Cronaca | Covid-19

“Sto bene ma bisogna stare attentissimi”

L’assessore alla salute Thomas Widmann positivo al Covid-19 dopo una vacanza in famiglia a Venezia. Ora ha sintomi lievi: “Non pensavo, nessuno abbassi la guardia”.
Thomas Widmann
Foto: ASP/FB

Dopo il ritorno da una vacanza con i parenti a Venezia l’assessore alla salute della Provincia di Bolzano Thomas Widmann è risultato positivo al coronavirus, in base al verdetto del tampone naso-faringeo. Ora si trova in quarantena nella sua abitazione a San Genesio e sta bene, come racconta lui stesso a salto.bz in una pausa della clausura della giunta seguita in teleconferenza. “Ho sintomi lievi, un fastidio alla gola, ma sto bene. Davvero non pensavo di essermi infettato, sto sempre attentissimo anche nei contatti con i familiari e i parenti. Per questo dico a tutta la popolazione di fare moltissima attenzione. Il virus c’è e resta pericoloso”.

Widmann, precisa la Provincia in una nota, è in isolamento domiciliare e presenta buone condizioni di salute. La persona che ha dato origine alla catena di contagio non ha contratto il virus in Alto Adige, chiarisce l’amministrazione. Qualora non si dovessero presentare ulteriori sintomi, per l’assessore è previsto un nuovo tampone dopo 11 giorni. In caso di risultato negativo questo verrà ripetuto due giorni dopo. Nel frattempo resterà in quarantena potendo lavorare a distanza.

Sto bene, ho solo un fastidio alla gola, e sono a casa mia a San Genesio. Sono stupito, in genere sono sempre attentissimo ai contatti personali (Thomas Widmann)

Gli accertamenti effettuati finora hanno permesso di ricondurre la fonte di contagio dall’estero, da dove proviene uno dei parenti presenti al ritrovo. Il congiunto infatti, che era stato ricoverato in patria per problemi alle vie respiratorie, ma senza far registrare positività al Covid, avrebbe conosciuto un peggioramento delle proprie condizioni di salute durante la visita, richiedendo le cure sanitarie. Successivamente un nuovo test avrebbe dato esito positivo. Le successive verifiche sulle altre persone presenti nel ritrovo nella città lagunare ha visto al momento emergere la positività per diversi membri della famiglia stretta dell’assessore. “Mi sono stupito - afferma Widmann - perché sono sempre cautissimo nei contatti, addirittura con i miei figli, e rimango sempre a distanza come ho fatto anche durante questa vacanza”.

Quanto accaduto dimostra che non dobbiamo mai abbassare la guardia rispetto al virus che c’è ed è pericoloso, più di quanto pensiamo

Mi sembra stranissimo - continua -, ma questo testimonia ancora una volta il fatto che non dobbiamo mai allentare la cautela rispetto al virus che c’è ed è pericoloso”. Widmann precisa l’importanza delle misure di contenimento dell’epidemia applicate in Alto Adige: “I tamponi ai lavoratori del turismo sono fondamentali, perché si è visto che molti contagi di ritorno, il 95% per il nostro territorio, vengono dall’esterno, soprattutto dai lavoratori provenienti ad dai Paesi dell’Est Europa in cui ci sono focolai. Individuare coloro che sono positivi e tracciare la loro scia di contatti è cruciale per fermare il virus. È stata una decisione lungimirante”.

L’assessore in isolamento domiciliare rinnova l’avvertimento alla popolazione: “Bisogna stare attenti - conclude - perché il virus è presente ed è vicino a noi più di quanto si pensi. Qui la situazione è sotto controllo ma appunto non dobbiamo abbassare la guardia”.

Quattro i nuovi casi positivi in Alto Adige evidenziati nelle ultime 24 ore su 709 tamponi analizzati.

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Georg Markart Sab, 07/11/2020 - 14:40

Adesso Sig.Widmann dovrebbe comunicare,che nel suo caso il sistema Immuni ha funzionato.
Schauen ob Herr Widmann mitteilt,daß in seinem Fall das Immuni System funktioniert hat.Dies wäre der beste Beweis, daß diese App unbedingt notwendig ist.

Sab, 07/11/2020 - 14:40 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Dom, 07/12/2020 - 07:23

In risposta a di Georg Markart

Das System Immuni setzt voraus, dass auch die infizierte Person das System heruntergeladen und aktiviert hat, sich seiner Infektion bewusst ist und die Daten seiner Infektion ins System eingegeben wurden und zwar von einem Arzt oder befugten Sanitäter. Hätte er gewusst, dass er infiziert ist, hätte er aber nicht dort sein dürfen. Also kann man davon ausgehen, dass er es nicht wusste und Immuni deshalb auch nicht funktioniert hätte.

Dom, 07/12/2020 - 07:23 Collegamento permanente
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Elisabeth Garber Sab, 07/11/2020 - 17:26

Hoffentlich schreibt die Dolomiten ganzseitig über die Infektion von LR Widmann - dann hätten wir mindestens einige Covid-Ignoranten weniger (wohl nur ein frommer Wunsch...). Ansonsten schließe ich mich G. Markart an. Die Erfahrungen zur App von LR Widmann (dem ich baldige Genesung wünsche) wären hochinteressant!

Sab, 07/11/2020 - 17:26 Collegamento permanente
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Thomas Unterwinkler Sab, 07/11/2020 - 22:03

Wenn man sich ein bisschen ausführlicher mit dem Virus beschäftigt, ist eine Infektion wie jene von Herrn LR Widmann nicht überraschend - Stichwort Aerosole. Im Falle einer Übertragung durch Aerosole schützt leider auch das Abstandhalten nicht.
„ Aerosole sind feinste Schwebestoffe und Tröpfchen in der Luft, die kleiner als fünf Mikrometer sind. Beim Ausatmen, Sprechen, Lachen oder Singen verbreitet sich dieser feine Nebel im Raum. Die größeren Tropfen fallen schnell zu Boden, aber die feinsten Partikel können - vor allem in geschlossenen Räumen - noch stundenlang in der Luft schweben.
Hält sich ein Infizierter in solch einem geschlossenen Raum auf, kann er in kürzester Zeit viele Andere anstecken - ohne dass er jemals direkten Kontakt zu ihnen hatte.“
Quelle: https://bit.ly/2Cvj06j

Sab, 07/11/2020 - 22:03 Collegamento permanente