Politica | L'intervista

“E ora il confronto con la Svp”

Primarie Pd: Huber vola al 72% e viene eletto nuovo segretario provinciale del partito. Staffler si ferma al 28%. Poco più di 2600 i votanti.
Huber, Alessandro
Foto: Facebook

Alessandro Huber vince le primarie del Pd. “Ora potrei fare lo spaccone, la verità è che avevo tanta paura di non farcela”, scrive su Facebook e ringrazia tutti “dal profondo del cuore”. 2618 fra militanti e simpatizzanti - di cui 1.053 a Bolzano - si sono recati ieri (12 novembre) alle urne per votare il nuovo segretario del Partito democratico altoatesino. Huber, sostenuto dai renziani di Carlo Costa e dagli orlandiani di Christian Tommasini e Mauro De Pascalis, incassa il 72% dei consensi (1.880, in numeri) e conquista 15 dei 18 seggi a disposizione.

Larga la forbice con lo sfidante, il candidato della minoranza dem, appoggiato da Roberto Bizzo e Luisa GnecchiUwe Staffler che ottiene 721 voti, ovvero il 28% delle preferenze e 3 seggi: Ora, Silandro e Vipiteno. L'affluenza più alta c'è stata nel quartiere di Gries a Bolzano (298 votanti), quella minore a Brunico (appena 21). Eletti con le primarie di ieri anche 34 componenti della assemblea provinciale, suddivisi in base ai territori: Bolzano (16 eletti), Oltradige-Bassa Atesina (5 eletti), Bressanone-Brunico-Chiusa-Salto Sciliar-Vipiteno (7 eletti) e Merano-Silandro (6 eletti).

salto.bz: Huber, un esito per quel che la riguarda oltre le aspettative? Alla faccia del refrain del “troppo giovane”?

Alessandro Huber: È una bella responsabilità, 2600 persone che vanno a votare sono tante. Ma, del resto, me la sono cercata. E sono contento di averlo fatto, ha creduto in me il 72% dei votanti, è un segnale notevole. In tanti erano convinti che fossi troppo giovane, anche troppo esuberante, ma ora sono qui. Devo dire che c’è stata una grande squadra che ha lavorato benissimo insieme a me e questo si vede. Un lavoro che ora va portato avanti perché abbiamo delle scadenze elettorali importanti che ci aspettano e dobbiamo impegnarci per ottenere buoni risultati fin da subito. 

Siamo lontani però dai numeri del 2014, quella volta votarono in 3.800 alle primarie per l’elezione del segretario provinciale del Pd. E l'attuale trend nazionale del partito certo non aiuta. 

Tenendo conto di tutto, anche appunto del trend nazionale e del momento non facile per la politica, ritengo che il risultato sia buono. Sono più di 2600 persone che si sono prese il tempo per andare a votare perché credono che il Pd sia un attore politico importante per questo territorio e anche gli unici che danno la possibilità di esprimersi attraverso lo strumento democratico delle primarie. 

 "Auspico davvero che Uwe Staffler continui a essere uno stimolo costante per il partito così come ha dimostrato finora"

A Bressanone ci sono state percentuali bulgare a suo favore (397 voti contro i 17 di Staffler), l’endorsement di Carlo Costa, che è capolista nella città vescovile, si è fatto particolarmente sentire. 

Sono contento di tutti i risultati, certamente a Bressanone sono andato forte, ciò significa che il lavoro fatto dal circolo sul territorio è stato ottimo.

Con Staffler cosa vi siete detti?

Ci siamo fatti gli auguri di buon lavoro e io auspico davvero che Uwe continui a essere uno stimolo costante per il partito così come ha dimostrato finora. Sono lieto di ascoltare i suoi consigli che reputo preziosi. 
 

Neo-segretario oggi, Huber, capolista alle provinciali domani?

No, assolutamente. Ora dobbiamo comporre l’assemblea e la segreteria, pensare alle elezioni politiche. Il mio obiettivo è quello di rafforzare il Partito democratico e renderlo credibile per quella parte di elettorato che ha scelto di darci fiducia e convincerlo che ha fatto la cosa giusta. Inoltre dovremo incoraggiare sempre più persone a votare Pd in Alto Adige, perché solo così possiamo far valere le nostre idee. 

Dunque non si candiderà alle prossime elezioni provinciali?

Al momento non è un’ipotesi all’ordine del giorno.

"Dovremo incoraggiare sempre più persone a votare Pd in Alto Adige, perché solo così possiamo far valere le nostre idee"

A quale risultato puntate?

Dobbiamo aumentare i nostri esponenti, abbiamo le possibilità per crescere e occorre trovare delle candidature plausibili per farlo. Dobbiamo rappresentare tutto il territorio attraverso un lavoro capillare rilanciando i circoli e scommettendo sulla pluriculturalità del partito, coinvolgendo città e periferia. 

Conta l’alleanza con la Svp e conta chi sa stringerla, come crede di fare? Non è superfluo ricordare che l’appoggio della Stella alpina alla mozione sul sondaggio etnico proposta dai Freiheitlichen l’ha fatta indignare non poco.

Credo fermamente che in riferimento al rilevamento in questione la via intrapresa sia sbagliata, un brutto segnale davvero. Ero in campagna elettorale e il mio commento poteva sembrare strumentale ma non è così. Ora andiamo subito ad appurare con gli alleati cosa non ha funzionato e a ribadire che per noi esistono i bambini e basta, senza differenziazione alcuna.

"Con la Svp dovremo capire come muoverci insieme d’ora in poi"

Intanto però, a proposito di intese, domenica prossima, 19 novembre, ci saranno le elezioni comunali a Bronzolo, il Pd non presenta un proprio candidato sindaco e la Svp appoggerà il centrodestra (connubio già rodato a Brunico e Laives). 

Sosterremo Alessandro Bertinazzo, candidato sindaco di Uniti nell'Ulivo, abbiamo pochi giorni ma lavoreremo con il nostro circolo che a Bronzolo è molto forte. Detto questo appena faremo ordine con la squadra il passo successivo sarà capire con la Svp come muoverci insieme d’ora in poi, sono convinto che in termini d’intesa il modello provinciale e quello di Bolzano siano quelli vincenti e dovremo poterlo applicare anche per il resto del territorio.