Cronaca | La sentenza

I quattro jihadisti restano in carcere

La Corte d’Assise d’appello ha confermato le pene di primo grado per associazione con finalità di terrorismo con l’aggravante della transnazionalità.
Tribunale
Foto: Luca Sticcotti

Gli esponenti della cellula jihadista arrestati a Merano nel novembre del 2015 rimangono in carcere. Lo ha deciso oggi (13 febbraio) la Corte d’appello confermando la sentenza di condanna di primo grado della Corte d’Assise di Trento. I quattro imputati del processo a porte chiuse con rito abbreviato, ovvero Abdul Rahman Nauroz, ritenuto il presunto reclutatore dell’organizzazione, è stato condannato in primo grado a Trento a sei anni di reclusione; Eldin Hodza (kosovaro) e i curdi Abdula Salih Ali Alisa, meglio noto come 'Mamosta Kawa', e Hasan Saman Jalal, alias 'Bawki Sima', erano stati condannati a quattro anni di reclusione.