Ambiente | Bolzano

“Non abbattete quei platani”

Parco Stazione, Verdi e M5s contro il taglio imminente di tre dei quattro grandi alberi per il Waltherpark. “Signa rinunci a pochi posti auto”. Fortini contro i “grigi”.
platani stazione Bolzano Waltherpark
Foto: facebook/M.T.Fortini

Un ultimo appello per cercare di salvare i grandi alberi del parco della stazione di Bolzano, condannati dall’avanzare del progetto del Waltherpark. I Verdi del capoluogo assieme ai 5 stelle denunciano sui social l’imminente taglio di tre dei quattro platani posti su via Garibaldi. Il partito ecologista chiede alla Signa la “grazia” per questi monumenti verdi, parte del parco storico del 1856: una “piccola rinuncia” in termini di cubature e dunque ricavo economico per “evitare un ulteriore grave danno ambientale alla città”. Intanto i grillini, all’opposizione, non risparmiano una critica proprio ai Verdi, che esprimono l’assessora all’ambiente in carica, definendoli “grigi”: “Ora - accusa la consigliera comunale Maria Teresa Fortini - si strapperanno le vesti, ma non si dimetteranno”.

 

Taglio in settimana

 

I Verdi di Bolzano hanno appreso, si legge nel post, che tre dei quattro platani del Parco storico cittadino del 1856 che con forza chiedevano di salvare dovrebbero essere abbattuti la settimana prossima. “Dovrebbero essere abbattuti - prosegue il partito sostenendo la propria esponente - nonostante gli sforzi dell’assessora Marialaura Lorenzini, di tanti ambientalisti e cittadini che si battono da anni per la tutela di quel parco nonostante la consultazione popolare cittadina sotto il commissario Penta ne abbia decretato la morte. Purtroppo la Signa Holding ha deciso di continuare a non dare nessuno spazio alla tutela del verde”.

 

 

La richiesta ai costruttori è “salvare tutti i quattro platani tutelati (non solo uno) riducendo di una piccola cubatura (o recuperandola in altra zona) l’enorme costruzione pianificata”. “La rinuncia di una piccola cubatura nel primo e secondo interrato (rispettivamente parte di magazzini e di pochi parcheggi auto, stimiamo meno di venti posti) a fronte del grande guadagno ormai ottenuto da Signa, considerato anche di stalli ne saranno costruiti 1.000 (anziché i 250 previsti originariamente) raggiungendo quota 1.900 parcheggi nel cuore del nostro centro città”.

 

Il flashmob

 

Per dare forza al messaggio è stato organizzato anche il flashmob indetto per lunedì mattina alle 7.30. L’invito che circola in alcune chat è di trovarsi assieme “sotto ai platani che verranno abbattuti, con cartelli e striscioni”, in una iniziativa “spontanea e a titolo personale”.

 

M5s critica anche i Verdi

 

Incalza Signa, ma anche la stessa amministrazione in carica Maria Teresa Fortini, appoggiata sempre sui social dal collega in consiglio provinciale Diego Nicolini. “Questa è la triste storia di una amministrazione vigliacca: quella di Bolzano” attacca l’esponente grillina che ricorda il contenuto, disatteso, del documento consiliare “approvato il 19 dicembre 2019 alle 23.39 con 22 sì, 7 no e 9 astenuti”. “Vinsero i sì - incalza la consigliera - e i no furono quelli del sindaco, di tutta l’Svp e e del Pd ( espressi con timide astensioni)”.

 

 

Nel dispositivo, prosegue, si impegnava l’amministrazione comunale a “prendere contatto con Signa affinchè rivedesse il proposito di abbattere i 4 platani della via Stazione che insieme al platano monumentale costituiscono un insieme di imponente bellezza naturale”.

L’appuntamento chiesto dai 5 stelle con Heinz Peter Hager, responsabile della Waltherpark spa, non sarebbe mai stato concesso. “Con scuse e silenzi, non fummo mai ricevuti - aggiunge Fortini -. Ora la notizia è chiara, i segni di morte sui platani pure: 4 strisce rosse, si abbattono!”.

Segue l’attacco al sindaco, all’Svp e persino ai Verdi, ribattezzati “grigi”. “Ora i ‘i grigi’ si strapperanno le vesti, piangeranno lacrime di coccodrillo, strilleranno e lanceranno anatemi ‘for future’. Ma non daranno le dimissioni, continueranno a sostenere un sindaco in pugno agli speculatori d’oltreconfine che pur di rimanere in sella al ronzino si è piegato ai niet dell’Svp. Chi taglia gli alberi, questi alberi, non fa il bene della nostra città”.