Cultura | Salto Afternoon

Sul bordo dell'abisso

L'edizione speciale "Transart" celebra il ventennale del festival. Dal 10 al 26 settembre 2020 sarà più territoriale e internazionale che mai.
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Foto: Transart

Fra le esperienze che il festival più corrosivo e trasversale dell’estate porterà in Alto Adige ci saranno la performance-concerto del compositore Georg Friedrich Haas e della sua musa, Mollena Williams-Haas, un viaggio con un furgone-palcoscenico e un gruppo di artisti esplosivi, la rilettura del Decamerone di Boccaccio da parte di otto scrittori nei cortili delle case private di Bolzano, il ritorno dell’artista Roman Signer e dei suoi pirotecnici progetti site specific, una  passeggiata fra l'azzurro del cielo, le nuvole e la brezza con l’artista Alex Cecchetti e una costellazione di artisti impegnati in un’ostinata ricerca nell’ambito dell’innovazione, della musica e dell’arte digitale da Oslo, Mosca, Montreal e Berlino che abiterà il palcoscenico errante del festival per quasi un mese.


Come dovrebbe aprire un festival per la ventesima volta, e ancora di più, ai tempi di una pandemia globale? Come sempre, o in dimensioni ridotte? Per testare lo stato di salute della cultura contemporanea TRANSART20 si apre ed esplode in tre parti in tre diversi luoghi del Park Edison, spazio industriale di acciaio e vetro ai margini della città di Bolzano (10.09). Il Klangforum Wien a dieci anni di distanza dalla prima assoluta ripropone IN VAIN di Georg Friedrich Haas in una versione spazializzata. La disturbante solo-performance Tank della coreografa Doris Uhlich intrappola il corpo di una donna in una teca di fumo, esplorando le promesse tecnologiche della felicità, il futuro del corpo, la sua austerità, ma anche la sua risolutezza. Il compositore e tastierista Dorian Concept solca i confini fra elettronica, jazz, funk, hip-hop e ambient. Spetterà al pubblico decidere se attraversare tutti i tempi e gli spazi di questa intensa giornata di apertura o se seguirne alcuni frammenti, componendo il proprio personale opening.

Grazie a un nuovo accordo di collaborazione con NOI Techpark da quest’anno sarà possibile sperimentare in più direzioni gli intrecci fra arte e innovazione: Montreal e Bolzano saranno così uniti dal filo incandescente della musica elettronica e delle arti digitali, in collaborazione con il prestigioso festival MUTEK. Negli spazi supertecnologici del NOI prenderanno vita ambienti multimediali immersivi e visionarie installazioni digitali fra cui fra cui Erratic Wheather, dell’artista francese Maotik, un progetto sulla visualizzazione della bellezza e il tumulto di fenomeni naturali come i tifoni, gli uragani e i cicloni tropicali (12.09). Il secondo progetto spalanca le porte al domani e accoglie il primo congresso futurologico sull’intelligenza artificiale (21-26.09). Sviluppato in collaborazione con il Center for Advanced Studies, Eurac Research Bolzano, per sei giorni metterà in relazione filosofi, futurologi, artisti performativi, scienziati dei media, informatici, musicisti e autori che analizzeranno le incredibili possibilità della digitalizzazione e l’impatto che robotica, intelligenza artificiale e algoritmi hanno sulla vita dell’uomo.


Quando la peste imperversò in Europa nel XIV secolo, lo scrittore italiano Giovanni Boccaccio scrisse una delle opere più famose della letteratura mondiale, il Decamerone: dieci giovani fuggono dalla peste nelle campagne e creano gioia e distrazione nel mezzo della crisi attraverso l'arte della narrazione. In Filomena - Boccaccio Reloaded, 8 autori altoatesini - Gianluca Battistel, Roberta Dapunt, Maddalena Fingerle (Premio Calvino 2020), Wolfgang Nöckler, Maxi Obexer, Sandro Ottoni, Sepp Mall, Anna Gschnitzer - illuminano di luce nuova e attualizzano quest’opera senza tempo mettendo in scena uno spettacolo che prenderà vita nei cortili delle case di Bolzano (11.09), Merano (12.09) e Bressanone (14.09). Come palcoscenico le strabordanti piattaforme di sollevamento di due macchine da cantiere. Unico accompagnamento: il battito eccitante di una batteria.

L’artista concettuale Roman Signer ci ha già regalato le più brevi performance della storia dell’arte. Il festival accoglie una sua nuova incursione in quattro parti sull’altopiano del Renon, luogo carico di energie primordiali (13.09). Questo splendido ottantaduenne abitato dallo spirito di un ragazzino, utilizzerà, per mettere in scena la sua visionaria opera, LUFT -Vier Zeitskulpturen mit Hubschrauber, un elicottero, un kajak, delle gigantesche taniche industriali e del cemento. Aria, tempo ed energia, dimensioni che da sempre ispirano il suo lavoro, verranno così nuovamente stravolte, davanti agli occhi increduli del pubblico del festival.


Nel 2020 Transart sarà più itinerante che mai grazie al progetto Art Truck, un camion convertito in palco mobile che attraverserà l'Alto Adige da Appiano, terra di castelli e vini (16.09) a Brunico (18.09), fino a Bressanone (19.09). Ad ogni tappa, un gruppo di artisti metterà in scena delle performance per le piazze principali delle città incontrate, portando il contemporaneo fra le strade, le case, la vita quotidiana. Dopo ogni intervento artistico ci sarà spazio per la musica, ad Appiano, con la band viennese 5K HD che combina strumenti tradizionali con suoni elettronici in una fusione di pop, sperimentazione, electro e jazz, a Brunico con l’indie-pop del duo Anger.


La quarta edizione del format INAUDITO (19.09) ruota tutta attorno a due personalità carismatiche e fuori da ogni schema, per una 5 ore travolgente di concerto-installazione e performance. L’architettura della Fondazione Antonio Dalle Nogare si trasformerà in una vibrante costruzione musicale per accogliere l’opera in prima assoluta di Georg Friedrich Haas. Il compositore austriaco, professore alla Columbia University, tra i più sofisticati e profondi pionieri del contemporaneo, sta conoscendo un periodo di grande produttività artistica grazie al folgorante incontro con la sua musa ispiratrice, Mollena Williams, scrittrice ed educatrice BDSM che nel 2016 ha sposato. Il pubblico si potrà così lasciare catturare dall’universo microtonale ed estetico di Haas interpretato da MDI Ensemble e ensemble chromoson, ma anche dalla sua privatissima vita affettiva. In programma, infatti, è inserita anche la visione del documentario The Artist & the Pervert, racconto della loro storia d’amore, arte e sottomissione, iniziata fra le pagine online del sito d’incontri OK Cupid e sfociata in un sodalizio che forse non ha eguali nella storia della cultura contemporanea. Mollena Williams-Haas avrà anche un suo spazio con il progetto Be courageous! …Ask me whatever you want!: nel silenzio di una stanza semi-buia sarà possibile incontrarla a tu per tu…e chiederle qualsiasi cosa, anche la più inconfessabile.

A settembre il vento della Norvegia soffierà forte a Museion con la prima italiana della collezione di Erling Kagge. Il celebre esploratore, nato a Oslo nel 1963, noto per le sue imprese estreme, è stato sin da giovanissimo collezionista d’arte. Transart entra nelle sale del museo d’arte contemporanea di Bolzano, fra le opere di Kagge, portando la musica in bilico fra jazz ed elettronica di Maja Solveig Ratkje (17.09), compositrice e performer norvegese a cui è stato affidato il compito di raccontare musicalmente l’universo di ghiaccio, fiordi e aurore boreali della loro comune terra d’origine.


The Astronomic Weather Choir esiste dal 2018 e canta l'azzurro del cielo, le nuvole o la brezza in cima agli alberi. Canta la pioggia quando piove e il sole quando splende; la luna, le stelle, Giove e Venere quando sono visibili, e talvolta gli uccelli…per la prima volta quest'anno, il coro canterà anche il tremore dei fiori e le onde dell'erba alta, alcune storie di piante e gli imprevedibili animali selvatici”. L’artista, poeta e coreografo Alex Cecchetti descrive così il progetto che porterà sul Monte San Vigilio.


Insieme a lui, il pubblico affronterà un percorso che attiverà tutti i sensi e il corpo fino a immergersi nel paesaggio e diventare…foresta. Sulla terrazza del Vigilius Mountain Resort arrivano anche dei pionieri della nuova musica folk austriaca, i Knoedel che, dopo una pausa di 17 anni, ritornano con un progetto che ha saputo conquistare pubblico e critica. La band, guidata dal compositore e suonatore di cetra e fagotto Christof Dienz, ha ribaltato i clichè della musica folk per creare entusiasmanti esperimenti sonori per una vasta gamma di strumenti a fiato e a corda. Pieni di gioia nel suonare, gli otto musicisti di questo collettivo sui generis si muovono senza compromessi nei diversi stili musicali del nostro secolo.

 

Il festival si chiude con Rotations, un assolo minimale negli spazi del capannone Ex Electronia affidato dalla coreografa Isabelle Shad alla danzatrice Claudia Tomasi (23.09). In una scenografia composta da due fotogrammi che si riflettono a vicenda, i movimenti ruotano e si accumulano per formare un flusso incessante. Il corpo in movimento sembra disincarnato, come se si muovesse da solo, guidato da una forza superiore. Le rotazioni richiedono una fiducia di base nel movimento, nella coscienza e nelle energie universali. Una ricerca di libertà che, attraverso il corpo impegnato nella danza arriva fino al pubblico per investirlo come un’onda.

Il cinema d’autore a Transart

Ritorna anche in quest’edizione il cinema d’autore con il ciclo Movie Monday.
La regista Bettina Böhler attraversa l’intero mondo del regista tedesco Christoph Schlingensief, a dieci anni dalla sua morte. Un ritratto cangiante, dal ragazzino affamato d’arte, all’animale rivoluzionario, fino all’ultimo periodo della consacrazione con l’invito a progettare il padiglione tedesco a Venezia. Un racconto che traccia le tappe del fervente lavoro di Schlingensief fra teatro, televisione, opera, che ha plasmato, azione dopo azione, il discorso culturale e politico in Germania per oltre due decenni (14.09).


Il secondo Movie Monday è dedicato a una grande signora del cinema che negli anni ha portato sullo schermo i volti, le vite, i pensieri di tante altre donne, sempre ascoltando la loro ‘voce’ e la propria volontà di autrice, senza cedimenti a nessun vincolo esterno. Varda par Agnès (21.09) è un autoritratto d’artista in cui Agnès Varda - prima regista donna a ricevere un Oscar alla carriera - offre al pubblico la possibilità di scoprire il modo in cui sono nati, sono stati pensati e realizzati tanti dei sui capolavori.

Mostre e porgetti speciali

Nei giorni del festival inaugura al Centro Culturale Trevi la mostra Scavengers (12.09) di Christa Sommerer e Laurent Mignonneau, media artist, ricercatori e pionieri dell’arte interattiva. Le loro opere si caratterizzano per lo sviluppo di interfacce intuitive che spesso applicano principi scientifici come vita artificiale e sistemi generativi a progetti ispirati a biologia e natura. Scavengers, scarafaggi, è un'animazione immersiva che racconta l'importanza degli insetti per la sopravvivenza del nostro pianeta. Il progetto artistico di Sommerer e Mignonneau è anche una riflessione sulla devastante crisi ambientale causata dall’impronta umana. Una ferita che ha già portato all’estinzione di molte specie animali, insetti compresi, e che sta danneggiando irreparabilmente il pianeta. Gli artisti saranno anche in dialogo con il pubblico in un incontro realizzato in collaborazione con Meet, centro internazionale per la Cultura Digitale (17.09).


Prosegue il percorso iniziato in concomitanza con l'inaugurazione del NOI Techpark per la riqualificazione della zona industriale di Bolzano Sud, che prevede la collocazione in 12 rotatorie dell'area di diverse opere d'arte, valorizzate dalle aziende che hanno aperto la loro sede in questo quartiere della città. Dopo la scultura dell’artista altoatesina Esther Stocker, collocata sulla rotatoria più vicina al parco tecnologico, è il momento dell’opera Iceman Skulptur dell’artista gardenese Aaron Demetz che verrà inaugurata durante TRANSART20 (12.09) in un inedito dialogo con la giovane danzatrice bolzanina Sarah Merler.