Ambiente | Disgelo

La piena per il gran caldo

Adige, Isarco e Rienza monitorati per il rapido scioglimento delle nevi. “Situazione sotto controllo”. Il paragone con la portata durante il maltempo di ottobre.
Reinbachhochwasser
Foto: USP

La coda lunga della stagione fredda, con le insolite e forti precipitazioni di maggio, unita al caldo repentino sta provocando un forte scioglimento delle nevi in Alto Adige. L’acqua che scende dalle montagne ingrossa i torrenti, facendo salire a valle il livello dei fiumi come si vede in questi giorni. Tuttavia le piene, informa la Provincia di Bolzano, sono sotto controllo e la situazione è costantemente monitorata.

Il disgelo è un fenomeno comune a tutto l’ambiente alpino, ricorda l’amministrazione, e non è certo insolito in Alto Adige. A partire da aprile, con l’aumento delle temperature, le masse di neve che si sono accumulate nei mesi invernali si sciolgono progressivamente alimentando fiumi, torrenti e corsi d’acqua. Il processo è più intenso nei mesi di maggio e giugno, quando interessa anche l’alta montagna e si registrano le portate medie mensili più elevate. Nel 2019 per la concomitanza di fattori si è verificata un’accelerazione.

Le conduzioni idriche sono aumentate in modo meno graduale rispetto alla norma raggiungendo picchi che in alcuni casi sono risultati assimilabili ad una moderata piena (Rudolf Pollinger, Agenzia per la protezione civile)

 

 

“Le conduzioni idriche sono aumentate in modo meno graduale rispetto alla norma raggiungendo picchi che in alcuni casi sono risultati assimilabili ad una moderata piena” spiega Rudolf Pollinger, direttore dell’Agenzia per la protezione civile. “Il fiume Adige e l’Isarco ne stanno risentendo, soprattutto nella parte superiore e media del loro corso” aggiunge il direttore dell’ufficio idrografico, Roberto Dinale. “La Rienza in particolare nel tratto a valle della immissione del torrente Aurino”.

Il fiume Adige e l’Isarco ne stanno risentendo, la Rienza in particolare nel tratto a valle della immissione del torrente Aurino (Roberto Dinale, ufficio idrografico)

La situazione rimane comunque sotto controllo. Nella notte scorsa, aggiunge la Provincia, il livello idrometrico dell’Adige a Bronzolo ha di poco superato i 350 centimetri per una portata attorno ai 550 metri cubi al secondo: per fare un paragone, in occasione della piena di fine ottobre 2018, quando la tempesta Vaia devastò il Trentino Alto Adige, la portata al picco era qui stata di oltre 1000 metri cubi al secondo per un livello di un metro e mezzo superiore rispetto a quello attuale. 

Dopo i massimi valori di portata registrati ieri si prevede un progressivo rientro alla normalità. La protezione civile continua comunque il monitoraggio attraverso l’ufficio idrografico e il centro funzionale provinciale.