della nostra Costituzione. Il raduno degli Alpini, a partire da quello recente di Bolzano, si è sempre caratterizzato come un momento di festa, di condivisione di valori positivi di convivenza e solidarietà e anche di libero confronto tra opinioni differenti. Lo sarà anche quello di Trento. Non passeranno”.