Economia | Fiera Hotel 22

Consorzio dei Vignaioli del Trentino

L’evento Vinea Tirolensis 2022, che si terrà nell’ambito di Fiera Hotel, quest’anno vedrà la partecipazione, per la prima volta, del Consorzio dei Vignaioli del Trentino con 15 produttori trentini pronti a far conoscere i loro vini ai visitatori.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: (c) Fiera Messe Bozen

Il Consorzio – che nasce nel 2015 dalla trasformazione dell’omonima Associazione, attiva dalla fine degli anni ’80 – ha lo scopo di rappresentare, promuovere e fornire servizi ai soci che ne fanno parte. Attraverso il Consorzio, i vignaioli possono dare peso alle proprie istanze e partecipare allo sviluppo di politiche pubbliche locali, in grado di valorizzare il ruolo del consorzio nel sistema agricolo e socioeconomico trentino.

“Ad oggi il nostro Consorzio conta 70 soci e, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un buon ricambio e all’ingresso di molte nuove aziende create da giovani vignaioli e vignaiole. – afferma Clementina Balter, la Presidente del Consorzio dei Vignaioli del Trentino – Anche all’interno delle aziende storiche abbiamo assistito di recente ad un importante ricambio generazionale: questo è un segnale importante per il nostro territorio e per il nostro settore, da sempre attento al dialogo tra tradizione e innovazione”.

 

I territori del Consorzio

 

I soci del Consorzio operano su tutto il territorio della Provincia Autonoma di Trento, dal Garda alle Dolomiti. I Vignaioli del Trentino coltivano circa 500 ettari di vigneto, circa il 5% del vigneto trentino. Dalla Valle di Cembra alle colline di Lavis e Trento, dalla piana Rotaliana ai pendii della Vallagarina, fino alle aree di recente riscoperta come l’Alto Garda, la Val di Non, la Valsugana, le Giudicarie e il Monte Baldo. Qui si inserisce il ruolo del vignaiolo, che è chiamato a valorizzare il territorio attraverso prodotti in grado di rappresentarne i caratteri più distintivi.

 

Il ruolo del vignaiolo

 

“Il vignaiolo è colui che produce vino con le proprie uve, della propria vigna, e cura l’intero processo di produzione, trasformazione e commercializzazione, dalla campagna alla cantina fino al bicchiere. Per noi il vignaiolo è un artigiano di territorio: – spiega Clementina Balter –ogni suo vino è un pezzo unico fatto con le proprie mani e i nostri vini sono espressione di uno specifico pezzo di terra e delle interazioni che nei secoli si sono create tra quello, la natura circostante e chi lo ha coltivato. Il vignaiolo non si limita a produrre vino: coltiva il territorio ed il paesaggio e produce cultura territoriale”.

Il Consorzio dei Vignaioli del Trentino si identifica in valori fondamentali, attraverso i quali svolge il suo operato. Sono alla base del loro modo di coltivare la terra e di produrre i loro vini, con qualità e in maniera sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

 

La promozione del vino artigianale trentino in Alto Adige

 

“Da diversi anni ormai abbiamo avviato una collaborazione tra il nostro Consorzio e il Freie Weinbauern Südtirol: insieme abbiamo creato il progetto “Vignaioli di Montagna”, con lo scopo di raccontare e promuovere i vini artigianali delle terre alte, far conoscere il rapporto tra uomo, montagna e viticoltura, e l’unicità e l’eccellenza dei nostri prodotti. Abbiamo creato e partecipato a diversi eventi a Trento, Milano, Bologna, e ora anche a Bolzano nell’ambito di Vinea Tirolensis. Per noi è quindi la prosecuzione di una collaborazione a cui teniamo molto e un nuovo importante tassello del rapporto di profonda stima ed amicizia che lega i vignaioli del Trentino e quelli dell’Alto Adige” continua la Presidente.

Le aziende trentine che saranno presenti a quest’edizione di Vinea Tirolensis, che avrà luogo mercoledì 19 ottobre dalle 10 alle 17 a Fiera Bolzano, saranno 15.

“Vogliamo far conoscere meglio i nostri prodotti e più in generale l’enologia trentina, ma soprattutto la speranza è quella di instaurare nuovi rapporti con gli attori del canale horeca dell’Alto Adige. – conclude Clementina Balter – Sul rapporto che c’è in Alto Adige tra produttori agricoli e operatori turistici, la capacità di fare sistema e di promuoversi reciprocamente, possiamo imparare molto e sono certa che questa sarà un’occasione buona per farlo”.