Società | Turismo culturale

Bolzano scelta dal Guardian

Il museo archeologico nella top 10 dei lettori sui musei vicini alle stazioni ferroviarie d’Europa. Da Berlino a Firenze, il tour sostenibile. “Pelle d’oca con Ötzi”.
museo archeologico, Ötzi
Foto: ©museo archeologico Alto Adige/foto-dpi.com

Dal museo dei videogame di Berlino all’esposizione sulla seconda guerra mondiale a Danzica, in Polonia. Passando per il Mauritshuis de L’Aja, nei Paesi Bassi, che ospita i quadri di Vermeer tra cui la Donna con gli orecchini di perla, e il museo dei mobili di Vienna, che offre le suggestioni d’arredo dell’epoca asburgica. Senza dimenticare, nel Belpaese, una concessione alla moda nella Gucci Garden Galleria a Firenze, curata dal designer Alessandro Michele, e più a nord una visita a tema archeologico alla star dei ghiacchi, Ötzi, la mummia del Similaun con il frequentato museo che la ospita.

 

Dieci musei consigliati dai lettori del Guardian

 

Sono i suggerimenti per arricchire un’eventuale attesa ai binari, oppure per preparare un tour di turismo culturale in Europa forniti dai lettori del quotidiano britannico The Guardian. Sono loro ad aver consigliato dieci poli espositivi - riuniti in un’apposita top ten - raggiungibili a piedi dalle rispettive stazioni ferroviarie. Mete magari fuori dagli itinerari più blasonati, anche rispetto ai musei più famosi, che però meritano una scoperta o riscoperta. Un elenco che premia Bolzano, città alpina e meta del turismo internazionale “sostenibile” come ha rimarcato recentemente anche il National Geographic. “Dall’antichità ai videogame - si legge sul Guardian -, non ci sono momenti vuoti per chi, curioso a livello culturale, ha un paio d’ore da riempire in una stazione europea. E anche i caffè non sono male”.

 

 

Bolzano, meta internazionale

 

Bolzano, definita dal National Geographic valida meta alternativa al turismo di massa nella Penisola, torna a ricevere l’attenzione del pubblico internazionale di lingua inglese. Il lettore Matthew Craven la presenta come la “porta delle Dolomiti”, situata “sulla linea che da Monaco scende al cuore dell’Italia”. La città, afferma, val bene una sosta prima di salire sulle montagne. E l’opportunità per sfruttare meglio il tempo a disposizione è proprio il polo archeologico di via Museo: luogo nevralgico del turismo cittadino, assai affollato, nelle cui vicinanze fra l’altro il Comune intende collocare il nuovo semaforo per regolare i passaggi di pedoni e auto verso il Talvera ed evitare blocchi al traffico.

La città è la porta delle Dolomiti e vale una visita. Vedere da vicino al museo archeologico i vestiti, le armi e altri oggetti di Ötzi mi ha fatto venire la pelle d’oca (Matthew Craven, lettore del Guardian)

Ancora la star dei ghiacchi, dunque, già raccontata in ogni suo aspetto e pur sempre reperto di inestimabile valore, anche economico. “L’esposizione permanente - scrive Craven - si concentra sull’uomo di ghiaccio Ötzi, che si è conservato per oltre 5.000 anni all’interno di un ghiacciaio in cima a un passo di montagna (il Giogo di Tessa, al confine tra Italia e Austria, ndr). I dettagli delle ricerche effettuate e di ciò che si è appreso su come ha vissuto e alla fine è morto sono stati affascinanti, e vedere da vicino i suoi vestiti, le sue armi e altri oggetti mi ha fatto venire la pelle d’oca”.