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“Il bonus bici non serviva”

M5s e Pd criticano il dietrofront, ma per Arthur Röggl del negozio Sanvit è la scelta giusta: “I soldi vanno spesi per la crisi da Covid. E noi vendiamo bene lo stesso”.
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Foto: Pixabay

L’annuncio del bonus per le bici elettriche fatto dall’assessore Daniel Alfreider e il successivo dietrofront su tutta la linea non sono piaciuti alle opposizioni consiliari. Per Diego Nicolini (M5s) la giunta “si è rimangiata la promessa” lasciando delusi molti cittadini. Alessandro Huber (Pd) definisce la scelta “francamente assurda”, un errore a suo avviso della politica “che ha dimostrato di non essere al passo coi tempi e con le esigenze di una popolazione che avrebbe gradito un impegno in tal senso”. 

Ma la convinzione maturata all’interno dell’esecutivo - ovvero di rivolgere le risorse dove più urgente, verso gli interventi per la crisi economica da Covid, avendo rilevato anche una difficoltà del mercato a far fronte alle richieste di bici elettriche - trova dei sostenitori inaspettati fra i negozianti di settore. Arthur Röggl, socio amministrativo del Sanvit di Appiano, uno dei maggiori punti vendita di bici muscolari e a pedalata assistita in regione, approva. “Le vendite per noi già funzionano bene” nota il commerciante. “Giusto quindi dedicare le risorse dove c’è maggiore bisogno, considerando l’attuale collo di bottiglia del mercato”.

 

Il successo di Trento e l’amaro in bocca in Alto Adige

 

Sarà, ma a molti la rinuncia ai bonus, comunicata da Alfreider dopo aver preso atto “della mancanza del sostegno necessario” in consiglio provinciale, ha lasciato l’amaro in bocca. Non è andato in porto il tentativo dell’assessore di elaborare un incentivo cumulabile con quello statale ed a tutti i residenti altoatesini, senza distinzioni tra città e valli. Senza contare l’esito opposto nella vicina provincia di Trento: il bonus da 600 euro, valido nei 5 maggiori Comuni e per l’acquisto di ebike urbane, è andato esaurito in pochi giorni, registrando 2.153 domande per un valore totale di 1 milione e 178.335 euro. “A Trento - precisa Röggl - i politici hanno agito con intelligenza. Hanno fatto una cosa giustificata, valida solo per i centri grossi e per certi modelli. Una giusta misura che è servita ad aiutare i pendolari”.

 

 

SanVit di Appiano, vendite ok 

 

Il responsabile del Sanvit, in cui lavorano una ventina di dipendenti in stagione e di venerdì e sabato è preso d’assalto dai clienti anche dal Trentino, non si lamenta. “Le vendite per fortuna funzionano in ogni caso molto bene, dopo otto settimane di chiusura siamo ripartiti molto bene. Ora forse un po’ di delusioni ci sono, in diversi aspettavano l’incentivo per comprare oppure speravano che fosse addirittura retroattivo, come dall’ufficio di Alfreider ci avevano ventilato. All’assessore comunque l’avevo scritto: se annunciate una cosa dovete essere sicuri, perché poi i negozi si trovano con i clienti che pensano di averne diritto e magari posticipano la vendita”.

Andata com’è andata, per il negoziante non ci sono problemi. “Consideravo il bonus un vantaggio indebito, le bici muscolari o assistite si vendono lo stesso, prima o dopo, e bisogna considerare le difficoltà di approvvigionamento. Anche noi abbiamo bellissimi modelli in esposizione ma si nota qualche posto vuoto in negozio. Perché tanti componenti arrivano dalla Cina, dall’Asia, e anche le ottime ditte a cui si rivolgiamo, ad esempio la Cube, faticano a stare al passo con le richieste”.

 

Tremila altoatesini in bici tutti i giorni

 

Intanto da Sta-Strutture trasporto Alto Adige arrivano i primi esiti del sondaggio online sulla mobilità sostenibile a cui hanno risposto finora 11.000 persone. “Il 55% dei partecipanti che devono percorrere un tragitto inferiore ai 10 chilometri per raggiungere il lavoro è favorevole all’uso della bicicletta”, riporta Harald Reiterer, coordinatore di Green mobility presso Sta. Inoltre, oltre la metà degli interpellati sono propensi a utilizzare la bicicletta più volte al mese per andare al lavoro, mentre un quarto di loro la userebbe anche tutti i giorni. Anche per questo, conclude Sta, le ebike messe a disposizione da Papin sport nell’iniziativa “Relaxed to work. Test an eBike!” (10 euro a settimana e una cauzione di 100 euro) restano disponibili fino al 18 luglio.