Società | La protesta

Sanità, un giorno di stop

Domani, 12 dicembre, sciopero nazionale dei medici, sospesi 40mila interventi e migliaia di visite specialistiche. Possibili disagi anche negli ospedali altoatesini.
Sciopero
Foto: upi

La sanità chiude per un giorno per non chiudere per sempre”, così il sindacato ANAAO annuncia lo sciopero di 24 ore in programma per domani, 12 dicembre, dei medici e veterinari del Servizio sanitario nazionale. Possibili disagi sono quindi previsti anche negli ospedali altoatesini. L’astensione dal lavoro di medici e dirigenti causerà la sospensione di 40.000 interventi chirurgici, di centinaia di migliaia di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche, il blocco di tutta l’attività veterinaria connessa al controllo degli alimenti, fa sapere l’ANAAO.

“Domani - afferma il sindacato dei medici in una nota - è chiamato allo sciopero chi vive da anni una condizione lavorativa caratterizzata da mancato rispetto delle pause e dei riposi, milioni di ore di lavoro non retribuite e non recuperabili, ferie non godute, turni notturni ad una età alla quale tutte le categorie, pubbliche e private, sono esonerate, reperibilità oltre il dettato contrattuale su più ospedali contemporaneamente, aumento dei carichi di lavoro festivi e notturni, progressioni di carriere rarefatte, livelli retributivi inchiodati al 2010 con perdite calcolate fino ai 50.000 euro per i giovani ed i livelli apicali. Una stangata senza eguali”. 

Cresce il divario tra chi può curarsi pagando e chi no, sottolinea l’ANAAO, “ormai si declina il diritto alla salute in base alla residenza e la distanza tra Bolzano e Napoli si può esprimere in 700 km o in 4 anni di aspettativa di vita. È la situazione - afferma il sindacato in una nota - che la legge di bilancio 2018 nemmeno prende in considerazione”.

Nel frattempo “un’intera generazione di giovani è relegata dopo 11-12 anni di formazione in contratti di lavoro precari ed atipici. Nonostante ciò dopo 8 anni di blocco non si sente ancora il segnale di inizio per la discussione del Contratto di lavoro”. Domani, conclude l'Anaao, “è l'occasione per i medici e dirigenti sanitari per una civile protesta, per chiedere al Governo una inversione di rotta che riporti la sanità pubblica nella agenda della politica nazionale, per la salute dei cittadini, con la legge di bilancio e con il Contratto”. 

Solidarietà viene espressa dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, “sono assolutamente a fianco dei medici italiani”, ha detto e poi ha aggiunto: “Ci sono due problemi: uno è quello dello sblocco del turnover che credo abbiamo seriamente contribuito a risolvere. Con i piani ospedalieri presentati dalle Regioni abbiamo dato il via a migliaia di assunzioni nuove. Ovviamente le Regioni ora devono fare i concorsi, devono farli in tempi brevi perché altrimenti questo lavoro rischia di appesantire e di rallentare. Poi c'è tutto il tema del rinnovo del contratto che non è un tema che gestisce il ministero della Salute ma io spero che riusciremo comunque a dare una mano per sostenere la buona causa dei medici ospedalieri in primis”.