Politica | Regioni

Reddito, fumata nera

Sulla misura voluta dai 5 stelle non c’è ancora una posizione comune delle Regioni. Prima dialogo con il governo. A Roma focus anche su decreto sicurezza e traffico.
Kompatscher
Foto: USP

Il reddito di cittadinanza può attendere, l’incontro chiarificatore con il governo si terrà la settimana prossima. Ad annunciarlo è il governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher che ieri (13 febbraio) ha preso parte alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome a Roma riferendo che tutte le Regioni hanno espresso “una forte perplessità circa la concreta e reale applicazione del provvedimento. I problemi principali riguardano le questioni informatiche e organizzative, a partire dai centri di mediazione lavoro”. Senza contare che per la Provincia di Bolzano c’è un profilo di legittimità costituzionale, in ottica di tutela dell’autonomia, da verificare dato che “il reddito di cittadinanza opera in settori, come quello del sociale e delle politiche del lavoro, dove la competenza primaria è della Provincia”, ha spiegato il Landeshauptmann ricordando che le prestazioni di sostegno al reddito già garantite in Alto Adige risultano più convenienti per i beneficiari rispetto alla misura voluta dal Movimento 5 stelle.

 

Dai migranti alla mobilità

 

Sul decreto sicurezza, altro tema all’ordine del giorno, Kompatscher continua a dirsi scettico in quanto, fra le altre cose, l’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari porterà a “un forte incremento nella presenza di persone al di fuori del sistema di accoglienza, con i pericoli connessi in termini di allarme sociale e di microcriminalità da una parte, ma anche di assistenza da garantire alle categorie deboli come donne e bambini dall'altra. In conseguenza di ciò vi sarà una situazione più grave rispetto al passato, soprattutto nei centri di dimensioni medio-grandi”. Dubbi condivisi anche dagli altri governatori che scriveranno al ministro dell'Interno Matteo Salvini per avere maggiori delucidazioni nel merito dell'applicazione della legge.

Lodato il sistema SPRAR (sebbene Bolzano abbia lanciato, faticosamente peraltro, solo il programma per i minori non accompagnati) che, secondo il presidente della Provincia, non va cancellato ma anzi utilizzato di più. Kompatscher torna poi a insistere sulla necessità di regolare in modo sistematico ed equo su tutto il territorio la presenza di richiedenti asilo provenienti via terra da altri paesi europei, nonché di snellire le procedure di rimpatrio per chi si trova sul territorio senza averne i requisiti. 

Sul fronte mobilità piace ai tecnici e funzionari del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la proposta di applicare un tetto massimo di accessi stradali lungo l’asse del Brennero, prevedendo dei meccanismi per il filtraggio e il dosaggio già in pianura padana. Lo ha detto Kompatscher a margine dell’incontro al Mit. La finestra di dialogo è stata aperta, l’idea ora andrà approfondita e concretizzata. Per quel che riguarda invece il farraginoso capitolo relativo al rinnovo della concessione dell'Autostrada del Brennero il 20 febbraio prossimo i soci pubblici dovrebbero votare la proposta di compromesso definita da Kompatscher di concerto con i tecnici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.